13Ago, 2013
OMOFOBIA, M5S CAMERA: NUOVA TRAGEDIA MOSTRA SCOLLAMENTO TRA PALAZZO E REALTA’
ROMA, 11 agosto 2013 – “Ora vediamo se la politica si deciderà a scendere su questo pianeta e a occuparsi davvero dei problemi concreti dei giovani che spesso degenerano in tragedia. L’ennesimo suicidio di un adolescente vittima di omofobia segna drammaticamente lo scollamento tra i dibattiti di palazzo e le urgenze della vita reale”. Lo denunciano i deputati del M5S in Commissione Affari sociali.
“I partiti si esercitano in modo capzioso a discutere di libertà di espressione e manifestazione del pensiero dei cattolici – aggiungono gli eletti del MoVimento – ma, intanto, nelle grandi periferie o nei piccoli centri del nostro Paese, le solitudini, le discriminazioni, le piccole e grandi violenze subite da un normale 14enne sempre più spesso conducono a gesti irrimediabili”. I deputati del M5S insistono: “Se fossimo maggioranza in Parlamento faremmo una norma davvero efficace contro l’omofobia, mentre Pd e Pdl stanno sacrificando la legge che dovrebbe istituire il reato di omo-transfobia sull’altare dello scontro interno alla maggioranza dei larghi inciuci”. “Il risultato dopo 20 anni di rinvii? Un testo figlio di un compromesso al ribasso che non risponde affatto all’urgenza del fenomeno.
Certo, una buona normativa non risolverebbe comunque il problema, ma sarebbe un primo passo incoraggiante – riflettono i deputati del MoVimento 5 Stelle – Eppure la maggioranza si è arenata persino su un obiettivo di basilare civiltà. L’unica cosa che possiamo augurarci – chiudono – è che questa ulteriore tragedia spinga i colleghi, soprattutto quelli del Pd, malgrado il relax agostano, a passarsi una mano sulla coscienza e a tornare a settembre con le idee più chiare su quali sono le vere emergenze da affrontare, senza più tentennamenti e snobismi intellettuali da salotto. Da tempo insistiamo per tornare al testo originario presentato dal Partito democratico e firmato da noi e Sel. In questo modo ci si potrebbe avvicinare al traguardo di una buona legge”.
13Ago, 2013
Inquinamento onde elettromagnetiche MUOS
L’inquinamento elettromagnetico è causato dalla presenza di campi elettromagnetici di svariate origini che possono influire sul corpo umano ed è reputato particolarmente pericoloso perché non è percepito dall’uomo.
La possibilità di effetti nocivi sulla salute connessi a sorgenti elettromagnetiche e l’impiego ormai globale di apparecchiature elettriche, sia in ambiente di vita sia in ambiente di lavoro, sta creando nella popolazione, in questi ultimi anni, notevole preoccupazione ed impone una valutazione obiettiva degli effetti dei campi elettromagnetici sull’uomo. La gravità del rischio sanitario, al momento si può dire che esistono effetti certi per esposizioni acute Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema ad altissima frequenza (UHF-Ultra High Frequency, nello spettro da 300 MHz a 3 GHz)
13Ago, 2013
In Francia, cani randagi usati come esca per gli squali
I cani vengono usati come esche per “Sharks” in Francia. Nella piccola isola vulcanica di Réunion cani vivi e morti ed anche gatti, sono utilizzati come esca per gli squali dai pescatori dilettanti. I randagi qui sono tanti, circa 150.000, dice Reha Hutin, presidente della sede a Parigi, Fondation 30 Millions d’Amis (Fondazione trenta milioni di amici). Hutin ha inviato una troupe cinematografica a Réunion questa estate per ottenere la prova che gli animali vivi sono stati utilizzati come esca per gli squali. L’obiettivo era quello di documentare la pratica sul programma televisivo “diritti animali”. Non ci volle molto per la troupe per provare che tutto era vero. Tre casi distinti. Un veterinario della Clinica della capitale di Réunion, St. Denis ha curato con successo uno dei cani, un cucciolo di sei mesi cane con un amo di grandi dimensioni che gli attraversava il muso (vedi foto). Il primo cane a differenza degli altri aveva dei padroni.
Appa…rentemente sembra fosse riuscito a sfuggire ai suoi rapitori ed è stato portato alla clinica veterinaria da un cittadino preoccupato. Completamente recuperato, l’animale è ora a casa con i suoi proprietari. Gli altri due casi individuati da trenta milioni di amici erano randagi. Ora vivono in Francia con i nuovi proprietari. La Fondazione prevede di finanziare un programma di sterilizzazione sull’isola di ridurre la sovrappopolazione randagio. Ma il lavoro non sarà facile. Hutin ha detto che in quei luoghi i randagi sono considerati parassiti.
