Assicurazioni: calano i costi ma attenzione al rischio Legge Bersani per auto e moto
Ultimamente molte leggi stanno cambiando al fine di rimettere in sesto l’economia e, di conseguenza, anche il settore delle assicurazioni sta subendo qualche trasformazione. La crisi sta influendo sui costi delle compagnie assicurative che, come viene spiegato anche dal quotidiano Il Messaggero, negli ultimi anni sono calati di circa il 10%. Infatti, alcuni automobilisti stanno usufruendo di polizze meno care, e questo può sembrare un grande progresso. Tuttavia è utile guardare la situazione in modo completo e con un occhio più attento.
Chi possiede un’auto è riuscito ad ottenere delle offerte molto convenienti dalle compagnie assicurative, e lo stesso vale per l’assicurazione moto. Questo è quanto viene confermato dal presidente dell’Ania. Tutto è accaduto perché negli ultimi tempi, per risparmiare, molti italiani hanno utilizzato meno i lori mezzi di trasporto privati, comportando così un calo degli incidenti stradali. Questo calo di prezzi è iniziato alla fine del 2012, e ancora non pare arrestarsi.
Paradossalmente, però, il nostro Paese vede un calo delle polizze assicurative, mentre il resto dell’Europa sta vedendo un aumento. È opportuno anche sapere che sono previsti anche ulteriori bonus, sconti e convenzioni interessanti sia per le polizze di auto che quelle per le moto, che potranno essere monitorati tramite siti specializzati che offrono preventivi e comparazioni.
Sembra tutto roseo, ma evidentemente ai consumatori questo non basta, e continuano a contestare sia per quanto riguarda i prezzi delle assicurazioni moto, che per le polizze delle auto. Molti non hanno usufruito di questi costi ribassati, e si sono visti arrivare delle rate da pagare non indifferenti. Inoltre, alcune compagnie stanno diffondendo un particolare slogan che promuove le loro polizze tramite un anno di assicurazione gratuito. Questa può sembrare un’offerta convincente ed interessante ma, tuttavia, nasconde un cavillo da non sottovalutare perché in seguito potrebbe trasformarsi in una vera e propria sorpresa.
Infatti molti automobilisti e motociclisti potrebbero farsi convincere, senza pensare che c’è un rischio dovuto alla legge Bersani. Questo anno gratuito è purtroppo costato a molti neopatentati la perdita dell’agevolazione prevista da questa legge, che permette di usufruire della classe di merito di un proprio parente residente nella stessa casa. Tutto questo si verifica perché la legge Bersani si può applicare solo in determinate e specifiche situazioni, e una volta passato l’anno gratuito, i problemi potrebbero essere risolti solamente richiedendo i danni alla compagnia assicurativa che ha proposto l’omaggio.
Usufruire dell’anno gratuito per i neopatentati potrà comportare un evidente, e forse eccessivo, aumento di prezzo nell’anno successivo, al punto che potrebbe mettere in difficoltà un’intera famiglia. Tuttavia, anche coloro che hanno già la patente da molti anni dovrebbero evitare questo tipo di offerte, sia per l’auto che per le assicurazioni moto, in quanto rischiano di ritornare indietro di classe.
In conclusione, nonostante le offerte allettanti, sarà opportuno prestare molta attenzione e leggere sempre interamente ogni clausola, prima di firmare per una polizza auto. Lo stesso vale anche per quanto riguarda le assicurazioni moto.
Scopri i fumetti BLOO pers con NBA, a partire dal mese di gennaio!
