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    30Mar, 2015
    Passeggeri evacuati: aereo Turkish Airlines atterrato a Casablanca per allarme Bomba

    airlines30/03/2015 – Allarme bomba: aereo Turkish Airlines atterrato a Casablanca. Passeggeri evacuati. L’aereo è atterrato nello scalo marocchino. Trovata in bagno nota con scritto “bomba’”
    Un aereo della Turkish Airlines, il TK15 partito da Istanbul e diretto a San Paolo del Brasile, è atterrato a Casablanca, in Marocco, per un allarme bomba. La manovra si è conclusa senza problemi. La notizia è riportata da Hurriyet online e poi ripresa dai media internazionali. Il volo era partito da Istanbul.

    Dopo l’atterraggio, i passeggeri sono stati evacuati. Lo riferisce il sito di Airlive.net. In corso i controlli sull’aereo.

    Trovata in bagno nota con scritto ‘bomba’ – La Turkish Airlines ha reso noto che la decisione di fare atterrare in Marocco il volo TK15 Istanbul-San Paolo del Brasile è stata presa dopo il ritrovamento sull’aereo di un pezzo di carta con scritto “bomba” nei bagni. Il velivolo, un Boeing 777, viaggiava con a bordo 256 persone. Lo riporta l’Ansa.

    30Mar, 2015
    Germanwings. L’ altra verità: Emergono particolari sempre più inquietanti

    Ecco un breve docufilm, che elenca e ricostruisce le numerose ‘anomalie’ dell’abbattimento… sono davvero molte le stranezze, Incidente aereo all’ Airbus A-320 della #Germanwings. Come smontare la versione ufficiale e ricostruire l’evento. A cominciare dall’ audio circolato della scatola nera, che è un falso!


    Dopo il j’accuse di Rosario Marcianò, presidente del comitato Tanker Enemy molti altri blogger, ricercatori, semplici cittadini si sono uniti al coro degli scettici.
    Questo breve documentario evidenzia, utilizzando l’audio ufficiale registrato dalle scatole nere, e materiale fotografico,. i principali misfatti: ad iniziare proprio dalla scatola nera mostrata al pubblico, che si presenta non solo deformata (può dipendere certamente dallo schianto) ma addirittura evidentemente rugginosa, oltre che un modello obsoleto, fuori produzione da molti anni. Particolari che sfuggono al cittadino qualsiasi, ma non ai ricercatori indipendenti che analizzano anche i dettagli più insignificanti.
    In molti pensano che le scatole nere possano essere state sostituite, con altre artefatte, in modo da sdoganare la versione ufficiale che colpevolizza il copilota. Dopotutto quanto asserito dai media, si basa proprio sulle registrazioni interne della scatola nera. L’audio estrapolato, confrontato con quello di altri disastri aerei, non convince. Il video sopra illustra perché.

    30Mar, 2015
    Alaska Cane salva il suo padrone, dall’incendio di casa

    Una storia incredibile accaduta in Alaska dove un cane è riuscito a salvare il suo padrone rimasto intrappolato nell’incendio che ha coinvolto la sua casa. L’animale è andato a cercare aiuto incrociando una volante della polizia che era in cerca dell’abitazione in fiamme. Il gelo aveva fatto perdere il segnale Gps dei poliziotti che così hanno deciso di seguire il cane, sicuri che li avrebbe portati nel luogo giusto. Grazie all’azione del cane, il suo padrone ha riportato solo qualche ustione. VIDEO:

    29Mar, 2015
    Il cecchino della campania: in Ucraina per 300 euro mensili

    CECCHINO27/03/2015 – In Ucraina per combattere la guerra di secessione con i filo russi. Le Iene mostrano le immagini di Antonio, un giovane della provincia di Avellino, assoldato per combattere sul fronte ucraino. Guadagna 300 euro al mese, fa il cecchino e ha lasciato l’Irpinia da diversi mesi.
    «Gli ucraini qui hanno compiuto massacri orribili sui civili» – spiega Antonio, formatosi tra Russia e Kazakistan e già mercenario al soldo della Libia di Gheddafi – «I miei non sanno che sono qui, mi credono in Russia. Ma non sono un terrorista, non taglio le teste alle persone, ma le difendo». Da mesi Antonio passa tutto il giorno combattendo una logorante guerra di trincea, mentre la popolazione civile fugge disperata dalle proprie case.

    C’è poi la storia di Andrea Palmeri, un altro italiano assoldato coi filo-russi. Su di lui pende un processo, ha lasciato Lucca e suo figlio per andare a combattere nel Donbass. Ma non chiamatelo latitante: «Ho scelto di venire qui non di certo per evitare il carcere. La vita che conduco qui, per 300 euro al mese, è decisamente peggiore. Io lo faccio per un ideale, credo che Putin sia un grande uomo e la popolazione, che si sente russa, sta lottando per difendere la propria terra. Sono qui per aiutare, ma non c’è l’esercito russo qui, altrimenti la guerra sarebbe finita già diverso tempo fa». Con lui combattono anche ragazzini di 15 anni, addestrati in Russia per uccidere. Andrea, però, è convinto di essere nel giusto: «Se il Donbass cade, scoppia la III guerra mondiale».

