#raccolta #differenziata a #Pomezia con gli #ecocompattatori per i rifiuti in plastica e alluminio: buoni spesa a chi ricicla.
01/04/2015 di Fabio FUCCI Sindaco di Pomezia – Ieri abbiamo deliberato l’atto di indirizzo per l’installazione sul territorio comunale di eco-compattatori per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica e alluminio. Si tratta di macchinari in grado di raccogliere, differenziare e compattare in modo autonomo i rifiuti conferiti dai cittadini erogando contestualmente voucher spendibili per acquisti sul territorio comunale. Un sistema semplice che consente ai cittadini di conferire bottiglie di plastica e lattine direttamente negli eco-compattatori, disposti in punti strategici della Città, che in maniera automatica separano i materiali e ne riducono il volume. Ai cittadini verrà rilasciato in cambio uno scontrino che potrà essere speso nelle attività commerciali convenzionate.
Con questa delibera a cui a breve seguirà l’avviso pubblico Pomezia fa un ulteriore passo in avanti nel percorso di gestione virtuosa dei rifiuti che abbiamo avviato fin dal nostro insediamento. Gli eco-compattatori ci permettono di risparmiare sul trasporto dei rifiuti, riducendo di conseguenza anche l’inquinamento atmosferico. Continuiamo così a coinvolgere direttamente la cittadinanza in una cultura più rispettosa dell’ambiente e della collettività, promuovendo un servizio di raccolta differenziata che ‘premia’ i cittadini virtuosi attraverso un buono da spendere in supermercati e negozi di Pomezia.
“Abbiamo fatto una serie di incontri preliminari con le attività commerciali più importanti del territorio – spiega l’Assessore Lorenzo Sbizzera – Abbiamo ricevuto molti consensi e la massima disponibilità a stipulare convenzioni. Con l’installazione degli eco-compattatori sul territorio, a costo zero per il Comune, perseguiamo diversi obiettivi nell’ambito della gestione virtuosa dei rifiuti. Innanzitutto si tratta di ‘rifiuti puliti’ che non devono essere sottoposti a ulteriori operazioni di selezione o trattamento ma che vengono inviati direttamente alla fase di recupero; inoltre riducendo il volume dei rifiuti d’imballaggio si riducono i costi di gestione relativi”.
Roma-Napoli, striscione schock contro la mamma di Ciro Esposito: «Lucri su tuo figlio»
ROMA 04/04/2015 – Striscione contro Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, durante il match Roma-Napoli. Il manifesto esposto nella Curva Sud romanista all’Olimpico recita: «Che cosa triste: lucri sul funerale con libri e interviste». Poi, poco più distante, un altro: «C’è chi piange un figlio con dolore e dignità e c’è chi mi fa un business. Signora De Falchi onore a te». Dalla Curva Sud sono stati intonati in avvio di partita anche i soliti, beceri, cori anti-napoletanti (‘Vesuvio lavali col fuoco’).
Dal canto loro i supporter partenopei hanno risposto con lo slogan «Ciro X sempre», srotolato a Saxa Rubra, dove era stato predisposto il punto di raccolta per raggiungere lo stadio Olimpico a bordo dei pullman portati dalle forze dell’ordine.
Sulla vicenda è intervenuto Angelo Pisani, avvocato della famiglia Esposito: «Il dolore di un avvenimento tragico ed innaturale come quello della perdita di un figlio non lo auguro a nessuno e non si commenta mai soprattutto in maniera così strumentale e offensiva da parte di tifosi che dovrebbero augurarsi la pace ed i valori nello sport non l’odio e la violenza – dichiara Pisani nel chiedere una volta per tutte alle istituzioni ed autorità competenti di intervenire seriamente e squalificare lo stadio olimpico punendo uno ad uno i responsabili di vergognosi e subdoli messaggi disumani e odiosi -. Antonella Leardi nonostante la tragedia criminale che ha devastato la sua famiglia, con l’aiuto della fede ed un energia divina sta cercando di farsi forza e di vedere il bicchiere mezzo pieno, e per la bontà che la contraddistingue, sta cercando di trasmettere agli sportivi ed ai giovani di tutto il mondo che la violenza non serve, non porta a niente, la violenza uccide.
