Ecco come “truccano” le macchinette! Nella trasmissione il Generale Rapetto spiega come “truccano” la macchinette
Le slot machine sono ormai in tutti i bar sotto casa e tra un po’ arriveranno su Internet, fruttano miliardi a gestori, a chi le installa e a chi le costruisce. Ma lo Stato prende le briciole, sta di fatto, che questo tipo di gioco d’azzardo pur essendo perfettamente legale solleva molte perplessità. in studio: Umberto Rapetto – Generale(r) Guardia di Finanza, Roberta Rei VIDEO:
Capretta viva in vetrina in macelleria. Cucciolo tra simili appesi ai ganci
23/12/2013 – NAPOLI – Una capretta di appena un mese esposta viva in una macelleria. In gabbia e in mezzo a una decina di suoi simili sanguinanti e appesi ai ganci. Succede, o meglio succedeva visto che la capretta è stata soccorsa e salvata, in una macelleria dei Camaldoli, a Napoli. A salvarla la segnalazione del garante dei diritti degli animali del Comune di Napoli, Stella Cervasio, accolta dalla Asl Veterinaria che, con le guardie ambientali comunali guidate da Enrico Del Gaudio, hanno sequestrato l’animale portandolo via dal negozio.
I veterinari hanno riscontrato che l’età dell’ovino – appena un mese di vita – era insufficiente per toglierlo alle cure della madre. Il negoziante, inoltre, non possedeva alcuna certificazione che attestasse né la provenienza né la tracciabilità dell’animale, requisito indispensabile per ogni singolo individuo della specie in un esercizio commerciale. FONTE
QUESTO E’ QUELLO CHE PROVA UN SENZATETTO AL FREDDO DELLA NOTTE
TRATTO DA “IO SONO NESSUNO ,STORIA DI UN CLOCHARD ALLA RISCOSSA”
Allora è così che finisce, un cartone, una coperta, uno zainetto come cuscino. È così che si spegne una vita, che si consuma un’esistenza.
Nell’indifferenza, nel silenzio, nel riflesso di una luce al neon, nell’eco di un paio di tacchi che risuona lontano. Allora è così che il vecchio Wainer Molteni esce di scena, senza rabbia, senza rumore, su una lastra di marmo gelato, avvolto dall’odore di piscio. Come se non fossi mai esistito, come se non avessi mai vissuto. Wainer si ferma, il mondo prosegue. Funziona così, vale per tutti, vale per me. Sono le regole del gioco, ci ho provato, ho rischiato, ho perduto. Tutto qui.
Non ho rimpianti, non ho rimorsi: quello che ho fatto è quello che ho scelto, quello che ho scelto è quello che ho voluto, quello che ho voluto è quello che sono. Scegliere, volere, essere, non ci sono alternative. C’è solo una cosa che mi dà fastidio: il modo. Voglio dire, tra tutte le morti possibili quella per congelamento è una delle più assurde. A Milano, almeno. Nel duemila. Se fossi in montagna, immerso nel bianco e perso nella neve, o in Scandinavia, in mezzo ai boschi, capirei. Ma sono nel cuore della city, attorno a me ci sono i cinema, i mac donalds, i tabacchi, i baracchini delle caldarroste, i venditori ambulanti, i negozi di scarpe e di vestiti. C’è il Duomo, la Madonnina. Ci sono le luci, i suoni, i colori. (Ci siete voi). Non voglio morire in questo modo, non voglio scomparire sullo sfondo, e domani, magari, diventare un caso, una fotografia, una breve biografia, un articolo di giornale, un dato statistico, un oggetto sociologico, un discorso da bar, la lacrima di un benpensante, la preghiera di un prete, il comizio di un politico. Non voglio finire così, al bordo di una strada.
