A Francoforte la protesta contro la Bce
«L’obiettivo del blocco è impedire le normali operazioni» alla Bce, ha spiegato il portavoce di Blockupy, Martin Sommer, precisando che alcune dipendenti presentatisi al lavoro sono stati invitati a tornare a casa dai manifestanti. Da parte sua, l’organizzazione ha fatto sapere, tramite un comunicato, che «la Bce resterà operativa durante la dimostrazione» e che, in coordinamento con la polizia, sono state prese misure per garantire la sicurezza degli impiegati. Diversi istituti di credito hanno invitato i propri dipendenti a prendersi un giorno di vacanza. Domani, in occasione del 15esimo anniversario della creazione della Bce, è stata indetta una grande manifestazione nel centro città alla quale sono attesi 20mila partecipanti.
Lavorare tanto e comunicare poco
Il Movimento sbarca in TV : Morra (M5S) contro Sposetti (PD) al Tg La7 di Mentana
Domenica prossima, ROBERTO FICO sarà da Lucia Annunziata su Rai 3. Lunedì tocca a Luigi DE MAIO in un altro programma televisivo, non perdeteveli.
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Partiti = Organizzazioni con Profit
Solo per il personale il Pd spende molto: nel 2011 erano 12,5 milioni di euro per quasi 180 dipendenti (156 a tempo indeterminato più 17 giornalisti, più alcuni contratti a termine). Numeri lievitati a quota 200 nel 2012. Troppi. Nella riunione di ieri, non priva di momenti di tensione, Misiani ha spiegato: «Difficilmente la nuova normativa, pur se entrerà in vigore in modo graduale (tre anni) colmerà i mancati introiti derivanti dal finanziamento pubblico». Misiani – che pure esclude con fermezza licenziamenti – fa aleggiare lo spettro della cassa integrazione, poi parla di contratti di solidarietà e di tutte le forme utili e possibili di ammortizzatori sociali. I dipendenti non la prendono bene e il panico fa presto a diffondersi. Misiani precisa, con una nota, che «la situazione economica del Pd è difficile, ma non drammatica. Nessuna decisione è stata presa sugli strumenti, ne discuteremo con i lavoratori». Restano parole come pietre: urge una «profonda riorganizzazione» e «la prospettiva inevitabile è quella del ridimensionamento di tutte le strutture». Un processo che, peraltro, va avanti da molto tempo. I dipendenti di Ds e Margherita erano 330, il passivo del 2010 era di 43 milioni.
Le cose, nel Pdl, vanno – se possibile – anche peggio. Il tesoriere, Maurizio Bianconi, ha forti dubbi che per i partiti la cig, sia ordinaria che straordinaria, sia usufruibile: «Mica siamo un azienda, noi. Spero s’inventino qualcosa». I dipendenti del Pdl sono circa 200 anche loro, di cui 130-140 quelli a tempo indeterminato. I contratti a termine e a progetto (una settantina) o già non sono stati rinnovati o non lo saranno più presto. Il bilancio del 2011, l’ultimo disponibile, è stato chiuso con un avanzo di cassa di 475.340 euro, ma il disavanzo complessivo resta di 7.490.292. «Nel 2012 – spiega Bianconi – dovevano entrare in cassa 28 milioni di euro, ma ne arriveranno solo 14. Chiuderemo il bilancio con 5-6 milioni di euro di utile solo grazie alla campagna tesseramento». Drastica la soluzione trovata per tirare la cinghia: Bianconi ha disdettato gli affitti di «tutte le sedi provinciali, regionali e nazionale (via dell’Umiltà, ndr.)» del Pdl. «Dove traslocheremo? Non lo so, non spetta a me deciderlo. So solo una cosa: il governo Letta sta per mettere sul lastrico decine di famiglie di italiani veri come tanti altri. Noi».
Fonte: ilmessaggero.it
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Varati dal governo i tagli ai partiti.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Erogazioni volontarie con detrazioni del 52% per gli importi fra i 50 e i 5mila euro e del 26% per tutti gli altri fino a un massimo di 20mila; destinazione volontaria del 2 per mille; concessione gratuita di spazi (anche televisivi) e servizi sono gli unici canali di sostegno ai partiti previsti nella bozza di disegno di legge presentato dal Consiglio dei ministri.
Il governo ha deciso di portare l’ecobonus per il risparmio energetico al 65% rispetto al 55% previsto fino al 30 giugno. La proroga, che si estende sia ai privati cittadini che ai condomini, viene fissata per ora fino al 31 dicembre 2013. Resta al 50% il bonus per le ristrutturazioni, che è stato anch’esso prorogato. Durante la riunione di governo si era ipotizzato anche di alzare l’aliquota fino al 75%, ma si è poi deciso di fissarla al 65%, comunque dieci punti in più rispetto alla norma attuale.
di Sergio Rame, Fonte: il giornale.it
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