Ogni giorno Antonella mantiene vivo il suo ricordo, ed ogni giorno la ferita che da quel giorno porta nel cuore, sanguina ininterrottamente, ma da madre coraggio quale è, ha deciso di sacrificare se stessa per il prossimo e per i veri valori dello sport, ricordando e facendo vivere il giovane Ciro in ogni modo possibile e da esempio positivo. Spero che le istituzioni ed Autorità competenti intervengano per far rispettare la civiltà sportiva e punire i responsabili di striscioni e messaggi offensivi, vergognosi e subdoli che mortificano la memoria di un ragazzo innocente morto per mano di un assassino nemico dei valori dello sport. Lo stadio della capitale ancora una volta diventa esempio di inciviltà sportiva e di vergognosa propaganda del male ma il bene è più forte del male per cui invito i responsabili della curva sud dell’Olimpico a prendere le distanze da gesti e toni ingiustificabili soprattuto a fronte di una mamma che sogna un ritorno al gemellaggio tra napoli e roma, poiché assurdo e pericolosi servirsi del dolore altrui per inutili polemiche e pretestuoso protagonismo considerato che anche la politica come lo sport sono oramai morto e nessuno può vantare insegnamenti o ergersi a paladino dei valori se non la coraggiosa e forte mamma di Ciro. Ad oggi l’operato dell’associazione Ciro Vive sta aiutando tantissime persone, quindi va un plauso ad Antonella Leardi, mamma di un giovane tifoso morto per difendere donne e bambini dall’attacco di mostri travestiti da tifosi. Rispettiamo Antonella, rispettiamo la famiglia Esposito, difendiamo Napoli, ma soprattutto, rispettiamo un angelo di nome Ciro per sanare tante ferite e mortificazioni allo sport». FONTE
Pomezia: Amministrazione a Cinquestelle, dove i conti avanzano quando non c’è corruzione!!
Pomezia, bilancio consuntivo 2014, avanzo di oltre 4 milioni. Il Sindaco e la Giunta hanno deliberato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2014 (delibera n. 66 del 27/3/2015).
POMEZIA 02/04/2015 – “Il Bilancio consuntivo del 2014 – spiega l’Assessore Emanuela Avesani – è l’atto che evidenzia in modo assolutamente chiaro il cambio di rotta che l’Amministrazione Fucci ha voluto dare alla gestione dell’Ente. Il rendiconto di competenza 2014 si chiude con un avanzo di 1.397.470,32 euro, mentre se teniamo conto della gestione complessiva, compresa la verifica dei residui degli anni precedenti, l’avanzo sale a 4.171.529,90 euro. Un risultato enorme se pensiamo che il Bilancio consuntivo del 2013 si chiudeva con un disavanzo di oltre 4 milioni di euro ereditato dall’esercizio 2012”.
“Quello approvato in Giunta è un grande risultato per l’Amministrazione e per la Città – dichiara il Sindaco Fucci – raggiunto grazie al lavoro di ottimizzazione nella realizzazione dei programmi e nella gestione dei servizi. Sono stati realizzati infatti ben l’89,2% dei programmi definiti in fase di Bilancio di Previsione, tra opere pubbliche, manutenzione ordinaria e straordinaria e servizi nel sociale. Non si tratta quindi di un semplice risparmio di spesa, ma di una diversa modalità di attuazione dell’azione amministrativa. Un cambio di rotta in cui stiamo coinvolgendo tutti i soggetti che operano nel o per l’Ente: dai dirigenti e dipendenti comunali alla società partecipata fino ai fornitori e gestori dei servizi pubblici primari. Il lavoro e l’impegno sono le uniche vere armi che abbiamo per cercare di risanare le casse di un Comune che abbiamo ereditato sull’orlo del dissesto, lavoro e impegno che continueremo a portare avanti con costanza e determinazione anche nei prossimi anni”. FONTE
Il Surreale di DELRIO, Nuovo ministro alle Infrastrutture
03/04/2015 – I deliri di #Delrio (Nuovo Ministro trasporti): ritrovando una sua dichiarazione del 2014: “Niente investimenti ferroviari al sud perchè ci sono le rocce”.
