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    18Feb, 2015
    SINDACO TOSI PEDINATO DAI CARABINIERI, PERCHE’ I GIORNALI VENETI NON NE DANNO NOTIZIA?

    TOSI1Ieri è uscita la notizia che Tosi è stato seguito dai carabinieri in una sua trasferta in Calabria per accertamenti circa il sostegno elettorale che la famiglia Giardino, di isola Capo Rizzuto, gli avrebbe garantito. La famiglia Giardino opera da anni a Verona, dove gestiscono imprese edili e distributori di carburante, e viene ritenuta dagli inquirenti “contigua” alla criminalità organizzata. Il sospetto è che gli imprenditori della famiglia abbiano potuto avere rapporti con ambienti istituzionali veronesi in relazione a un appalto “pilotato” per la realizzazione di un centro sportivo che speravano di ottenere grazie al sostegno del “politico amico”.

    Forse è stato l’assistente alla comunicazione di Tosi – Roberto Bolis – a mettere la museruola alla libertà di informazione? L’articolo COMPLETO

    16Feb, 2015
    Si sdraia sui binari e muore davanti ai turisti diretti al Carnevale. Il macchinista frena, ma la motrice urta la donna, operaia di 56 anni. Ricoverata: muore 3 ore dopo

    20141007_dodicenne16/02/2015 – CASTELFRANCO (TREVISO) – La donna si è sdraiata sui binari, decisa a farla finita, proprio mentre il treno stava per partire. E in stazione a Castelfranco, ieri mattina a quell’ora, c’erano decine di famiglie con bambini in maschera, dirette al Carnevale di Venezia.

    Un dramma in diretta quello a cui ha assistito chi non è salito sul convoglio. La perizia del macchinista ha evitato che la sventurata fosse travolta, ma la motrice, sia pur per pochi centimetri, ha urtato la donna causandole lesioni tali che tre ore più tardi è morta all’ospedale.

    Quando è arrivato il convoglio, il colpo d’occhio del macchinista a cogliere il gesto disperato della donna, che ha fatto un balzo sdraiandosi letteralmente sulle rotaie, decisa a farsi travolgere. Il macchinista, M.L., veneziano di 54 anni, ha azionato il freno e, complice la bassissima velocità, in apparenza è riuscito a evitare il peggio.

    Ma la forza d’inerzia ha spinto il locomotore pochi centimetri oltre causando nella donna lacerazioni interne ed esterne profondissime.

    La scena che si è presentata ai soccorritori era impressionante. E la gente assisteva impietrita alle operazioni, anche dal treno, come ha spiegato l’ispettore Luigi Fabbiani della Polfer, uno fra i primi ad accorrere: «È sceso il personale e assieme l’abbiamo estratta da sotto il treno. Era cosciente, ma in evidente stato di choc. Diceva che non riusciva a respirare». Fonte

    15Feb, 2015
    CASO STACCHIO, VENDETTA O “COMBINAZIONE”? : FURTI A RAFFICA NELLE CASA DURANTE LA FIACCOLATA DI SOLIDARIETA’ AL BENZINAIO EROE.

    FIACCOLATA13/02/2015 – I cittadini di Nanto (Vicenza) manifestano solidarietà al benzinaio che ha sparato a un malvivente. Nelle stesse ore raffica di furti nelle case. Vendetta? I cittadini hanno fatto una fiaccolata, nelle strade del paese, per solidarizzare con Graziano Stacchio, il benzinaio che ha sparato a un rapinatore, uccidendolo.

    Nelle stesse ore una banda di ladri è entrata in azione mettendo a segno diversi colpi negli appartamenti di Nanto (VIcenza). In tutto sono una quindicina le case svaligiate. Potrebbe trattarsi di una spedizione punitiva dopo la fiaccolata, ma non ci sono conferme. Intanto la preoccupazione dei cittadini cresce per l’allarme sicurezza e le leggi troppo blande con i criminali. E molti cittadini decidono di chiedere il porto d’armi per difendersi.