“Non c’è alcun valore alla vita di un cane lì”. Ultimamente, quasi ogni settimana, almeno un cane con i ganci viene trovato sull’isola, senza contare i gatti trovati sulle spiagge parzialmente mangiati dagli squali “, ha detto Jouve. Una volta che i pescatori catturano gli animali, ha detto, i cani e gatti vengono subito agganciati ” lo fanno il giorno prima, in modo che possano sanguinare abbastanza.” Alcuni fuggono prima di essere gettati in mare. Altri non sono così fortunati. Dopo essere stati agganciati al muso o alle zampe, i cani vengono immersi in acqua attaccati a tubi gonfiabili con filo da pesca. Al mattino gli uomini tornano per vedere se uno squalo è stato catturato. Pratiche barbare che non hanno alcuna scusa di sorta.
La Sea Shepherd Conservation Society a Venerdì Harbor, Stato di Washington, offre una ricompensa di 1.000 USD per ogni agente di polizia di Réunion se compie un arresto in flagranza di reato con cani e gatti vivi come esca per gli squali. Sia la Royal Society per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali nel Regno Unito e la Fondazione Trenta milioni di amici chiedono agli amanti degli animali di firmare una petizione. Chiedono inoltre al governo francese di rafforzare l’applicazione delle leggi contro l’uso di cani vivi come esca. Condividi questo post se sei contro a questo disgusto!
13Ago, 2013
Alessandro di Battista: dedicato a chi combatte!
Questo messaggio lo dedico ai folli, a chi ferma le macchine per dargli un volantino, a chi non si rassegna a dire “signor si’” e tira fuori la testa dalla sabbia, a chi, pur avendo qualche aggancio in Australia resta in Italia perché ai “banditi” non la si può dar vinta. A chi mostra al suocero, su un Ipad, uno dei nostri discorsi in aula, a chi ogni giovedì ci aspetta sotto Montecitorio e organizza un’agora’, un’assemblea pubblica in cui si parla di politica. Questo messaggio lo dedico ai cocciuti, a chi pensa che per far crescere bene un figlio occorra insegnarli ad essere bravo, non furbo, a chi fa 20 km indietro per ridare il resto a una cassiera di un supermercato che si e’ sbagliata, a chi tutti i lunedì mattina mi manda un sms di carica per la settimana. Questo messaggio lo dedico a chi ha deciso di informarsi in modo alternativo, a quelli che sanno che con gli F35 non ci spegni gli incendi (Boccia, quello del PDL che lavora nel PD la pensa diversamente), a quelli che “coltivano il dubbio” che non si lasciano infinocchiare dalle parole di qualche Sindaco che il Sindaco non fa o da qualche immagine montata ad hoc dai media di regime. A quelli che non si lasciano fregare dalla nauseabonda discussione sull’IMU, ulteriore arma di distrazione di massa usata ad arte mentre l’Italia muore. A quelli che vanno in profondità, che non si accontentano mai, che vogliono sapere. Ai curiosi, perché la curiosità e’ l’arma del futuro! Questo messaggio lo dedico ai miei colleghi che non demordono, che non si sono lasciati coinvolgere dal palazzo e dai privilegi che si nascondono dietro l’angolo. Ai miei colleghi che restituiscono centinaia di migliaia di euro che qualche deputato seduto vicino a loro si intasca bellamente (anche qualcuno entrato con il M5S, che dovrebbe avere il pudore di dimettersi) e magari lavora un quinto di quanto lavoriamo noi. Questo messaggio lo dedico a chi, qualche anno fa, ha avuto la lungimiranza di vedere nella rete lo strumento per eliminare gli intermediari, i coyotes come li chiamano in Latino America, perché intermediare e’ il modo più subdolo di esercizio del potere. Questo messaggio lo dedico ai disoccupati, a chi ha perso il lavoro per colpa di uno Stano assente che sa solo fare gli interessi degli oligarchi e continua a violentare la collettività. Questo messaggio lo dedico agli operai invitandoli a occupare le fabbriche se i padroni, magari dopo essersi messi in tasca parte dei quattrini della cassaintegrazione, decidono di delocalizzare. Se lo Stato e’ tiranno la ribellione e’ un dovere! Questo messaggio lo dedico ai giornalisti e ai blogger liberi che rischiano la pelle per mettersi alla ricerca delle più scomode verità. Questo messaggio lo dedico agli attivisti del M5S, eroi moderni, esempi per noi parlamentari, voi che studiate giorno e notte per poter informare chi e’ disinformato, voi che nel giro di 5 mesi siete diventati esperti di art. 138 della Costituzione, di Commissione Parlamentari, di mozioni, di compatibilità finanziarie per il reddito di cittadinanza. Voi che vi siete sbattuti, come dite sempre, “per il bene dei vostri figli”. Questo messaggio lo dedico a chi non ci sta, a chi combatte anche se la battaglia e’ dura, anche se il sistema e’ cosi’ incancrenito da spingere il più coraggioso alla fuga, anche se l’alienazione e’ cosi’ collettiva che perde i contorni e si trasforma in normalità. Questo messaggio lo dedico a chi combatte e lo chiudo con le parole di Brecht: “Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili”.