Dicono che la morte per assideramento sia una delle meno dolorose. Ti addormenti, dicono, ed è come se piano piano il tuo corpo si spegnesse: prima i piedi, poi le mani, infine un lungo sonno. Da quando mi sono infilato sotto la coperta non ho smesso di tremare. Il freddo è così forte che passa attraversa i golf e la maglietta, l’aria è così gelata che mi scuote tutto il corpo. Ho le calze umide, per colpa della pioggia, e non sento quasi più i piedi. Il cappello di lana mi copre la fronte e le orecchie, la coperta e la sciarpa il resto del viso. Quel filo di aria che passa è più tagliente di un rasoio. Dovrei alzarmi, uscire dal sacco, saltellare, fare due passi; l’ideale sarebbe rifugiarmi dentro a un bar, bere qualcosa di caldo. A quest’ora non dovrei avere problemi, e nella tasca dei pantaloni ho ancora qualche spicciolo. Dovrei chiamare Nocciolina, dire a Dario: “Non resisto, me ne vado”. Dovrei darmi da fare, chiedere aiuto. Ma non riesco, non mi va, non questa volta. Sono stanco, stufo, sfinito.
Non ho più la forza di lottare, di darmi una speranza, di farmi del male: “Hai perso”, mi dico, “questa volta è finita”. I sogni, le speranze: non contano più niente; gli errori, le cadute: non contano più niente. Forse non sono mai contati. Forse, alla fine, il senso è proprio questo: tu brighi, sbrighi, disfi, sfai, e alla fine non ti rimane più niente. Provi a mettere un cappello alle cose, a darci un nome, una spiegazione, ma loro sono avanti, sono già accadute.
dal BLOG di Giulia SARTI
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Aiutiamo queste persone e salviamoli tutti !
Se potete e volete aiutare i ragazzi, che si stanno occupando di distribuire sacchi a pelo a tutti i senzatetto in giro per il paese, contattateli direttamente sul sito: http://www.unsaccodivita.org,
Turisti aggrediti ai Fori, già liberi i bengalesi Madre e figlio insultati («Italiani di m….») e spintonati per non aver pagato una foto: due condanne per tentata estorsione
ROMA – Pochissime testimonianze di solidarietà – e nemmeno ufficiali – per i turisti aggrediti sabato pomeriggio dai fiancheggiatori violenti degli artisti di strada ai Fori Imperialie due dei tre bengalesi arrestati dai carabinieri per tentata estorsione già liberi dopo una notte passata in camera di sicurezza e una condanna a un anno e due mesi, pena sospesa.
Il giorno dopo gli insulti («Italiani di m….») e gli spintoni a madre e figlio piemontesi, in vacanza a Roma, rei di aver fotografato due falsi fachiri nell’isola pedonale ed essersi rifiutati di pagare il pizzo ai bengalesi, all’appello manca ancora il verdetto sul terzo arrestato, un connazionale diciassettenne di Islam Tara e Auran Ull, attualmente a disposizione del tribunale dei minorenni.
«La situazione degli artisti di strada è totalmente fuori controllo – denuncia il presidente di Confcommercio e Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli – e i fatti lo dimostrano. Il Comune deve modificare subito il regolamento, servono un patentino e postazioni assegnate nel rispetto dei cittadini e dei commercianti. Episodi come quello dei Fori non fanno altro che nuocere all’immagine e al decoro dell’intera città, in Italia e all’estero». Critico anche il presidente dell’Assemblea capitolina, Mirko Coratti, per il quale «i Fori, il Colosseo e le zone a forte richiamo turistico devono essere interdette a occupazioni permanenti di non meglio specificate attività artistiche. La legalità deve essere garantita». FONTE
L’ULTIMO CENONE: “I politici come Giuda, gli italiani traditi come Gesù per trenta denari”.