Spettacolare,il campionato di Basket Americano. Quello della NBA è il primo che si disputa a livello professionistico negli stati Uniti e in Canada ed è a livello Globale, veramente spettacolare, adatto per grandi e Bambini con programmazione e giochi in 215 paesi e diffuso in 47 lingue. Inizio stagione 2014/15 la Roster NBA ha raggiunto un record di 101 giocatori internazionali provenienti da ben 37 paesi diversi. Per la stagione in corso in ciascuna delle 30 società sportive giocheranno 82 partite di regolari sezioni, seguite da una graduatoria per coloro che si qualificano. Nel Filmato assistiamo ad alcuni momenti più spettacolari di questo campionato con relative interviste ai migliori giocatori che si sono distinti nelle varie gare già disputate dall’inizio dell’anno. Alcune tra le più famose squadre che compongono il massimo campionato NBA ricordimao:
Atlanta Hawks, Boston Celtics, Brooklyn Nets, Charlotte Hornets, Chicago Bulls, Cleveland cavaliers, Dallas Mavercks, Denver Nuggets, Golden State Warriors, Houston Rockets; Indiana Pacers; Los Angeles Clippers; Los Angeles Lakers; Memphis Grizzlies; Miami Heat; Milwaukee Bucks; Minnesota Timberwolves; New Orleans Pellicani; New York Knicks; Oklahoma City Thunder; Orlando Magic; Philadelphia 76ers; Phoenix Suns; Portland Trail Blazers; Sacramento Kings; San Antonio Spurs; Toronto Raptors; Utah Jazz; Washington Wizards. video:
TIFOSI DELL’INTER RIFIUTANO LA MAGLIA DI MAURO ICARDI
Mai visto, nella partita di ieri Sassuolo Inter 3 1, Icardi lancia la maglia ai tifosi ma viene respinta! Che figuraccia.
Brutto episodio per l’Inter, i giocatori sotto la curva, per il consueto omaggio delle magliette, mai tifosi inviperiti, glie l’hanno lanciata indietro protestando, insultando e addirittura minacciando. Il capitano della squadra Ranochhia, cerca di calmare le acque ma soprattutto l’attaccante argentino non si sottrare al confronto scatenatosi in un clima caldissimo che si era venuto a creare, Icardi che di fatto è l’auoter del Goal dell’inter è esploso al punto di offendere i propri supporter con parole durissime. E non è mancata la risposta dei tifosi altrettanto dura.A Icardi si è aggiunto anche Guarin controbattendo anche Lui con parole poco piacevoli, poi
rientrando negli spogliatoi si è pentito e aha chiesto scusa ai Tifosi. Non è mancata la risposta di Mancini che ha concluso dicendo ai giocatori delusi dei propri Fans: ” I tifosi sono delusi e per questo contestano. Purtroppo questa è la mentalità che cè in Italia”. VIDEO:
Golf, La magia di Francesco Molinari, sbalordisce la platea americana
L’italiano Francesco Molinari, sbalordisce la platea nel campo di Golf al Waste Management Phoenix Open (Pga Tour) in ARIZONA dove si sta disputando il percorso. Il campione Italiano resta incantato dagli applausi della folla che va praticamente in Delirio, lanciando addirittura oggetti dalla platea, dai tabelloni infatti si vede lentamente che dal suo lancio effettuatto con dovuta destrezza e maestria, la pallina finisce direttamente in buca al primo colpo da una distanza di 120 metri, la magia di quel tocco non si verificava dal 2011 su quel percorso, il colpo si è verificato alle 16, sul percorso più famoso degli USA, perchè è interamente circondato da spalti dove il pubblico assiste alle gare. E manda in delirio il pubblico di Phonix che non ha contenuto l’entusiasmo manifestandolo con il lancio di lattine di bevande nel campo. Questo colpo magico del Golfista 32enne, italiano e una cosa molto rara e nello stesso tempo spettacolare e passerà sicuramente alla storia dello sport. VIDEO:
http://www.videoscoop.info/golf-la-magia-di-francesco-molinari-8130
Martin Odegaard, il nuovo baby campione del Real Madrid
