Migranti, altre due Ong dopo Msf rinunciano ai salvataggi in Libia
14/08/2017 – «Sospendiamo la missione perché la situazione si è fatta difficile. I libici hanno già sparato contro la Ong spagnola Proactiva e contro un’imbarcazione della Guardia costiera italiana, adesso estendono il loro controllo fino al limite di 72 miglia, è troppo pericoloso. Il nostro equipaggio è composto da volontari e in questo momento non ci sono le garanzie di sicurezza per continuare». A spiegare a «La Stampa» la decisione di ritirarsi temporaneamente dal Mediterraneo seguendo l’esempio di Medici senza Frontiere, è Claus-Peter Reisch, skipper della Sea Eye, una delle prime organizzazioni non governative internazionali a sottoscrivere il codice voluto dal ministro dell’interno Minniti nonché quella spedita la settimana scorsa dalla Centrale operativa romana a soccorrere la nave dell’ultradestra Defend Europe rimasta in panne nel Canale di Sicilia. Da ore Sea Eye riceve messaggi minacciosi sui social network.
Reisch, che annuncia lo stop di una missione responsabile del salvataggio di oltre 5 mila persone dall’inizio del 2017 nelle stesse ore in cui Save the Children ritira la sua Vos Hestia, racconta una scelta molto dibattuta: «Ce ne andiamo a malincuore, avevamo firmato senza obiezioni l’intesa con il Viminale, ci andava bene anche avere i militari a bordo perché quelle italiane sono forze dell’ordine regolari e legittime e perché la Sea Eye ha grande rispetto per il popolo italiano, lasciato solo dall’Europa ad aiutare centinaia di migliaia di poveretti. Ma la Guardia Costiera libica proprio no, loro per me sono la stessa cosa dei trafficanti, ho visto e fotografato le imbarcazioni “Libyan coast guard” che smontavano i motori dei gommoni appena liberatisi dei migranti, fanno parte del medesimo circolo e si spartiscono un affare grossissimo ».
Continua il braccio di ferro nel Mediterraneo, dove ad oggi, dopo il ritiro di tre Ong e le altre navi ferme per controlli di routine, resta a pattugliare le acque internazionali solo l’Acquarius di Sos Mediterranée, l’organizzazione che era riuscita a far stralciare alcuni punti dal codice di condotta fino a sottoscriverlo e che ha a bordo una équipe di Medici senza Frontiere. Poi c’è la Defend Europe, che festeggia su Twitter in quanto, dalla resa delle Ong alla riduzione degli sbarchi, considera una propria vittoria personale.
«Finché verrà garantita la sicurezza del nostro equipaggio rimarremo in zona di ricerca e soccorso (Sar, Ndr.) salvando chi è in pericolo e prevenendo il ritorno forzato delle persone soccorse in Libia» dicono da Sos Mediterranée.
Il nodo gordiano è quello dei centri di detenzione libici, la ragione per cui, spiega Stefano Argenziano di Msf, altri si sono già tirati indietro: «Non ci preoccupa tanto la sicurezza quanto il fatto di essere arrivati alla fine di un processo che vuole bloccare donne e bambini in Libia, un carcere a cielo aperto, tra stupri e torture».
Un mese fa Amnesty International ha pubblicato un rapporto intitolato «A perfect Storm», nel quale vengono documentati gli abusi sistematici delle strutture che in Libia dovrebbero accogliere i migranti respinti nel Mediterraneo. Una testimonianza tra le altre per una riflessione necessaria, chiosa il direttore generale di Amnesty Gianni Rufini: «La Guardia costiera libica ha specificato che non accetterà le navi nelle Ong spingendosi in acque in cui non ha competenza. A questo punto ritirarsi è giusto, perché, tenute a distanza in questo modo, le Ong sarebbero altrimenti chiamate ad assistere impotenti ai naufragi o ai libici che riportano i migranti a terra nei campi di concentramento in cui ormai nessuno può più ignorare come la gente venga affamata, violentate e venduta». – FONTE
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“Fca nel mirino di acquirenti cinesi”
14/08/2017 – Il gruppo Fca sarebbe nel mirino di acquirenti cinesi. Lo afferma “Automotive News”, citando fonti secondo cui il gruppo italo-americano rappresenta `un target attraente´ per i grandi gruppi del settore nell’ex Celeste Impero. Le fonti indicano che `almeno un’offerta´ è stata presentata questo mese da un costruttore cinese, respinta comunque al mittente da Fca in quanto non ritenuta sufficiente.