La verità è che al nord le lobby e le coop rosse portano a costruire inutili autostrade costosissime sprecando soldi pubblici e devastando il territorio, mentre al sud le infrastrutture a malapena esistono. Ricordo che l’8 aprile arriva in aula la mozione #M5S per bloccare il mostro da 10 mld dell’amico di Lupi, l’autostradata Orte-Mestre. Quel giorno metteremo subito alla prova il nuovo Ministro dei trasporti. Cosi affermava nell’articolo seguente tratto da Puglianeew del 27/10/2014 :
Oramai l’appellativo Surreale va di moda. Così come Surreale è stato l’appellativo della Camusso nei confronti del Governo di marionette dedito ai selfie, Surreale è quello che scrive Delrio, in merito alla prossima legge di stabilità che destina al Nord ben 4.799 Milioni di Euro per lavori ferroviari mentre al Sud va l’elemosina consistente in 60 Milioni di euro. Si compie dunque il disegno leghista del piddino emilianoromagnolo che sembra essere più leghista dei leghisti.
Così si è giustificato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “prima di spendere 5 miliardi per l’alta capacità Napoli-Bari occorre verificare con attenzione tutta la progettazione, vista la particolarità di alcuni tratti rocciosi del percorso. E lo stesso vale per la Salerno-Reggio Calabria. Sono opere prioritarie, le faremo come abbiamo indicato nel decreto Sblocca Italia: ma non vogliamo partire con il piede sbagliato”.
Telecamere, riprendono cittadini incoscienti che sversano rifiuti in strada (VIDEO)
GIUGLIANO (NA) 03/04/2015 – Un vero e proprio «lancio del sacchetto» quello documentato dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del Comune. Oltre sessanta persone scoperte a sversare illegalmente i rifiuti. E così che sono arrivati i primi risultati del monitoraggio avviato dal comando della polizia municipale su disposizione della commissione straordinaria. Attraverso le telecamere installate all’incrocio di via Casacelle con via Arco Sant’Antonio, è stata rilevata l’entità degli sversamenti abusivi dei rifiuti, in particolare di notte e durante le prime ore del mattino, ad opera degli automobilisti che non esitano ad abbandonare, quasi al volo, i sacchetti della spazzatura.
«La commissione straordinaria, oltre a diffondere le più utili informazioni tendenti ad arginare e prevenire questo criminale fenomeno di inciviltà urbana – si legge in una nota – vuole che si colpiscano immediatamente i trasgressori, attraverso l’azione di monitoraggio diuturno da parte del comando polizia municipale, a difesa di tutti i cittadini che effettuano la raccolta differenziata con straordinario senso di responsabilità personale, essendo la tutela ambientale una priorità ormai acquisita. Al di là delle pesanti sanzioni pecuniarie che sono state erogate – concludono i tre commissari – sui trasgressori monitorati dalle telecamere di videosorveglianza grava, pertanto, la condanna condivisa dei cittadini». – Video su: FONTE
Ultima ora: Strage in Kenia, non ci faremo intimidire
03/04/2015 – Il Kenya non si lascerà “intimidire dai terroristi”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Joseph Nkaissery all’indomani dell’attacco all’università di Garissa da parte degli qaedisti somali Shebaab, in cui sono morte 147 persone. “Il goverbo keniano non si lascerà intimidire dai terroristi che hanno scelto di uccidere vittime innocenti per umiliare il governo”, ha affermato il ministro ai giornalisti presenti a Garissa. “Il governo è determinato a combattere i terroristi”, ha aggiunto Nkaissery confidando nella capacità del Paese di “vincere questa guerra contro i nostri nemici”.
L’attacco di ieri all’università di Garissa è il più sanguinoso dopo l’attentato all’ambasciata americana di Nairobi nel 1998 da al Qaeda, in cui morirono 213 persone.
L’assalto
Potrebbero essere alcune centinaia i giovani cristiani ancora nelle mani dei miliziani islamici di al-Shabaab che giovedì all’alba hanno fatto irruzione in un college universitario di Garissa, nell’est del Kenya, a 140 chilometri dal confine somalo.