In questo video, I Galacticos rendono omaggio con tutte le prodezze del nuovo Baby-Campione del Real Madrid, al nuovo arrivato in squadra Martin Odegaard. Ha soli 16 anni ma già si distingue fra tutti gli altri, non per altro è corteggiato dai club più prestigiosi d’Europa. Soprannominato “Messi di Ghiaccio” il Baby-Campione Norvegese ha debuttato con la sua nazionale, nonostante la sua età molto giovane, in un macth valido per le qualificazioni a Euro 2016. IL Real Madrid ha sborsato per vederlo nel suo campo, 3 milioni di euro, e gli verrà corrisposto un assegno settimanale di centomila euro, corrispondente alla cifra astronomica di quasi 5 milioni di euro a stagione
molto più di quella di Pogba e della maggior parte dei calciatori della Serie A del campionato spagnolo. Cifra che sta facendo discutere e ancora da confermare nonostante le polemiche suscitate. Le sue prodezze lo qualificano come miglior Baby-calciatore, e se continua di questo passo sbalordirà tutti battendo ogni record in corso. VIDEO:
Anteprima mondiale Mercedes Future Truck 2025 (Autonomous Driving Demo)
La casa automobilistica tedesca della Mercedes la sa lunga in tecnologia applicata ai motori ed offre in anteprima mondiale un Prototipo di camion del futuro Chiamato Trouk 2015, il quale si potrebbe trovare sulle strade, come i nuovi bisonti telecomandati, di tutto il mondo. Ne costituisce una rivoluzione nel campo automobilistico soprattutto per il traffico stradale e le sue infrastrutture oltre che come efficienza e sicurezza. Sviluppato con metodi efficientissimi per ridurre al minimo le emissioni nocive nell’atmosfera di tutti i tipi, dotato di un sistema intelligente, tecnologicamente avanti di decenni. S prevede già che entro cinque anni, nel 2020 potranno esser dotati veicoli di piccola cilindrata, ma per i veicoli commerciali pesanti, il periodo di realizzazione e messa in strada potrebbe essere più lungo e si calcola appunto fra qualche decennio. Il prototipo che vediamo nel video marcia a una velocità di 80 km/orari su un tratto di strada in Germania, sull’A14 a Mgdeburgo. Quello che preoccupa naturalmente, in cui si prevedono ancora tempi lunghi per la messa in strada, è per mettere a punto la guida autonoma e migliorarne le infrastrutture stradali. VIDEO:
Aerobomil 3.0: l’auto che vola è slovacca
La tecnologia fa passi da giganti, è arrivata finalmente sul mercato l’auto che vola, ed è di produzione Slovacca, è stata presentata ad ottobre a Vienna, sarà il nuovo mezzo di locomozione del futuro, lanciata già sul mercato dagli inventori ad un prezzo di una media Ferrari. E’ stata realizzata, come da fonti wikipidia: “con un telaio d’acciaio e la carrozzeria in fibre di carbonio, con caratteristiche tecniche di peso circa 450 kg con un motore Rotax 912, per volare ha bisogno di un rettilineo di circa 200 metri, e 50 per atterrare, ha un autonomia di circa 700 km e una velocità di 200km/ora e consuma 8 litri di carburante ogni 100 km.” Solitamente vediamo questi mezzi di trasporto in film fantascientifici, lontano anni luce dalla realtà, ma grazie a questa invenzione con questa nuova produzione illustrata nel video, si pensa che già a partire dal 2015/16 possiamo vedere alcuni modelli di queste macchine volanti in circolazione nei nostri cieli. VIDEO:
Auto: acquisto leasing o car sharing?
Quando si ha bisogno di un’auto oggi il dilemma non è solo riferito a marca, colore e allestimento ma alla tipologia di investimento da fare.
Il prezzo di acquisto di un veicolo è una spesa ingente che può incidere molto nel budget familiare. Si tratta infatti di svariati migliaia di euro e non sempre è facile avere questa cifra a disposizione.
Chi desidera un’auto in proprietà esclusiva ma non può, o non vuole, sborsare in un unica soluzione la somma necessaria all’acquisto può comodamente finanziarla, evitando di alleggerire notevolmente il proprio gruzzolo, che può essere usato per altre attività più immediate.