Nel frattempo, aggiungono le fonti, altri importanti gruppi cinesi del settore automotive hanno condotto esami di due diligence con l’obiettivo di una possibile acquisizione di Fca, mentre funzionari del Lingotto si sono recati nel Paese asiatico per colloqui con rappresentanti di Great Wall Motor e delegazioni cinesi, la scorsa settimana, hanno visitato il quartier generale di Fca ad Auburn Hills (Detroit) per incontri. Automotive News non identifica i gruppi interessati ma indica che diverse fonti citano tra i candidati Dong Feng Motor, Zhejiang Geely e Guangzhou, attuale partner di Fca in una jv in Cina.
Una possibile vendita includerebbe Jeep e Ram, Dodge, Chrysler e Fiat, lasciando fuori comunque Maserati e Alfa Romeo. Nessun commento da parte di Fca o dei gruppi cinesi, il cui interesse per il costruttore guidato da Sergio Marchionne, secondo le fonti, è legato al fatto che la rete globale e i prodotti di Fca rispettano i requisiti del Governo di Pechino, che ha messo sotto pressione le imprese del Paese per espandersi al di fuori della Cina.
Il titolo sala in Borsa guadagnando il 5,3 per cento a 10,34 euro. Da Fca non commenta la notizia. fonte
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Trova 1500 euro in ospedale e li restituisce: il gesto esemplare di un infermiere
14/08/2017 – Una bella storia di Ferragosto da raccontare sotto l’ombrellone: secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, un infermiere avrebbe trovato 1500 euro in un lettino di ospedale e senza pensarci su li avrebbe restituiti al legittimo proprietario.
l gesto non dovrebbe fare notizia, ma di questi tempi diventa un messaggio bello da condividere. È accaduto nel reparto di neuro-chirurgia dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania ieri mattina. Il protagonista positivo di questa vicenda è l’infermiere Antonio Guzzo, in servizio all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania.
Commossi i proprietari – una famiglia di Battipaglia – che hanno prontamente sottolineato la lealtà e la correttezza dell’operatore sanitario: “Non pensavamo di trovare persone così oneste”. – FONTE
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Napoli, immigrato africano in azione: ruba il portafoglio sull’autobus poi picchia i poliziotti
14/08/2017 – Ha cercato di scippare un turista cagliaritano sull’autobus 151 a Napoli, poi non ha esitato a picchiare due agenti della polizia pur di scappare. Mamadou Sedy, 29enne pregiudicato originario del Senegal, è stato arrestato con le accuse di furto di destrezza aggravato e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il fatto è accaduto domenica sera in via Marina, sul lungomare di Napoli. Gli agenti della volante notano che qualcosa di strano sta accadendo sull’autobus, dove un uomo sta cercando di trattenere a bordo un immigrato. Era Sedy, che scoperto prova la fuga. Quando si trova davanti agli agenti che lo vogliono identificare ne spintona uno contro la pensilina, facendolo cadere, e poi inizia a correre in direzione di Borgo Orefici.
Inseguito e bloccato da un’altra volante, l’africano diventa una furia e cerca di allontanare gli agenti a calci e pugni, prima di essere immobilizzato con non poche difficoltà. Gli agenti hanno riportato contusioni e ferite multiple guaribili in sette giorni. Ora l’immigrato sarà giudicato con rito per direttissima. FONTE
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Laura Boldrini denuncia chi la insulta online
14/08/2017 – Laura Boldrini denuncerà chi la insulta online. La presidente della Camera già a novembre dello scorso anno aveva deciso di reagire alle aggressioni verbali sui social network pubblicando una selezione degli insulti ricevuti da quando è a Montecitorio senza omettere gli autori delle violenze verbali.