    Il sindaco di Nanto, Ulisse Borotto, come scrive il Giornale di Vicenza, ha convocato un consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza e ai sindaci dei paesi limitrofi: “Questi furti sembrano fatti apposta per sollevare il polverone. Una vendetta? Penso piuttosto che qualcuno ne abbia approfittato per dare la colpa ai nomadi. Questi sono ladri che conoscono la zona, forse hanno un basista”. Insomma, qualcuno avrebbe potuto approfittare della tensione e, con la scusa dei nomadi, mettere a segno i colpi. Ovviamente non si può escludere che a rubare possano essere stati alcuni malviventi nomadi.

    “Mi hanno detto di tornare nel pomeriggio, in quel momento proprio non ce la facevano”, racconta un uomo derubato che era andato alla stazione dei carabinieri di Barbarano a presentare denuncia. Non ce la facevano perché avevano un gran da fare, con tutti i furti (andati in porto o solo tentati) avvenuti in una sola notte, tutti nella stessa zona, tra Mossano, Nanto e Ponte di Nanto. Un raid in piena regola, scrive il Giornale di Vicenza. Ma qualcuno nega con forza che si tratti di una vendetta per la fiaccolata: “Non è la prima volta che i ladri si fanno una strada intera qui. Questi conoscono bene il posto”. Agli inquirenti il compito di indagare e riportare un po’ di tranquillità, assicurando i ladri alla giustizia. FONTE

    11Feb, 2015
    Il comune spegne la luce: “I rom paghino le bollette come gli altri”

    campo-rom-vicenza-670x274A Vicenza il sindaco sceglie di interrompere la fornitura di acqua e luce gratis ai nomadi dopo che mesi di proteste da parte dei cittadini.

    Il comune di Vicenza chiude i rubinetti dell’acqua e stacca i contatori della luce ai rom.Gli abitanti, rom e sinti, del campo nomadi cittadino, infatti, non potranno più usufruire dell’allacciamento alle reti idrica ed elettrica del comune fino a quando non sottoscriveranno un regolare contratto.

    La decisione del comune arriva al termine di un tavolo di trattative protrattosi per mesi: dopo che nel 2014 l’area di via Cricoli era stata riqualificata con fondi ministeriali, l’amministrazione comunale aveva invitato i nomadi a mettersi in regola anche per quanto riguarda le forniture idroelettriche, ma tutti gli appelli erano rimasti senza risposta.

    Il locale Giornale di Vicenza aggiunge addirittura che nessuno dei sinti ha voluto nemmeno ricevere la lettera. Così, ieri mattina i messi comunali hanno notificato ai nomadi la decisione della giunta vicentina: le forniture cesseranno di essere erogate.

    Negli scorsi mesi il sindaco del Pd Achille Variati e la sua giunta erano finiti nella bufera proprio per le bollette pagate ai nomadi: un gesto da molti giudicato come un inaccettabile privilegio, tanto più ingiustificato alla luce della crisi economica, che lascia tante famiglie senza la possibilità di pagare le bollette in casa propria. La consigliera comunale della Lega Manuela Dal Lago si era lamentata, in particolare, dei 125mila euro in tre anni spesi per pagare il conto dei nomadi. Fonte il Giornale.it

    5Feb, 2015
    IL PAESE DIFENDE GRAZIANO STACCHIO, IL BENZINAIO CHE HA REAGITO AI MALVIVENTI

    Assurda a volte la giustizia Italiana, è veramente inconcepibile, la legittima difesa è considerata atto di incriminazione, quello che rischia il Benzinaio Graziano STACCHIO che attualmente risulta indagato, che ha reagito ai malviventi armati di Kalasnikov, alla Rapina di Ieri in provincia di Vicenza. Molti Politici si sono schierati dalla parte del benzinaio, il Sindaco del Paese Albettone, ha fatto stampare una maglietta in segno di Protesta con la scritta: “Io sto con Graziano STACCHIO”, e anche per raccogliere dei fondi per eventuali spese che comporta l’accaduto, anche legale. L’accaduto, a Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza, ricordiamo, è rimasto ucciso il Malvivente armato di Kalasnikov. Anche il Gioielliere, ROBERTO ZANCAN vittima di ben 4 rapine nel giro di poco tempo, e costretto a chiudere la propria attività, in un intervista, che sentiamo nel filmato, ha lanciato parole di d sconforto di quanto accaduto. Sempre più vittime di rapine, tutti chiedono più risorse alle forze dell’ordine. VIDEO:

    23Gen, 2015
    Giuseppe Brescia (M5S): abbiamo in commissione un condannato ai domiciliari!