Su questo portale è possibile effettuare un calcolo sui tassi dei finanziamenti personali e le rate dei prestiti per farsi un’idea della cifra mensile da destinare a questa spesa e inoltre è possibile avere tutte le informazioni riguardanti le pratiche per accedere ad un finanziamento presso le agenzie preferite.
Questo tipo di soluzione è valida sia per l’acquisto di veicoli nuovi che usati, anche se questa seconda ipotesi è statisticamente meno considerata.
I sondaggi condotti dal Centro Studi Fleet&Mobility rilevano che i 63,3 miliardi di euro che ogni anno vengono spesi in Italia per l’automobile sono così ripartiti in termini percentuali: acquisto di auto nuove 37%, acquisto di auto usate 31% e spese per la manutenzione 32%.
Tali dati mettono in luce come nel nostro Paese, nonostante le campagne di incentivi degli ultimi dieci anni, si preferisca tenere un’auto per tanto tempo piuttosto che acquistarne una di seconda mano.
Ciò apporta un grosso beneficio al settore aftermarket dei ricambisti e delle officine.
Infatti più l’auto invecchia più avrà bisogno di manutenzioni che, se pur piccole e diradate nel tempo, avranno nel complesso dei costi elevati.
Il leasing può essere un’alternativa all’acquisto perché permette, a fronte del versamento di un capitale iniziale, di pagare un canone mensile concordato per la durata del contratto.
Al termine dell’accordo l’utilizzatore del veicolo, che non è il proprietario perché la proprietà resta in capo alla società di leasing, può decidere se riscattare l’auto e farla diventare sua o restituirla. Con questa soluzione comunque le eventuali spese di manutenzione restano lo stesso a carico dell’utilizzatore.
Oltre al prezzo d’acquisto dell’auto bisogna poi sempre considerare tutti i costi accessori che gravano intorno alla vettura.
Il proprietario di un veicolo deve pagare l’importo del bollo, una tassa annuale sulla proprietà del veicolo stesso, deve assicurarlo, quindi avere una RCA idonea, ogni due anni deve revisionarlo e deve alimentarlo con i costosi carburanti.
Per ovviare a tutte queste spese una soluzione pratica ed economica può essere scegliere il car sharing, ossia il noleggio per poche ore di un mezzo.
Prendendo come riferimento la città di Milano, l’Unione nazionale consumatori ha dimostrato come questo tipo di servizio sia molto più economico per gli spostamenti in città rispetto al possesso e al mantenimento di un mezzo proprio.
Il car sharing può diventare un’ottima soluzione al posto della seconda auto, per pagare un mezzo solo nelle occasioni in cui realmente serve.
Ecco come fare per il rimborso sulle Bollette ENEL degli ultimi 10 anni
AVVISO IMPORTANTE CHE CREDO POSSA FARVI RISPARMIARE SOLDI E AVERE ANCHE UN RIMBORSO PER QUELLO CHE EVENTUALMENTE AVETE PAGATO IN PIU’ IN QUESTI ANNI…
Se avete la dicitura “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria transitoria” …. vi stanno facendo pagare il 30% in più di quello che dovreste pagare…
Controllatevi le bollette!!!
NEL CASO AVETE QUELLA SCRITTA E SIETE RESIDENTI VI DEVONO RIMBORSARE I SOLDI….ANDATE IN COMUNE VI FATE FARE UNO STORICO DI RESIDENZA, LO INVIATE VIA FAX A ENEL E CHIEDETE IL RIMBORSO PER TARIFFA RESIDENZA…. FINO A 10 ANNI DI RETROATTIVA’ CONTINUA…..
Se la bolletta dell’energia sembra troppo cara, potrebbe essere utile verificare alcuni dati sulla propria fattura.
Potrebbe darsi infatti – stando a quanto riportato da molti siti internet – che si stia versando una somma superiore a quella effettivamente dovuta (per valori che possono arrivare fino al 30%).
Per accertarsene è necessario visualizzare la dicitura nella sezione “dati fornitura” del proprio conto per l’energia elettrica.