A Capodanno c’è il cenone. Un augurio sincero a questa classe politica di gustarlo fino in fondo. Potrebbe essere l’ultimo. Un pasto luculliano, pantagruelico, esagerato in cui nulla deve mancare. Un Ultimo Cenone da ricordare nei tempi bui. Nell’Ultima Cena Giuda tradì Cristo, nell’Ultimo Cenone i commensali sono centinaia e tutti, indistintamente, ma ognuno con le sue caratteristiche, hanno tradito gli italiani. Il bacio di Giuda sono le menzogne che ogni giorno, l’ultimo dell’anno compreso, hanno raccontato e raccontano alle persone. Quest’anno è stato magnifico, le tasse sono diminuite e persino il PIL è aumentato, risvegliato come Lazzaro dalla tomba della recessione. Il prossimo anno, udite, udite, sarà ancora meglio.
Chi non ha fede nella Repubblica dei Partiti e nei suoi trombettieri è un povero miscredente, un populista, un terrorista mediatico, un potenziale camorrista, un neo brigatista. Non si mette in dubbio la parola del Signore quando il suo nome è Napolitano. Ci hanno venduto per trenta denari, ma ora li chiamano euro. Hanno distrutto l’ambiente e lo chiamano progresso. Hanno corrotto le nostre anime con il consumismo e lo chiamano sviluppo. Sono sempre a tavola e sempre affamati di potere. Cosa sarebbe questa lunga, lunghissima tavolata, dove sono seduti a banchettare, senza lo Spirito del Potere che aleggia su di loro? Un potere effimero, inesistente che gli abbiamo dato noi, trasformando delle nullità in statisti, consegnando le nostre vite a dei signor nessuno che si nutrono, metaforicamente, della nostra carne e del nostro sangue. Per loro il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci è possibile, una cosa da nulla, grazie al miracolo del debito pubblico. Il nostro debito. A loro cernie, bottarghe, orate, spigole, dentici, sogliole e branzini. A noi le lische e il conto, sempre più alto. Un Ultimo Cenone che potrebbe ben rappresentare, sempre metaforicamente si intende, l’ultimo pasto dei condannati a morte ai quali non si nega nulla prima della fine. Non ci sarà un messaggero divino, l’arcangelo della Merkel, e neppure la telefonata del governatore, come avviene nei film, a salvarvi. Abbuffatevi in questa notte di Capodanno. Potrebbe essere l’ultima, meglio approfittarne, anzi abusarne come avete fatto con la Democrazia e con la Costituzione. Prosit. (BeppeGrillo.it)
Finanziaria, ritirato articolo su case abusive Trizzino (M5S): “Bloccata possibile speculazione edilizia”
Palermo 29/12/2013. Finanziaria, ritirato articolo su case abusive. Trizzino (M5S): “Bloccata possibile speculazione edilizia”
Si stoppa in commissione bilancio all’Ars un articolo della legge finanziaria che rischiava di sanare numerosi edifici abusivi in Sicilia, anche in zone protette e perfino in riva la mare. Tutto grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle, a firma di Giampiero Trizzino, che ha portato oggi al ritiro della norma da parte del governo, dopo un breve dibattito tra commissari e componenti della giunta.
“E’ un ottimo risultato a difesa del paesaggio siciliano, che blocca una possibile speculazione edilizia”, commenta Trizzino. “Nonostante la sua nobile finalità la norma non prevedeva alcuna limitazione per quegli immobili realizzati in zone sulle quali insiste un vincolo paesaggistico o di inedificabilità assoluta, quali terreni a 150 metri dalla costa, zone limitrofe ai boschi, siti di interesse comunitario e così via”.
La norma cassata dalla finanziaria prevedeva che le case costruite abusivamente venissero concesse ai Comuni per destinarli ad alloggi popolari dopo essere state acquisite al patrimonio pubblico.
Ufficio Stampa M5S all’Ars
Tony Gaudesi
M55: “Finanziaria pessima, fare peggio era impossibile. Sviluppo e imprese ignorate, favorite le lobbies”
Palermo 30/12/2013. “Penalizzate le piccole aziende in favore delle grandi compagnie petrolifere che pagheranno meno royalties. Azzerato il fondo per il microcredito. Tra le pieghe del documento anche finanziamenti discutibilissimi, come quello per i disoccupati di Siracusa e per il Coppem”.
