Bilancio Camera, Sprechi: 900mila euro per rimborsare le spese di viaggio sostenute dai deputati che sono cessati dal mandato
A denunciare questa clamorosa vergogna è il deputato del Movimento Cinque Stelle Riccardo Fraccaro (in foto). Paghiamo la bellezza di 900mila euro all’anno per rimborsare le spese di viaggio sostenute dai deputati che sono cessati dal mandato. Leggiamo cosa scrive il deputato 5 Stelle:
“Mentre aspettiamo ancora che siano attuati gli ordini del giorno M5S al bilancio della Camera del 2013, siamo chiamati a discutere della strutturazione del budget di Montecitorio per l’anno in corso. Con quali prospettive, se i cittadini pagano anche per il 2014 ben 900mila euro (dicasi novecentomila euro!) per rimborsare le spese di viaggio sostenute dai deputati che sono cessati dal mandato? La casta continua a sperperare i soldi pubblici senza sosta, nascondendosi dietro propaganda e slogan. In Ufficio di Presidenza presenteremo le nostre proposte per ridurre radicalmente i costi della Camera, che viaggiano ancora spediti verso la quota di 1 miliardo di euro ogni anno. Vedremo se il Pd e gli altri partiti di tagliare gli sprechi enormi esistenti, ma anzitutto sono proprio i parlamentari che devono rinunciare ai propri privilegi, come facciamo noi restituendo ogni eccedenza ai cittadini. E smetterla di fare ostruzionismo per difendere le assurde prerogative di cui godono i membri della partitocrazia. Noi vogliamo abbattere le abnormi spese della Camera per renderla una casa di vetro, realizziamo proposte concrete e manteniamo i nostri impegni.” Riccardo FRACCARO (M5S)
TANGENTI IN LAGUNA: POTEVA MANCARE D’ALEMA?
Questa volta la “cricca” in una delle telefonate verbalizzate dagli investigatori fa il nome di Massimo D’Alema. Al telefono, come racconta il Giornale, ci sono ill “compagno P”, Pio Savioli, militante Pd, consigliere del Consorzio Venezia Nuova e consulente della coop rossa Coveco, tra gli arrestati per le mazzette, Giampietro Marchese (ai domiciliari), ex vicepresidente Pd del Consiglio regionale veneto, uno dei big locali del partito, consigliere (e già presidente) della fondazione Rinascita 2007, la cassaforte degli immobili Ds-Pd in provincia di Venezia.
Il nome di D’Alema – Il colloquio tra Savioli e Marchese si apre così: “Sedici! Arrivano altri trenta…penso entro agosto” spiega Savioli. “Con questi quanto? Cento?” chiede Marchese. “No sono rincoglionito, ecco, centocinque! Avevi ragione tu” risponde Savioli. I due continuano a parlare, riferendosi in continuazione a Giovanni Mazzacurati, l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova “non è mona l’uomo!”. Poi parlano dell’Ospedale di Padova, il megaprogetto a cui la cricca del Mose guardava. Ed è qui che nel colloquio, frammentato e a tratti incomprensibile (è un’intercettazione ambientale), spunta il nome di D’Alema. Il discorso riguarda ancora precedenti incontri con Mazzacurati, e quindi gli interessi del Consorzio sul progetto dell’Ospedale di Padova. “Ti devi accontentare” gli dice Marchese. Risponde Savioli: “No, eh..se lui (Mazzacurati, ndr) mi dice giustamente se ce la facciamo l’ospedale, sì. Se non ce la facciamo con l’ospedale è ciccia ovviamente. Però su questo io tengo botta, è chiaro che se lo diamo a D’Alema piuttosto che tu… Direi…direi che sei più pericoloso tu di D’Alema. No perchè lui D’Alema tanto lo ha pesato in altre cose”.
L’incontro prosegue ma il nome di D’Alema resta confinato in quella battuta. Ma l’ombra di D’Alema su quelle telefonate che i magistrati e gli investigatori stanno valutando resta… FONTE
Martelli su EXPO 2015 Siete TOTALMENTE incoerenti
Martelli (M5S), Intervento al Senato del 18/05/2014 sulla discussione di mozioni sulla promozione di “Un Patto Globale per il cibi” Expo 2015: attraverso queste mozioni state proponendo al Governo di imporre a EXPO quello che EXPO dovrebbe già fare. Cioè in pratica state proponendo dei “non impegni”, delle “non mozioni”. Siete assolutamente insuperabili!”