Qualora sia riportato il testo “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” l’Enel può chiedere una cifra superiore a quella che si dovrebbe pagare.
Per ripristinare la situazione più favorevole e chiedere il rimborso di quanto non dovuto si può scrivere all’Enel e chiedere di passare alla tariffa corretta per residenti inviando i documenti che attestino l’effettiva residenza.
L’Enel in una nota – riportata sul sito Affari Italiani – spiega che il problema sorge dal fatto che per l’applicazione della tariffa per uso domestico “residente” il Cliente che ha la residenza anagrafica nell’abitazione in cui è attiva la fornitura o che ne ha richiesto il trasferimento in caso di nuovo contratto deve presentare l’ autocertificazione entro 5 mesi dalla data del contratto.
Comunque, fa sapere il gestore, qualora il cliente non provveda, Enel Servizio Elettrico invia una lettera “pro-memoria” per sollecitarne la produzione, fornendo ulteriori 30 giorni di tempo per l’invio e, solo in caso di mancata produzione della documentazione, si provvede alla revoca del beneficio tariffario.
E’ possibile comunque verificare sulla bolletta e chiedere la modifica del tipo di contratto e il rimborso anche con effetto retroattivo fino a 10 anni inviando l’autocertificazione.
A quel punto la differenza economica sarà restituita in fattura.
TESTIMONIANZA PRESA DAL WEB:
Mi stanno addebitando le tariffe D3 (Uso domestico non residente) anziché le D2 (Uso domestico residente).
Ho chiamato il numero verde Enel e la gentilissima interlocutrice mi ha invitato a spedirgli una dichiarazione in cui comunico la data di trasferimento in questa abitazione e loro provvederanno a rifare i conteggi e ad accreditarmi ciò che ho pagato in più .
La differenza tra le due tariffe D2-D3 è significativa:
Quota fissa €/anno 43,5125 anziché 16,1272
Corrispettivo di potenza €/kW 14,4354 anziché 5,1340
Prezzo dell’energia
————————-Ore di punta—–Ore non di punta
1- fino a 1800 kWh €/kWh 0,113200 0,104730
2- oltre 1800 fino a 2640 kWh €/kWh 0,132200 0,123730
anziché
1- fino a 1800 kWh €/kWh 0,097450 0,088980
2- oltre 1800 fino a 2640 kWh €/kWh 0,139250 0,130780
L’ente fa pagare in automatico ai cittadini italiani la tariffa da non-residenti. Il tutto con un aggravio del 30% a coloro che sono invece residenti. Oggi, inviando copia della bolletta e atto di residenza a Enel ci si può far rimborsare appunto proprio del 30 % del costo in bolletta.
Controllate, quindi, la propria bolletta e le scritte riportate!!!
La prassi classica dell’azienda Enel è quella di chiedere ai clienti attraverso una comunicazioni telefonica, nel momento in cui si sottoscrive il contratto, lo stato: residente o non-residente. La tariffa di chi non è residente nel luogo dell’allaccio dell’energia ha un aggravio del 30%. La scritta che si trova in bolletta “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” permette infatti ad Enel di incassare la cifra superiore. Ma il processo fa pagare in automatico anche a coloro che invece sono realmente residenti.
Oggi inviando copia della bolletta e l’atto di residenza a Enel ci si può far restituire appunto proprio il 30 % del costo in bolletta.
Se siete residenti basta verificare se sulla vostra bolletta avete la scritta “Uso domestico non residente con Tariffa D3 bioraria” per capire che state pagando troppo e la cifra è scorretta. In rete c’è chi ha scoperto che per 10 anni ha pagato la cifra sbagliata, gravata appunto del 30%.
La nota informativa dell’Azienda ENEL
Il processo e la regolazione prevedono che abbia diritto all’applicazione della tariffa per uso domestico “residente” il Cliente che ha la residenza anagrafica nell’abitazione in cui è attiva la fornitura o che ne ha richiesto il trasferimento in caso di nuovo contratto.