Ad arile, la presidente della Camera aveva invece denunciato la fake news sulla sorella (in realtà deceduta da anni) che gestiva una cooperativa per ospitare i migranti: «Non si fermano neanche davanti a chi non c’è più». Ora la svolta: Boldrini annuncia la decisione di denunciare le persone che la offenderanno sul web. «È ormai evidente che lasciar correre significa autorizzare i vigliacchi a continuare con i loro metodi e non opporre alcuna resistenza alla deriva di volgarità e violenza», scrive Boldrini secondo il Corriere della Sera che oggi riporta la notizia.
Volete una misura della nostra incoscienza? Gli autori di quei commenti sono così certi dell’impunità che non ricorrono all’anonimato o a uno pseudonimo. Si firmano con nome, cognome e fotografia. Il signor Alessio Sacchetti di Frascati, il 9 agosto, propone che Laura Boldrini venga sodomizzata in gruppo e poi buttata nell’acido. Sul suo profilo, foto di strade di campagna, cani affettuosi, automobili sportive.
Sabrina Garau detta Gegia, di Nettuno, ha condiviso un fotomontaggio in cui la presidente della Camera viene presa alle spalle e violentata da un colosso dalla pelle nera. Commenta: «Magari glielo facessero veramente a quella schifosa troia della Boldrini…». Appena sotto scopriamo che ama film come «Heidi» e«Inside Out», legge «Le fate del sole» e «Il nettare dell’amore».
Lo farò anche per incoraggiare tutti coloro — specialmente le nostre ragazze e i nostri ragazzi — che subiscono insulti e aggressioni verbali a uscire dal silenzio e denunciare chi usa internet come strumento di prevaricazione (…) Ai nostri figli dobbiamo dimostrare che in uno Stato di diritto chiunque venga aggredito può difendersi attraverso le leggi», conclude la Boldrini con il Corriere.
Gli insulti a Laura Boldrini su Facebook
Stamattina la Boldrini ha anche pubblicato su facebook l’annuncio delle prossime denunce per gli insulti, piazzando anche un post con alcuni degli insulti ricevuti completo di nomi e cognomi degli utenti:
Ho deciso che d’ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune.
Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni.Il calore e il sostegno che finora mi sono giunti da più parti, fuori e dentro la rete, mi hanno spinta a non temporeggiare oltre. Da oggi in poi quindi tutelerò la mia persona e il ruolo che ricopro ricorrendo, se necessario, alle vie legali. – FONTE
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Altro che Spielberg, è il Khalilah il super yacht dell’estate genovese
Genova 14/08/2017 – – Completamente dorato, decisamente particolare, è approdato in mattinata sulla banchina dei Magazzini del Cotone del Porto Antico il Khalilah, il super yacht di 49 metri, quasi 500 tonnellate, che vanta il primato mondiale di essere completamente realizzato in fibra di carbonio.
Costruito nel 2015 dal cantiere americano Palmer Jonshon e dal costruttore di auto francese Bugatti (ma proprietà tedesca), rappresenta uno dei nuovi miti della cantieristica superlusso mondiale. Il prezzo? Per ordinarne uno non bastano 30 milioni di euro .