Lo scandalo #Expo si allarga anche alla Sicilia
I magistrati della Procura di Catania hanno interrogato Enrico Maltauro su vicende collegate alla costruzione di Etnapolis, il grande centro commerciale privato, realizzato nei pressi di Catania con un project financing da 160 milioni di euro. L’imprenditore vicentino arrestato per gli appalti dell’Expo è stato ascoltato come persona informata dei fatti, imputato in procedimento connesso.
I sostituti etnei, che hanno in corso un’indagine contro ignoti rubricata nel 2014, gli hanno chiesto se avesse mai incontrato o conosciuto i fratelli Basilotta, alle cui aziende la Maltauro Costruzioni aveva affidato in subappalto alcuni lavori per Etnapolis. I Basilotta sono riusciti ad aggiudicarsi in questi anni importanti opere nel catanese, nell’agrigentino e nel nisseno e uno dei fratelli – Vincenzo – fu arrestato nel 2005 nel corso di un’inchiesta su mafia, appalti e politica. I magistrati sospettavano che fosse organico alla famiglia La Rocca, rappresentante del clan Santapaola-Ercolano nel territorio di Caltagirone. Vincenzo Basilotta è stato condannato in secondo grado per associazione mafiosa, ma la Corte di Cassazione ne ha rinviato il processo in Corte d’Apello. Continua su FONTE
Come utilizzare la norma sugli affitti d’oro alla P.A. per tagliare sprechi e privilegi della politica, ottenuta grazie al M5S
“Con la norma del MoVimento 5 Stelle che taglia gli affitti d’oro delle pubbliche amministrazione, la Provincia di Bolzano risparmierà oltre mezzo milione di euro. L’ente altoatesino, utilizzando il nostro emendamento che premette alla Pubblica Amministrazione di recedere da contratti d’affitto eccessivamente onerosi, risparmierà 150.000 euro l’anno, ovvero 600.000 euro nel bilancio dell’intera consiliatura. Grazie alla nostra norma anti-casta abbiamo ottenuto una riduzione dei costi della politica nonostante siamo all’opposizione. Ora, seguendo l’esempio di Bolzano, la norma verrà applicata anche a Trento, dove i nostri consiglieri si stanno già attivando. E in tutto il Paese si deve procedere in questo senso, a cominciare dalla Camera dei deputati che deve dare l’esempio esercitando il recesso dai contratti dei palazzi Marini che ci costano 38 milioni di euro l’anno. Rivolgiamo quindi un appello a tutti gli amministratori pubblici, di ogni schieramento e di ogni colore politico: utilizzate la nostra norma per tagliare sprechi e privilegi della politica. Moltiplicate il risparmio della Provincia di Bolzano per tutti gli enti locali d’Italia: centinaia di milioni di euro che saranno risparmiati. Portiamo a casa con orgoglio questa vittoria a beneficio di tutti i cittadini. RICCARDO FRACCARO (M5S)
Leggi e diffondi la lettera aperta a tutti gli amministratori:
BRUXELLES A 5 STELLE
17/06/2014 – Questa mattina la delegazione del M5S, rappresentata da Ignazio Corrao e David Borrelli – Candidato Europee, ha incontrato una deputata lettone, la signora Iveta Grigule, dell’Unione dei Verdi e dei Contadini lettoni. Si tratta di un partito ambientalista e in favore della democrazia diretta, che è rimasto entusiasta del progetto M5S e di quanto stiamo realizzando in Italia.
Dell’Utri è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa
Quanti di voi sanno perché Dell’Utri è stato condannato? Lui ha «concorso nelle attività dell’associazione mafiosa “Cosa Nostra”, nel perseguimento degli scopi della stessa mettendo a disposizione l’influenza e il potere derivanti dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario e imprenditoriale». Questo c’è scritto nella sentenza, ma cosa ha fatto concretamente? In quanti lo sanno? In quanti hanno provato a leggere delle carte o fatto delle ricerche web per conoscere e capire?
Dell’Utri è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa in quanto, dal ’74 al ’92 ha fatto da tramite tra “Cosa Nostra” e Silvio Berlusconi. Continua su Fonte