In tal caso è previsto che l’ autocertificazione venga inviata entro 5 mesi dalla data del contratto, e comunque qualora il cliente non provveda Enel Servizio Elettrico invia una lettera “pro-memoria” per sollecitarne la produzione, fornendo ulteriori 30 giorni di tempo, solo in caso di mancata produzione della documentazione si provvede alla revoca del beneficio tariffario.
La tariffa applicata alla fornitura è verificabile direttamente dalle bollette in ogni momento, vengono sempre riportati i dati principali della fornitura, tipologia di contratto e tariffa applicata con indicazione in chiaro “uso domestico non residente” oppure tariffa “uso domestico residente”.
In ogni caso comunque, qualora il cliente si accorga successivamente di non aver prodotto la documentazione, riscontrando l’applicazione di tariffa di uso domestico non residente, l’applicazione della tariffa di suo domestico residente può essere richiesta in ogni momento, anche con effetto retroattivo, sino a 10 anni, è sufficiente farci avere apposita autocertificazione, e se la data di decorrenza è retroattiva, viene eseguita la rifatturazione del consumo nel frattempo addebitato con tariffa non residente.
Anche in ordine alla presunta differenza economica questa varia in relazione alle caratteristiche di consumo, sino quasi ad annullarsi in presenza di consumi rilevanti. – FONTE
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138 Miliardi e rotti di euro. Ecco quanto ci costa tutta la baracca a Bruxelles, tra personale, amministrazione, affitti, sicurezza interna ecc…
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Per pagare il personale vengono spesi quasi due miliardi di euro e un altro miliardo se ne va in spese amministrative, con 210 milioni impiegati per acquisto o affitto di sedi a Bruxelles. Il programma Erasmus, con il suo miliardo e 420 milioni di euro, vale il doppio di quanto stanziato per la sicurezza interna o per la politica estera…
Aveva già fatto la bocca agli applausi, Matteo Renzi. Certo che l’ennesimo annuncio sull’operazione «Open data», ovvero la pubblicazione on line di tutte le spese dell’Unione europea, lo avrebbe gratificato del titolo di paladino della trasparenza. Pensava di aver estratto il classico coniglio dal cilindro, il premier, alla disperata ricerca del colpo di scena in grado di dare un senso al semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Ue. «Pubblicheremo i dati delle spese, sarà divertente», aveva aggiunto con tono di sfida Renzi, aggiungendo: «L’Open data da parte dell’Italia sarà totale».
E invece era tutta una bufala. Perché le spese di Bruxelles sono già pubbliche. Alla portata di tutti. Basta collegarsi al sito dedicato al diritto dell’Unione europea e scaricare le 921 pagine con il bilancio 2014 della Commissione. In quel documento, voce per voce, ci sono tutte le spese dei Palazzi comunitari. E che spese. Il sito eunews.it è riuscito a estrapolare, spulciando tra i vari costi sostenuti da Bruxelles, i totali.
Nel 2014, tanto per cominciare, la Commissione e gli enti collegati spenderanno oltre 138 miliardi di euro. Per l’esattezza 138.757.199.012 euro. Di questi, poco meno di due miliardi – 1.883.929.000 – se ne andranno per sostenere i costi per il personale. Solo quello interno, però. E questo perché Bruxelles per assolvere ai suoi compiti si avvale anche di funzionari esterni, a partire dai delegati dei governi nazionali distaccati presso i vari uffici comunitari. E per il personale esterno alla fine dell’anno usciranno altri 127.846.000 euro.
BUROCRAZIA PADRONA
Il titolo 26 del bilancio è dedicato all’«amministrazione della Commissione». Totale uscite: oltre un miliardo di euro (1.013. 608.150). All’interno a farla da padrone sono, naturalmente, le «spese amministrative», che assorbono quasi tutto il capitolo. La voce maggiore di uscita è rappresentata dai 209.265.000 euro per l’acquisto o l’affitto annuale delle sedi a Bruxelles.