Mistero su chi sia il supervip a bordo: al Porto Antico si è visto solo l’equipaggio, al lavoro per le operazioni di attracco. Il Khalilah era già stato in Liguria a inizio luglio (video) , per portare a Portofino il magnate russo Arcadiy Golubovich, che aveva festeggiato il 30esimo compleanno in Piazzetta. – FONTE
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Il sito del quotidiano spagnolo pubblica le immagini delle telecamere di sorveglianza: Lloret de Mar, ragazzo italiano pestato a morte in discoteca – IL VIDEO
14/08/2017 – Una scazzottata con altri giovani, forse con il carburante dell’alcol e di droghe, forse un’aggressione vera e propria, ed è finita in tragedia in Spagna, nella località turistica di Lloreta de Mar, in Costa Brava: a perdere la vita è un giovane italiano di 22 anni, Niccolò Ciatti, di Scandicci, alle porte di Firenze. Una tragedia avvenuta tra la notte di venerdì e quella di sabato. La polizia è stata chiamata alle 3 del mattino per una rissa in discoteca. Nella telefonata alle forze di sicurezza, qualcuno ha riferito di almeno tre giovani che ne pestavano un altro a pugni e calci, anche alla testa, secondo quanto scrive El Mundo. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, Ciatti era in condizioni disperate ed è stato immediatamente trasportato nell’ospedale Trueta di Girona, dove è morto oggi.
La polizia catalana citata da vari media, parla apertamente di “pestaggio in una discoteca”. Secondo El Mundo, la polizia sta indagando sull’episodio trattandolo come un caso di omicidio. Una tragedia per la quale, per adesso, sono finiti in manette altri tre giovani, che i media spagnoli, dicono essere tre russi di 20, 24 e 26 anni, rintracciati, sulla base delle testimonianze, poco lontano, sul lungomare di Lloreta de Nar. La morte del ragazzo è stata confermata dalla Farnesina e poi anche dal sindaco di Scandicci, Sandro Fallani: “Siamo sconvolti. E’ un episodio tremendo che ci ha toccato profondamente ed è necessario che si faccia chiarezza. Tutta la città è vicina ai familiari, faremo qualsiasi cosa per aiutarli, con l’affetto e con tutto il supporto necessario”, ha detto il primo cittadino del comune toscano, dove Ciatti viveva nel quartiere di Casellina.
La Farnesina ha confermato la morte e fatto sapere che insieme al Consolato Generale d’Italia a Barcellona sta seguendo sin dall’inizio il caso con la massima attenzione. Il Consolato, che sta prestando alla famiglia ogni possibile assistenza, è in contatto con le Autorità locali e al momento sono in corso accertamenti volti a chiarire la dinamica dei fatti”. Gli amici del ragazzo toscano hanno inondato di messaggi accorato il suo sito Facebook. Scrive Sara Scandia: «Perdere un amico così, un amico che non toccherebbe neanche una mosca, un amico bravo, un amico che non immagineresti mai una fine così… era impossibile non ridere con te…Eri così tenero , un bonaccione». Fonte ANSA.IT
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Sicilia, tonfo PD: Regionali, il sondaggio che incorona Cancelleri. Ecco i risultati
14/08/2017 – Un successo, il primo sondaggio del giornale della Sicilia. Sono stati infatti tantissimi i lettori che hanno risposto al nostro quesito “Vota il tuo candidato presidente della Regione siciliana”. Da lunedì 7 fino alle 23.59 di domenica 13 agosto in 14.791 hanno espresso la propria preferenza, scegliendo uno fra i nomi che avevamo indicato. E alla fine, i lettori de ilSicilia.it, con il 26,12 per cento (pari a 3.863 voti), hanno incoronato Giancarlo Cancelleri, il candidato del Movimento 5 Stelle, che si conferma così il nome forte della prossima campagna elettorale per le Regionali, che culminerà nel voto del 5 novembre. La scelta dei lettori di indicare Cancelleri testimonia, dunque, il trend positivo del candidato pentastellato, dato da molti come favorito e che pochi giorni fa ha iniziato il proprio tour estivo in vari centri della Sicilia, insieme ai big 5Stelle Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.
E’ vero che non siamo un istituto di rilevazioni demoscopiche, che i dati raccolti non hanno un contenuto di scientificità e che quasi 15 mila lettori di un giornale on line non coincidono con i 4 milioni e seicentomila elettori siciliani. E’ vero anche che il campione non è rappresentativo, in quanto i votanti non sono stati sorteggiati ma autoselezionati, ma è indubbio che questo risultato, fotografando le principali intenzioni di voto dei nostri lettori, dà comunque la misura di una tendenza, che vede attualmente il candidato cinquestelle al vertice degli indici di gradimento.