“Niente per lo sviluppo e per le imprese, i soliti favori agli amici degli amici”. “Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars boccia senza termini la Finanziaria che si avvia alla maratona dell’Aula e che bolla come “la peggiore delle manovre possibili”. Il documento di stabilità nega alle imprese e regala alle grandi compagnie petrolifere, cui riduce le royalties sulle estrazioni. La legge azzera pure il fondo per il microcredito per il quale si battono da un anno i deputati del gruppo parlamentare, destinando ad esso il 70 per cento delle loro indennità. Il fondo, arenatosi nelle estenuanti lentezze governative perde anche il milione e mezzo di euro che era stato stanziato a maggio. Dall’altro lato la finanziaria gratifica con cifre a sei zeri enti inutili come il Coppem e, in ossequio ad una logica oscura, i disoccupati di Siracusa (250 mila euro).
“Dopo il suk dell’anno scorso – affermano i deputati 5 stelle – siamo alle svendite, alle elemosine ed alle questue di quest’anno. Una finanziaria che ci aspettavamo fosse di rigore e sviluppo, con aiuti alle imprese in difficoltà ed ai molti lavoratori ormai posti ai margini del mondo produttivo, è in realtà una spartizione di elemosine e prebende per amici ed amici degli amici. Dopo le ultime vicende legate alla bocciatura delle proroghe ai commissari delle Province è chiaro che questo governo è ormai alla frutta e per garantirsi una maggioranza, quale essa sia, in grado di approvare questa finanziaria, si è adoperato nell’impresa di rincorrere i deputati uno ad uno, ricorrendo all’unico sistema che la politica è in grado di comprendere: regalie, prebende ed elemosine, finalizzate ad assecondare interessi personali e particolari a dispetto del bene comune e dell’interesse collettivo”.
I deputati del Movimento avevano provato a rifare completamente il volto a questa bruttissima finanziaria, quasi riscrivendola per intero con una pioggia di 180 emendamenti, quasi tutti impallinati in commissione bilancio.
Dal tiro a segno della seconda commissione sono usciti indenni solo sette-otto emendamenti targati 5 stelle sui 180 presentati, tra cui alcuni di una certa importanza, come quello che promuove strumenti di democrazia partecipata o quello che prevede l’istituzione di consorzi sociali tra persone svantaggiate, cui affidare la coltivazione di terreni con finalità solidaristiche.
“Ma ne sono stati bocciati altri molto importanti – affermano i deputati del Movimento – come quello che prevedeva contributi per la stipulazione di contratti di solidarietà tra lavoratori e accordi sindacali tra imprese e lavoratori per evitare l’interruzione o la sospensione di rapporti di lavoro”.
Ufficio Stampa M5S all’Ars
Tony Gaudesi
La nota di Andrea FORGIONE, dirigente provinciale Pd:«Seguiremo il messaggio di fine anno di Grillo»
A differenza degli altri anni, questa sera, non seguiremo il messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano ma quello di Beppe Grillo. Infatti, alle 20,30 , ai miei amici , tesserati e parenti, riuniti per il cenone di San Silvestro, ho già detto che ci collegheremo con il blog di Grillo per assistere insieme al messaggio di fine anno del portavoce del movimento 5 stelle. Non lo facciamo per partito preso o per moda ma perché riteniamo che se il paese e gli italiani sono sull’orlo del fallimento completo è colpa anche di Giorgio Napolitano.
La sua testardaggine ad imporre governi tecnici o governi dell’inciucio non ha modificato di un millimetro la crisi , anzi, con le sue scelte politiche imposte l’ha aggravata a dismisura. Ecco perché non vogliamo assistere alle sue prediche sulla stabilità, sulla necessità delle riforme, sulla necessità che le forze politiche devono stare tutte insieme. Al contrario il paese avrebbe bisogno di una nuova legge elettorale, che si potrebbe fare in una settimana, di nuove elezioni e di un nuovo presidente della Repubblica.