Ma per gli immobili le spese non finiscono qui: oltre settanta milioni di euro escono per pagare le relative polizze assicurative e le utenze, nonché per far fronte alle spese di manutenzione e lo smaltimento dei rifiuti. Poi escono 32 milioni di euro per pagare i servizi di custodia, sorveglianza e controllo degli accessi, e poco meno di otto milioni per le apparecchiature tecniche in dotazione agli edifici. E anche Lussemburgo non è da meno: per gli immobili della sede distaccata, complessivamente il bilancio ha stanziato altri circa 65 milioni di euro.
ERASMUS PER TUTTI
Scorrendo le 921 pagine con il resoconto contabile della Commissione, balza agli occhi la sproporzione tra alcuni capitoli di spesa rispetto ad altri. Ad esempio tra istruzione e cultura da una parte, e sicurezza e giustizia dall’altra. Il titolo 15, appunto «Istruzione e cultura», pesa sul bilancio per 2.570.366.455 euro.
A fare la parte del leone c’è il programma Erasmus per tutti, per il quale l’Europa spende la bellezza di 1.419.417.292 euro. Obiettivo: «Promuovere l’eccellenza e la cooperazione nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù in Europa, migliorarne l’adeguatezza alle esigenze del mercato del lavoro e rafforzare la partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa».
Dall’altra parte, nonostante la minaccia del terrorismo islamico in agguato (a causa dell’Isis) e l’ondata migratoria dalle coste africane che non si placa, ci sono gli «appena» 741.987.040 euro stanziati per il titolo «Sicurezza interna». Praticamente la metà di quanto l’Ue destina all’Erasmus. Per l’ufficio europeo di polizia – Europol – lo stanziamento non arriva a 80 milioni di euro (79.930.000), gli stessi soldi destinati a Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne tante volte evocata dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Per la «prevenzione e la lotta contro la criminalità organizzata transfrontaliera e il miglioramento della gestione dei rischi», il bilancio europeo non ha messo da parte neanche 150 milioni di euro (148.955.846). Non va meglio alla «giustizia», destinataria di appena 200 milioni di euro nel titolo 33 e, al tempo della minaccia rappresentata dal virus Ebola, ai fondi per «migliorare la salute dei cittadini dell’Unione e proteggerli dalle minacce sanitarie transfrontaliere», che ammontano ad appena 53 milioni di euro (52.870.000).
Più o meno la stessa cifra che esce per la sicurezza, la Commissione accantona per sostenere gli «Strumenti di politica estera» (723.537.553 euro). Per la politica estera e di sicurezza comune – la Pesc che avrà nell’attuale ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, il suo Alto rappresentante – sono stati impegnati 314.119.000 euro. Non una grande cifra se paragonata, ad esempio, agli oltre 940 milioni di euro stanziati per gli «Affari marittimi e di pesca», all’interno dei quali Bruxelles ha in animo di istituire i «guardiani del mare», da ricercare tra i «membri di equipaggi che non possono più vivere dei proventi della pesca» e che tuttavia «sono in possesso di esperienze e di competenze marittime».
AIUTI A PIOGGIA
I fondi per la politica estera e la sicurezza sono lontani anche e soprattutto dal quasi miliardo di euro che l’Ue destina al titolo 23, ossia agli «Aiuti umanitari e protezione civile». Di questo miliardo, ben 859.529.000 euro servono per «coprire l’assistenza umanitaria e le operazioni di aiuto alimentare di tipo umanitario a favore delle popolazioni di paesi esterni all’Unione vittime di conflitti o catastrofi, sia naturali che di origine umana, o di situazioni critiche analoghe, per tutto il tempo necessario». Un potenziale pozzo senza fondo, visto che quei soldi servono anche per finanziare «studi di fattibilità concernenti operazioni umanitarie» nonché «la supervisione dei progetti di aiuti umanitari, la promozione e lo sviluppo delle iniziative volte a migliorare il coordinamento e la cooperazione». Fonte: Libero, martedì 28 ottobre 2014
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