L’esito del sondaggio e gli altri nomi indicati dai lettori evidenziano anche come centrodestra e centrosinistra non siano ancora entrati in partita. E infatti, gli altri due nomi più votati sono candidati “di centro”, a cui nelle ultime settimane hanno strizzato l’occhio esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra.
Il secondo in ordine di gradimento, per i lettori de ilSicilia.it, è l’ex rettore dell’ateneo palermitano Roberto Lagalla (22,95 per cento, 3.394 voti), che ha annunciato la propria intenzione di candidarsi a governatore con il movimento “Idea Sicilia”. Stando ai dati, molti nostri lettori mostrano di gradire il suo progetto civico slegato dagli apparati di partito, ma la sua candidatura sembra ancora in stand-by nell’attesa di capire che accadrà nei due poli.
A seguire, l’eurodeputato di Alternativa popolare Giovanni La Via, che ha ottenuto 2.965 voti, attestandosi sul 20,05 per cento. Il dato politico è che, per le ragioni dette, sia Lagalla che La Via potrebbero risultare candidati graditi dal centrodestra o dal centrosinistra. Molto dipenderà dagli assetti delle forze di centro e dalla collocazione finale di queste. Il primo avrebbe il sostegno dall’ex ministro Saverio Romano e il secondo verrebbe dato per gradito sia da ampi settori di Forza Italia che da ambienti del Pd. Di fatto, non si sa se Roberto Lagalla e Giovanni La Via saranno alla fine candidati ed eventualmente da chi. Ma sono nomi forti, che continuano a circolare insistentemente.
Un risultato lusinghiero lo ottiene Nello Musumeci con 2.652 voti, pari al 17,93 %. Esponente di centrodestra e portavoce del movimento #DiventeràBellissima, Musumeci ha annunciato di essere disponibile a candidarsi e ha ottenuto il sostegno di Giorgia Meloni, ma su di lui aleggia il veto di ambienti centristi e di settori di Forza Italia. Negli ultimi giorni, poi, Miccichè ha aperto a una possibile candidatura di Gaetano Armao, che allontanerebbe ulteriormente l’ipotesi di un centrodestra unito sotto le insegne dell’ex presidente della Commissione antimafia, il quale comunque ha annunciato la propria intenzione di andare avanti. Un altro dato politico che viene fuori dal sondaggio de ilSicilia.it è il tonfo di tutti candidati di area Pd, primo fra tutti l’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta, scelto da appena l’1,70 % dei nostri lettori (251 voti): un risultato decisamente negativo, se si pensa che Crocetta ha annunciato di volersi ricandidare e ha anche fatto tappezzare la Sicilia di manifesti per lanciare la propria candidatura. Ancora peggio gli altri nomi del Partito Democratico che avevamo indicato al gradimento dei lettori: Antonello Cracolici (0,37 %, 55 voti), Giuseppe Lupo (0,72 %, 107 voti) e il sottosegretario renziano Davide Faraone (0,58 %, 86 voti). C’è da dire, che – eccezion fatta per Crocetta – nessuno di questi nomi è attualmente candidato, ma sono comunque ipotesi che, in qualche modo, sono circolate in questi mesi e in queste settimane ed è per questo che il loro mancato gradimento dovrebbe far riflettere i dirigenti del Pd.
Fra gli altri candidati, buono il risultato del sicilianista Roberto La Rosa (596 voti, 4,03 %). L’altro candidato di area autonomista, Franco Busalacchi, si ferma invece ad appena 56 voti (0,38 per cento).
Con il 2,79 per cento, pari a 412 voti, il candidato della sinistra, l’editore Ottavio Navarra, che ha da poco dato la propria disponibilità per la candidatura e sul cui nome potrebbero alla fine confluire anche molti elettori di centrosinistra scontenti delle politiche del Pd e di Crocetta.
