Siria, di nuovo bombe su ospedali e scuole: 50 morti. Scambio di accuse generale.
16/02/2016 – Turchia: colpa dei russi. Damasco: jet americani. Usa: è stato Assad. E’ salito ad almeno 50 morti il bilancio provvisorio di raid aerei su due scuole e cinque ospedali nel nord della Siria. Lo ha annunciato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che “è profondamente preoccupato dalle notizie di attacchi missilitici su almeno cinque strutture mediche e due scuole tra Aleppo e Idlib, che hanno ucciso quasi 50 civili, inclusi bambini”, ha riferito Farhan Haq. Ban ki-moon, ha aggiunto il portavoce, considera simili attacchi aerei “palesi violazioni delle leggi internazionali”.
Tra gli ospedali colpiti, anche una struttura di Medici senza Frontiere (Msf) a Maarrat al Numan, nella di Idlib, in Siria, a 280 chilometri a nord di Damasco. Secondo la stessa organizzazione, la clinica è stata colpita da quattro missili a distanza di qualche minuto uno dall’altro. Secondo Msf, i morti accertati sono cinque pazienti, un membro del personale e una guardia. Gli otto che si ritengono morti sono tutti membri del personale medico e paramedico. Ci sono ancora diversi pazienti dispersi, anche se non se ne conosce il numero preciso. Tra le vittime c’è anche un bambino. “Sembra essere un attacco deliberato contro la struttura sanitaria e lo condanniamo con la maggior forza possibile” ha detto Massimiliano Rebaudengo, capo missione di Msf. “La distruzione di questo ospedale lascia una popolazione di circa 40.000 persone senza accesso ai servizi sanitari in una zona in pieno conflitto”.
A Damasco è arrivato in serata, a sorpresa, l’inviato di pace delle Nazioni Unite Staffan De Mistura, mentre prosegue lo sforzo delle potenze mondiali per arrivare a un cessate il fuoco. Lo ha riferito una fonte governativa, a condizione dell’anonimato. De Mistura, secondo la fonte, dovrebbe incontrare il giorno successivo al suo arrivo il ministro degli Esteri, Walid al Muallem. “Sono a Damasco per assicurarmi che i convogli umanitari partano come previsto dagli accordi di Monaco” ha dichiarato De Mistura all’Ansa. Ieri De Mistura aveva annunciato che i primi convogli umanitari sarebbero dovuti partire verso le città e i villaggi assediati in Siria entro martedì o mercoledì.
Scambio di accuse. Sarebbe stato un missile balistico russo a colpire l’ospedale e la scuola, ha detto il primo ministro turco Ahmet Davutoglu, parlando durante la sua visita in Ucraina. Secondo Davutoglu, Mosca e le milizie curde Ypg hanno chiuso il confine umanitario a nord di Aleppo e l’obiettivo di Mosca è quello di abbandonare la comunità internazionale con solo due opzioni: o il presidente Bashar Assad o lo Stato islamico. La Russia, per il premier turco, si comporta in Siria “come un’organizzazione terrorista, costringendo i civili a fuggire”. Se continuerà, ha assicurato, “daremo una risposta estremamente decisiva”.
NEL VIDEO: “L’ospedale Msf in una zona calda, Russia e Iran non vogliono testimoni”
A confermare, però, un coinvolgimento russo è stato anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani che ha parlato di raid “verosimilmente russi”. Mosca ha negato ogni accusa e, anzi, ha parlato di “un nuovo capitolo dell’esercizio di propaganda in corso”. L’ambasciatore siriano in Russia, Riyad Haddad, sostiene che siano stati dei jet Usa a colpire una clinica di Medici senza Frontiere (Msf) nella provincia siriana di Idlib, e non “le forze aeree russe” che “non hanno nulla a che fare con questo”. Lo riportano Interfax e Tass.
E gli Usa, a loro volta, attribuiscono i bombardamenti a Bashar al Assad. “Il fatto che il regime e i suoi supporter continuino questi attacchi, senza motivo e senza sufficiente riguardo per gli obblighi internazionali di preservare le vite civili, è uno schiaffo alle richieste unanimi da parte dell’International Syria Support Group, compresi quelli di Monaco, di evitare attacchi contro ci civili e pone dubbi sulla volontà e/o la capacità della Russia di aiutare a portare alla fine la continuata brutalità del regime di Assad contro il suo stesso popolo” ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, John Kirby. Mentre il colonnello Steve Warren, portavoce delle operazioni americane contro l’Is, fa sapere che i raid odierni americani in Siria sono stati condotti su Raqqah e Hasakah, non nell’area degli ospedali colpiti.
Quanto accaduto oggi a Maarat al Numan, “è assolutamente inaccettabile”, ha detto in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Esteri, l’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini. –FONTE
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