Al termine delle operazioni di polizia, 16 ore dopo l’assalto, le vittime sono 147, tra cui 2 guardie. Una ottantina i feriti. Quattro degli assalitori sarebbero stati uccisi dalle forze di sicurezza keniane.
Un tweet del ministro dell’Interno Joseph Nkaissery dà numeri da brivido: a fine mattinata si erano contati solo 292 degli 815 studenti che al momento dell’assalto si presume fossero all’interno del complesso. Sarebbero circa 500 gli studenti mancanti all’appello. Fuggiti senza dare notizie oppure ostaggio dei terroristi? Di certo c’è che nel primo pomeriggio i miliziani si trovavano ancora nel complesso e affermavano di avere in mano solo “studenti cristiani” dopo avere “rilasciato i musulmani”
OSTAGGI DECAPITATI. Numerosi studenti, ostaggio degli al-Shabab nell’attacco al campus universitario di Garissa, in Kenya, sarebbero stati decapitati. Lo hanno riferito alcuni sopravvissuti che sono riusciti a fuggire citati dalla rete all news sudafricana ‘News24’. “Abbiamo visto molti corpi senza testa mentre fuggivamo, hanno ucciso molte persone”, ha detto ancora scossa Winnie Njeri, una delle studentesse tratta in salva delle truppe di difesa di Nairobi. Anche Omar Ibrahim, un altro studente dell’università, ha raccontato che diversi corpi sono stati gravemente sfigurati dagli aggressori. “Ero in un gruppo che è stato salvato dalle truppe kenyote (Kdf) poco dopo l’una. Abbiamo visto molti corpi, alcuni non avevano la testa. Non so come qualcuno possa fare una cosa del genere”, ha detto sconvolto.
L’IRRUZIONE ALL’ALBA
Secondo testimoni, oltre 10 miliziani con indosso divise tipo militare hanno fatto irruzione nel campus all’alba sparando all’impazzata, mentre la maggior parte degli studenti stava dormendo. I militanti sono arrivati da una vicina moschea, hanno ucciso due guardie e si sono poi recati negli alloggi. Quattro poliziotti che si trovavano sul posto sono intervenuti e uno è rimasto ferito.
“Abbiamo sentito degli spari, stavamo dormendo, erano circa le 5 del mattino e i ragazzi hanno iniziato a scappare per salvarsi”, ha raccontato a Reuters TV uno studente rimasto anonimo. La Croce rossa ha riferito che 50 studenti sono stati liberati, mentre alcuni sono riusciti a fuggire.
Esercito e polizia sono poi riusciti a evacuare tre delle quattro residenze universitarie, ma i terroristi sono rimasti a lungo asserragliati nel quarto dormitorio con un certo numero ostaggi.
“Stiamo cercando di evitare vittime ed è per questo che ci muoviamo lentamente, ma con sicurezza per salvare gli ostaggi”, ha affermato il ministro Nkaissery. Un uomo è stato fermato mentre stava cercando di fuggire dal luogo dell’assalto
L’ambasciata americana a Nairobi, che il mese scorso aveva avvisato del rischio di possibili nuovi attacchi terroristici, ha espresso su Twitter le proprie condoglianze per le vittime dell’attacco nell’università, che è stata fondata nel 2011 ed è l’unica della regione.
LA RIVENDICAZIONE. L’attacco è stato rivendicato dai terroristi somali al-Shabaab che dichiarano: «Abbiamo ostaggi cristiani». I miliziani sostengono anche di avere rilasciato i musulmani e ucciso o tenuto in ostaggio i cristiani, secondo una pratica di “selezione” già messa in atto due volte negli ultimi 4 mesi.
LA TAGLIA. La polizia ha offerto una taglia di 220mila dollari per Mohammed Mohamud, conosciuto anche come Dulyadin e Gamadhere, che è ritenuto la mente dell’attacco.