    Le Aule del Parlamento Italiano, stanno diventando sempre più “covi” dove a occupare le poltrone sono condannati a scontare reati per corruzione, evasione, illecito nelle pubbliche amministrazioni ecc… Il deputato del M5S lo denuncia in questo video in un suo intervento alla camera dei deputati, dove fa notare che il deputato Giancarlo GALAN (FI) agli arresti domiciliari, (REATO, PATTEGGIATO, PER CORRUZIONE NELLO SCANDALO MOSE A VENEZIA) continua indisturbato a prendere parte alle sedute, e nominato addirittura Presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, quando dovrebbe trovarsi al proprio domicilio.Si rivolge soprattutto ai genitori di figli che vanno a scuola ai quali rivolge una semplice domanda, chi dovrebbe occuparsi dell’istruzione dei vostri figli o della sicurezza delle strutture delle scuole sono gli stessi che dettano le leggi in parlamento e si sono macchiati di reati penali, non di poco conto voi continuereste a mandare i vostri figli a scuola? .Abbiamo un condannato e nello stessO tempo presidente della commissione alla cultura che non si vuole staccare dalla sua poltrona e non è il solo anche FARAONE del PD Sottosegretario all’istruzione è indagato per peculato. VIDEO:

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    19Dic, 2014
    DELINQUENTI ALBANESI AMMETTONO CHE IN ITALIA CONVIENE DELINGUERE, PERCHÉ NON SI VA IN GALERA,

    carabinieri2-3217/12/2014 –  “Mentre il bollettino di guerra di oggi segnala 14 fatti criminosi accaduti ieri in tutte le province del Veneto, limitandosi a quelli riferiti dai media, dobbiamo anche subire lo sberleffo di tre malviventi albanesi che, parlando tra loro, si dicono che delinquere in Italia conviene perché tanto in galera non si va, con uno di loro che arriva a dirlo in faccia a un ufficiale dei Carabinieri. Fossi nei panni di un Governo nazionale scaverei una buca e mi ci infilerei dentro o, più seriamente, reagirei con tutta la necessaria durezza, operativa e legislativa, ma questa seconda ipotesi purtroppo è drammaticamente lontana”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia intervenendo sulla situazione determinata dalla criminalità in Veneto, aggravata dal comportamento strafottente di tre malviventi albanesi arrestati dai Carabinieri a Padova. “Se necessario lo ripeterò ogni giorno – incalza Zaia – serve con urgenza un atto formale del Governo che riconosca l’emergenza e disponga l’invio di più uomini, più mezzi, dell’esercito e serve una rapida revisione di leggi colabrodo grazie alle quali tre delinquenti da strapazzo si possono permettere di sfottere le Istituzioni”. Il colmo di oggi – prosegue Zaia – si raggiunge con la notizia che sono già fuori i due delinquenti arrestati ieri a Verona dopo aver forzato un posto di blocco ed aver causato il ferimento di vari agenti nel successivo inseguimento: un vero e proprio scandalo, determinato da leggi deboli e tremebonde nel loro buonismo, non da chi è chiamato ad applicarle”. “Sempre oggi – aggiunge il Governatore – leggiamo anche che a Rovigo in una notte saltano tre bancomat; a Vicenza spariscono auto e fucili a Magrè, banditi pistoleri assaltano una sala giochi a Sarcedo, fatto saltare con il piccone un bancomat a Valstagna, rubati ori e due pistole a una guardia giurata a Gallio; a Montebelluna viene saccheggiata una tabaccheria; a Padova viene rapinata una parafarmacia pistola in pugno e a Mortise viene fatto saltare un bancomat con l’esplosivo; a Venezia una banda di Kosovari e Macedoni (fortunatamente presi) derubano i turisti in aeroporto, mentre si arriva al colmo di rubare fiori e vasi al cimitero di Concordia; a Belluno oggi è andata bene: “solo” un furto di preziosi a Limana”. “Mi vergogno io per il Governo italiano – conclude Zaia – ma, a differenza di Renzi & C., io, noi, il Veneto, i Veneti, non ci arrendiamo, perché senza legalità non esiste una società civile degna di questo nome”. FONTE

    13Dic, 2014
    Veneto, Inchiesta Mose: indagati deputati Pd Mognato e Zoggia per finanziamento illecito

    20141212_moseMichele Mognato e Davide Zoggia, deputati veneziani del Pd, sono indagati nell’ambito dell’inchiesta Mose. Si indaga per finanziamento illecito dei partiti in relazione ai contributi che Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova all’epoca dei fatti, avrebbe versato nel 2010 a Giorgio Orsoni per la campagna elettorale a sindaco di Venezia.