    IL SERVIZIO DELLE IENE

    29Mar, 2015
    Benvenuto Presidente


    17/03/2015 – Ieri si è registrato un terremoto nell’ambiente delle grandi opere italiane. Ma in Italia vige il principio della resilienza: l’urto viene assorbito e non crea effetti al di là del punto di impatto. L’aspetto più triste è che gli italiani si sono ormai abituati. La corruzione è ovunque, dilaga in ogni settore della società, è divenuta “ambiente”, una peculiarità del paesaggio. Un cancro con il quale i cittadini stanno pericolosamente imparando a convivere. Laddove c’è non si denuncia, e talvolta si arriva persino – liberi di non crederci, ma ho sentito anche questo – a giustificarla.

    Non ci sto.
    Non ci stiamo.

    Dobbiamo ribellarci a questa assuefazione. Dobbiamo risvegliare dal torpore e scuotere le coscienze delle persone che ci stanno accanto, e che fanno spallucce dinnanzi a notizie come quelle di ieri su Incalza, Lupi e l’associazione per delinquere che, negli ultimi 15 anni, ha gestito appalti delle Grandi opere pubbliche per 25 miliardi di euro.

    Dobbiamo scuotere coloro che guardano trasmissioni come “Report”, “Presa diretta” o “Scala Mercalli”, e le commentano come se niente fosse, come se avessero appena visto una puntata di “Amici di Maria De Filippi” o “Ballando sotto le stelle”, che si indignano 5 minuti e poi tornano al loro lavoro e, troppo spesso, a quella piccola illegalità fatta di favori, di aiutini per gestire pratiche e velocizzare procedure, che non sono meno gravi della corruzione nelle grandi opere.

    Ciascuno vìola le regole secondo le proprie capacità di violarle e, sebbene gli effetti sono differenti, hanno lo stesso valore. Di tutta questa vicenda ci si ricorderà soltanto dei Rolex e degli abiti su misura. Ci si dimenticherà velocemente che questa gente ha gestito miliardi di euro, a decine, per anni.

    Quei miliardi di euro che oggi mancano per affrontare il dissesto idrogeologico, per mettere a posto le scuole, per risolvere il problema degli esodati, per dare maggior sostegno alle famiglie in difficoltà, per l’assistenza sociale.
    Vito CRIMI (M5S)
    Non dimenticate.
    Vi scongiuro, non dimenticate.

    29Mar, 2015
    Expo, la fiera della corruzione – di Gianni Barbacetto

    Il Passaparola di Gianni Barbacetto, autore assieme a Marco Maroni di “Excelsior – Il gran ballo dell’Expo” Ed. Chiarelettere. “Ciao a tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, oggi parliamo di Expo. Mancano ormai poche settimane all’apertura dell’evento, il cantiere è ancora indietro, paga i ritardi che sono stati fatti in questi 6 anni di attesa, di questi almeno 3 sono stati persi perché i politici hanno litigato tra loro per decidere chi comandava, chi governava l’evento, chi distribuiva i soldi. VIDEO:

    29Mar, 2015
    Regione Liguria (M5S): ecco i candidati per le Regionali. E il piano per il polo chimico di Multedo

    ALICE28/03/2015 Genova – È iniziata sotto la Lanterna di Genova la campagna elettorale di Alice Salvatore, candidata presidente della Regione Liguria per il Movimento 5 Stelle. Ed è iniziata con la presentazione dei 24 «semplici cittadini» candidati dall’M5S a consiglieri regionali.

    La location non è stata scelta a caso: il monumento è ritenuto dall’M5S «il simbolo del malgoverno dei partiti nella Regione Liguria, che lo hanno strangolato tra porto e città vicino a una centrale a carbone, che oggi progettano di sostituire con un petrolchimico ». I “grillini” propongono a Comune e Autorità Portuale una soluzione alternativa: insediare i depositi chimici del porto di Genova (oggi a Multedo) in bidoni interrati su una piattaforma nella nuova diga foranea e convertire in un parco urbano le aree portuali vicine alla Lanterna.

    La proposta è firmata dell’architetto Giovanni Spalla: «Siamo abituati al verticismo delle istituzioni che guidano la Regione Liguria – è la denuncia della Salvatore – È arrivata l’ora che i cittadini portino trasparenza, legalità e partecipazione in consiglio Regionale. La centrale Enel sotto la Lanterna ci ricorda lo scandalo della centrale Tirreno Power di Vado Ligure , sotto sequestro per disastro ambientale. Ci siamo abituati a una Regione che difende gli interessi di un’azienda privata a scapito della salute dei cittadini. È ora di dire basta».

    Come detto, sono 24 i candidati dell’M5S a consigliere regionale: 3 a Imperia, 4 a Savona, 13 a Genova e 4 alla Spezia, cui va aggiunto il “listino” dei nominati, scelti dalla Rete e prestati alla politica. FONTE

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