I PRECEDENTI. Il gruppo terrorista islamico somalo al-Shabaab già in passato aveva sferrato attacchi a Garissa e in altre parti del Kenya per rappresaglia contro la partecipazione delle truppe keniote al contingente dell’Unione Africana che combatte i miliziani islamici in Somalia. Il principale e più sanguinoso attacco è stato quello nel centro commerciale di Nairobi del settembre del 2013 in cui rimasero uccise 67 persone. FONTE
Vino e fondazione, i versamenti all’ex premier: a D’Alema bonifici per 87 mila euro
03/04/2015 – I pm potrebbero sentirlo. Nelle intercettazioni i timori dei dirigenti della coop CPL: siamo ascoltati. NAPOLI Erano forniture annuali quelle che la «Cpl Concordia» ordinò all’azienda «La Madeleine» di Massimo D’Alema. Spumante e vino rosso per 22.500 euro. Complessivamente i versamenti ammontano dunque a 87mila euro in tre anni. Soldi che i vertici della cooperativa sostenevano di aver elargito «perché è molto più utile investire negli “Italianieuropei”». E di questo si parlerà domani nel corso degli interrogatori di garanzia di Francesco Simone, che curava le pubbliche relazioni dell’azienda, e del presidente Roberto Casari, entrambi arrestati per dall’associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti.
E chiarimenti sulla natura di questi rapporti potrebbero essere chiesti allo stesso D’Alema: i magistrati stanno valutando la sua convocazione dopo aver ascoltato la versione degli indagati. Non sarà l’unico.
«Apri un offshore in Tunisia»
L’inchiesta che ha portato in carcere il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino per le tangenti che avrebbe preso per affidare la metanizzazione dell’isola alla «Cpl» si allargano ai rapporti della cooperativa con le altre Fondazioni create dai politici. E inseguono i soldi all’estero: a San Marino, dove Simone dice di poter muovere fondi, ma soprattutto in Tunisia. È lo stesso manager, in passato fedelissimo di Bettino Craxi, a vantarsi con il presidente del consiglio di amministrazione Maurizio Rinaldi, della propria capacità di muoversi nel Paese africano: «Se tu vuoi vieni una volta con me in Tunisia che è una cosa più sicura, ti apri il tuo conto oppure fai un’altra società che costa duecento euro… Tunisia, offshore, dove tu sei socio unico e garante, nella mia stessa banca, così è più veloce l’operazione». Lui faceva la spola continuamente e quando si trattava di nascondere i soldi da far rientrare in Italia li nascondeva nei posti più strani, compreso il passeggino del figlio.
Le 2.000 bottiglie di spumante e rosso
Nelle conversazioni intercettate nel marzo del 2014 Simone parla con una dipendente di «Italianieuropei» per l’acquisto di 500 libri di D’Alema da presentare a Ischia. Specifica di essere «disposto a pagare cifra piena se i soldi vanno alla Fondazione», altrimenti chiede uno sconto del 10 per cento. La donna lo rassicura che il pagamento sarà diretto e così si accordano per la fornitura dei volumi «ma anche del vino, uniamo l’utile al dilettevole».
In realtà quelle bottiglie non sono le uniche acquistate. Secondo una nota dei carabinieri del Noe, delegati alle indagini, «nel 2013 sono state comprate 1.000 bottiglie di spumante per 14.600 euro e nel 2014 altre 1.000 bottiglie di vino rosso per 7.900 euro». Uniti a tre bonifici da 20.000 euro l’uno elargiti alla Fondazione e alle centinaia volume «Non solo euro» fanno 87.300 euro.
I soldi alle Fondazioni
Quando decidono quali Fondazioni devono finanziare i vertici di «Cpl» sono molto espliciti, come spiega il responsabile commerciale in un colloquio del maggio scorso.
Verrini : «Il mio problema però è questo, queste persone poi quando è ora, le mani nella merda ce le mettono o no?».
Simone : «…dobbiamo pagarlo perché ci porta questo e chiudiamo questo, no venti ma anche duecento…».