Infine, il 2,39 per cento (pari a 354 voti) lo ottiene la candidata democristiana Piera Maria Loiacono.
Una nota da non sottovalutare è che a fronte dei 15 mila voti espressi validamente e caricati nella nostra piattaforma, circa 9 mila sono stati, invece, i voti respinti: voti, questi, registrati dal sistema, ma annullati automaticamente, perché espressi più di una volta dagli stessi indirizzi ip: in pratica, il sistema automatico ha rilevato come migliaia di persone che avevano già votato, hanno dato la propria preferenza una seconda, una terza o una quarta volta (a volte anche molte di più): questi voti sono stati caricati, ma respinti automaticamente e perciò non hanno concorso a fare media e non hanno influenzato il sondaggio.
Vogliamo pensare che sia un segno dell’interesse con cui i lettori de ilSicilia.it hanno risposto a questo sondaggio e della passione politica con cui hanno partecipato, al punto di rivotare più volte i candidati per i quali simpatizzavano. FONTE
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Scuola. Assunzioni sbloccate in Cdm con tre decreti: 58.348 posti tra prof, presidi e personale Ata
14/08/2017 – Il Cdm ha dato il via libera definitivo a nuove assunzioni nella scuola. Si tratta di 58.348 posti tra prof, presidi e personale Ata. Secondo quanto si apprende si tratta di quasi 52.000 insegnanti, oltre 6.200 unità di personale Ata e 259 presidi. Nel dettaglio i tre decreti (Dpr), su proposta dei ministeri della P.A e del Mef, danno il via libera al ministero dell’Istruzione ad assumere per l’anno scolastico in partenza 51.773 unità di personale docente su posti vacanti e disponibili, di cui 38.380 su posti comuni e 13.393 su posti di sostegno, a cui si aggiungono 56 unità di personale educativo. C’è anche l’ok per far entrare, sempre a tempo indeterminato, su posti effettivamente vacanti e disponibili, 6.260 unità di personale Ata.
E ancora, è stato dato semaforo verde a 259 nuovi dirigenti scolastici. Le assunzioni degli insegnanti, circa 52 mila per l’anno scolastico 2017-2018, erano state dichiarate nelle settimane scorse dalla ministra Fedeli (il termine che era stato indicato era il 14 agosto). Ora manca solo la pubblicazione dei tre decreti in Gazzetta ufficiale, “previa” registrazione da parte della Corte dei Conti. Madia, nel tweet al termine del Cdm, ha spiegato che come la Pubblica Amministrazione sia orientata ad assunzioni selettive, in grado cioè di rispondere alle esigenze del turnover e del funzionamento dei servizi. Inoltre partirà la sperimentazione del diploma in soli 4 anni per 100 classi. La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato il decreto che dà l’avvio ad un Piano nazionale di sperimentazione che coinvolgerà Licei e Istituti tecnici. L’avviso sarà pubblicato a fine mese sul sito del Miur.
Boschi, firmato protocollo per prevenire droghe-alcol – “Oggi con Valeria Fedeli abbiamo firmato il Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Miur per politiche di prevenzione dell’uso di droghe e alcol in età scolare: 3 milioni di euro in 3 anni per la realizzazione di piani, programmi educativi e campagne di informazione rivolti a studenti, insegnanti e genitori”.
Lo scrive su Facebook la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, che pubblica una foto scattata al momento della firma. “L’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche è sempre più diffuso tra i giovani, anche a causa del più facile accesso alle sostanze tramite il loro acquisto su siti internet e social network che li commercializzano: una piaga che può compromettere la crescita e lo sviluppo dei ragazzi e delle ragazze. Con l’accordo firmato oggi facciamo un passo #avanti per prevenire l’abuso di queste sostanze e contrastare vere e proprie forme di schiavitù. Partire dall’educazione nelle scuole, è fondamentale”, aggiunge. Fonte ANSA.IT
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