Ma Napolitano non se ne vuole andare. Come un monarca del secolo scorso si è fatto rieleggere per un nuovo settennato e dal Quirinale mantiene in vita il governo Letta, ormai moribondo, dannoso ed inutile, perché incapace a mettere in campo risposte serie per farci uscire dalla crisi. Dunque noi esprimiamo un giudizio negativo sull’operato del Presidente Napolitano perché non si è mostrato come garante della Costituzione ma come un uomo di parte. Ecco perché stasera seguiremo il discorso di Grillo sul suo blog.
Perché il movimento di Grillo è l’unica vera opposizione in questo martoriato paese. Ed in una fase di questo tipo abbiamo bisogno di una opposizione forte e democratica , capace di contrastare la deriva reazionaria ed oligarchica dell’attuale fase politica. Perché mentre i politici di professione , grazie alla protezione di Napolitano, stanno spolpando il paese , costringendo i cittadini a privarsi di tutto per pagare le tasse, i 5 stelle sono gli unici ad aver rinunciato al finanziamento pubblico, ad essersi ridotti lo stipendio di parlamentare, a rinunciare ai privilegi della casta.
Sono stati i 5 stelle ad impedire , quando gli è stato possibile, la spartizione fra le lobbies di risorse sottratte ai bisogni dei cittadini. Ecco perché questa sera alle 20,30 ci collegheremo via internet per assistere al discorso di fine anno di Grillo ……..per brindare con lui ad un nuovo anno, che ci auguriamo ci porti una nuova legge elettorale, un nuovo governo e un nuovo presidente della Repubblica. Gli italiani se lo meritano. Auguri di buon anno a tutti i veri democratici. FONTE
Minacce telefoniche a Consolato Caccamo (M5S) di Agropoli, solidarietà da delegazione parlamentare
Il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, si è recato oggi ad Agropoli in seguito alle minacce ricevute da Consolato Caccamo, esponente locale del movimento 5 Stelle. Insieme a Di Maio, erano presenti i deputati grillini Alessandro Di Battista, Silvia Giordano e Angelo Tofalo e il senatore Andrea Cioffi. “Siamo qui perché c’è stata un’emergenza. – ha spiegato Tofalo – un nostro attivista ha ricevuto delle minacce personali. Noi siamo una famiglia, una vera comunità ed era necessario venire per condividere una cosa bruttissima che è successa. Ci sono già delle indagini in corso e sono certo che scopriremo gli autori”.
Due le telefonate minatorie ricevute da Caccamo, la prima del 7 e la seconda del 18 dicembre. In entrambe, una voce con inflessione marcatamente partenopea, “invitava” l’attivista del Movimento Cinque Stelle ad interrompere l’attività politica sul territorio. “Ho dei sospetti e spero che entro la fine di gennaio la magistratura possa fare chiarezza sull’intera vicenda. – ha spiegato il diretto interessato – mi preme chiarire che il rapporto con l’amministrazione di Agropoli è sempre stata improntata alla collaborazione, anche quando ho denunciato procedure poco chiare. Ho l’impressione che le minacce arrivino da chi ha tutto l’interesse a spezzare questa collaborazione, per poi raccoglierne i frutti.”.
“Le minacce che qualcuno fa ad un nostro attivista, sono un ‘ottimo’ segnale – ha aggiunto Alessandro Di Battista – Se addirittura un attivista mette così paura significa che sanno che noi andremo al governo e ci temono. La prova sarà alle prossime europee: se riusciremo a prendere un voto più del Pd e il governo sarà in crisi totale”. “Subiamo minacce – ha concluso Di Maio – perché se tu tocchi gli affari, che in questa zona sono l’edilizia, i piani regolatori stai dando fastidio ad affari di centinaia di milioni di euro e quando tu tocchi quegli interessi ti tolgono di mezzo, in un modo o in un altro. Gli attivisti di Agropoli verranno alla Camera la settimana prossima, faremo una conferenza stampa e faremo capire a questi vigliacchi quanto è grande la nostra famiglia”. FONTE