Non si sa a chi si riferiscano, gli atti sono coperti da omissis «per ragioni investigative». Certo è che un filone dell’indagine, come scrive il giudice, si concentra sui versamenti «al mondo politico-istituzionale, ovvero a quelle fondazioni o associazioni che in qualche modo sono espressione di tale mondo». E infatti sottolinea come «il tenore e il contenuto della conversazione appaiono fondamentali anche per la valutazione delle esigenze cautelari, e in particolare della pericolosità sociale dei protagonisti della vicenda, rappresentando lo “specchio” della strategia aziendale di tale cooperativa, con particolare riferimento ai rapporti e alle relazioni “patologiche” esistenti tra gli uomini espressione di tale cooperativa da una parte ed esponenti politici (e più in generale della pubblica amministrazione) dall’altra, rapporti sovente “schermati” attraverso triangolazioni con fondazioni varie e di varia natura».
Accertamenti che riguardano anche i rapporti diretti con chi si sarebbe mostrato disponibile ad agevolarli, come il sottosegretario Simona Vicari, vera promotrice dello sblocco di 140 milioni di euro nella legge di stabilità come loro avevano sollecitato e sul conto della quale sono tuttora in corso nuove verifiche.
Le «cimici» e il generale
Dalle intercettazioni raccolte dagli investigatori si capisce che alla Cpl c’era la consapevolezza di essere al centro di una indagine. «Siamo ascoltati», dice Simone a Verrini. In un’altra conversazione Simone fa riferimento al generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi (già coinvolto in altre inchieste) e parla della necessità di ricercare microspie negli uffici della cooperativa: «Ho parlato con un assistente di Adinolfi… Serve fare una bonifica, Nicò! Quando mi autorizzi chiamo il generale, ce la facciamo fare, però ovviamente ci farà un prezzo di riguardo. Però facciamola». FONTE
Iphone 6 da 915€ pagato dal Comune, per il vice presidente del Pd Matteo Ricci: succede a Pesaro
PESARO 31/03/2015 – Il capogruppo del M5S Fabrizio Pazzaglia ha aspettato il momento opportuno per sbandierare in consiglio comunale una determina di spesa di febbraio che riguarda il sindaco Matteo Ricci. Ha atteso che il sindaco prendesse il cellulare, come fa per gran parte della giornata in ogni occasione, poi gli ha chiesto: «Funziona bene quel cellulare sindaco?». Di fronte alla risposta positiva con fare sorpreso del primo cittadino, ha insistito: «Sa, vorremmo saperto. In fondo è di tutti i cittadini». E ha mostrato quella determina di febbraio in cui è scritto che il Comune ha acquistato un i-Phone 6 a 915 euro, Iva compresa, «adatto alle esigenze del sindaco». Si legge nel documento comunale: «Il telefono è adatto ad elevati livelli di traffico, gestione di qualsiasi formato multimediale, con sistema operativo a bassa obsolescenza, di grande affidabilità».
Fino al mese scorso, ossia fino all’acquisto di quell’apparecchio, Ricci aveva utilizzato l’i-Phone 4 lasciatogli in eredità dal predecessore Luca Ceriscioli, «che denota evidenti segni di decadimento», precisa la determina.
In consiglio, a difesa dell’acquisto, è intervenuto il consigliere e segretario comunale del Pd Andrea Nobili: «Quel cellulare non è di proprietà del sindaco ma è di servizio, quindi quando Ricci terminerà il mandato lo lascerà al suo successore, così come ha fatto Ceriscioli con il suo. Non ci vedo nulla di male. Chi solleva la questione (ossia i consiglieri del M5S, ndr) utilizza un portatile in dotazione al Comune, servito ai precedenti consiglieri e lasciato ai nuovi, quindi dovrebbe evitare di fare facili demagogie. Poi, Ricci ha anche riconprimo cittadino come Matteo Ricci, che peraltro non usa il tablet, ne aveva bisogno». Infine il comsegnato l’i-Pad che aveva ricevuto dal Comune».
Dallo staff del sindaco arrivano ulteriori precisazioni: «Un Comune capoluogo non può non fornire al sindaco i giusti mezzi per il suo lavoro. Un mento comunicativo: «Questa è una non notizia». E ancora: «Il cellulare è uno strumento di lavoro». – FONTE