    I due, che si sono detti estranei ai fatti, sono stati sentiti in Procura, dal pool di magistrati che indagano sulla vicenda, martedì scorso nell’ambito della conclusione delle indagini che dovrebbero portare a processo l’ex sindaco Orsoni. Lo stesso Orsoni, che allo scoppio dello scandalo il 4 giugno scorso era finito per un periodo ai domiciliari, avrebbe fatto i nomi di Mognato e Zoggia come i referenti della sua campagna elettorale nell’ambito del partito, dopo aver ammesso di essersi rivolto a Mazzacurati per ottenere un finanziamento, ma negando di aver mai visto i soldi. I due deputati del Pd – secondo quanto si è appreso – hanno smentito le affermazioni di Orsoni, e hanno negato di essere stati i destinatari finali del finanziamento in nero di 450mila euro messo a disposizione da Mazzacurati sui 550 mila totali ricostruiti dai magistrati. FONTE

    6Dic, 2014
    IMPRENDITORE MUORE E LASCIA AZIENDA IN EREDITA’ AI SUOI OPERAI

    Imprenditore muore e lascia azienda a dipendentiNon voleva che la sua azienda finisse nelle mani di qualche “estraneo”. Ecco perché Leonardo Martini, imprenditore vicentino morto all’età di 72 anni, ha deciso di lasciarla in eredità ai suoi 25 dipendenti. Non aveva figli e dal 1967 gestiva la Dioma, ditta specializzata nella componentistica di plastica per l’industria automobilistica. I funerali sono stati celebrati in forma laica in uno dei capannoni di quella che fu la “sua” fabbrica. “Ora non dobbiamo tradirlo”. Questo il pensiero commosso e risoluto dei dipendenti che nella giornata del 2 dicembre sono andati a dare l’estremo saluto al loro patron. Franca Furlan, compagna dell’imprenditore, ha dichiarato a “Il Giornale di Vicenza” che suo marito “voleva che gli operai si sentissero parte dell’azienda e sentissero la responsabilità. E aggiunge: “È sempre stato dalla loro parte. L’aveva sempre detto: non voglio che la società sia venduta ad altri, ad estranei”. La cerimonia funebre si è simbolicamente conclusa con un “brindisi” attorno al feretro su cui campeggiava una foto dell’imprenditore con in mano due bottiglie. – FONTE

    30Nov, 2014
    Primarie Puglia Veneto, quanto costa votare Curiosità: in Puglia il contributo minimo per votare alle primarie sarà pari ad 1 euro mentre in Veneto sarà di 2 euro.

    PRIMARIEEntrambe le regioni saranno chiamate al voto nella prossima primavera per il rinnovo del consiglio regionale.Oggi, Domenica 30 Novembre, si terranno le elezioni primarie con cui il centrosinistra individua nelle due regioni il candidato che guiderà la coalizione. In Puglia il presidente della Regione uscente è Nichi Vendola mentre in Veneto il centrosinistra contende la presidenza a Luca ZAIA.

    Tre i candidati in entrambe le regioni. In Puglia si sfidano alle primarie Michele Emiliano,Guglielmo Minervini e Dario Stefano. Michele Emiliano, già sindaco di Bari, è segretario regionale del PD.

    Guglielmo Minervini, l’altro esponente Democratico, è stato assessore della giunta Vendola.Dario Stéfano, oggi senatore con un passato da assessore della giunta Vendola, è sostenuto daSinistra Ecologia e Libertà.

    In Veneto si contendono la guida del centrosinistra alle prossime elezioni regionali l’europarlamentare Alessandra Moretti, la senatrice del PD Simonetta Rubinato ed il consigliere regionale dell’Italia dei Valori Antonino Pipitone. In Veneto sono 563 i seggi predisposti con più di duemila volontari coinvolti dal comitato organizzatore.

     

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