Gianluigi Paragone vs Renzi: “Ho appena ascoltato i titoli del Tg1 ed era un elogio all’occupazione. Ma dov’è la fregatura?” Video
Luigi grassia per la Stampa: Recuperato il livello pre-crisi del 2008. Ma gli impieghi sono ancora insufficienti: in crescita la disoccupazione generale e quella giovanile
Dieci anni dopo l’inizio della crisi, l’Italia nel 2017 è risalita ai 23 milioni di occupati che aveva nel 2008, e che (fra l’altro) corrispondono al suo record storico. Lo rileva l’Istat. Aumentano sia i lavoratori dipendenti sia gli indipendenti.
Nel Paese non si avverte alcun senso di euforia, perché (comunque) 23 milioni di posti di lavoro sono pochi per 60 e passa milioni di abitanti. Molti potenziali lavoratori non riesce a trovare un posto, e infatti a luglio il tasso di disoccupazione è salito all’11,3%, aumentando di 0,2 punti percentuali rispetto a giugno. E la disoccupazione giovanile, il male cronico italiano, cresce dello 0,3% arrivando al 35,5% (+0,3 punti).
IlSole24Ore: A luglio 2017 l’Istat stima gli occupati in crescita dello 0,3% rispetto a giugno (+59 mila), «confermando la persistenza della fase di espansione occupazionale». Rispetto a luglio 2016 l’incremento è di 294mila unità (+1,3%). Cresce tuttavia il tasso di disoccupazione giovanile: a luglio si attesta al 35,5%, secondo i dati Istat, in crescita di 0,3 punti da giugno.
Oltre 23 milioni di occupati
«Il numero di occupati ha superato il livello di 23 milioni di unità, soglia oltrepassata solo nel 2008, prima dell’inizio della lunga crisi», spiega l’Istat, precisando che gli occupati sono a luglio 23.063.000 persone, il massimo a partire da ottobre 2008 (quando erano 23.081.000). La soglia era già stata oltrepassata a giugno, precisa l’Istat, a seguito della revisione dei dati provvisori.
Il tasso di occupazione a luglio sale dunque al 58% (+0,1 punti percentuali). La crescita congiunturale dell’occupazione interessa tutte le classi di età salvo i 35-49enni ed è interamente dovuta alla componente maschile, mentre per le donne, dopo l’incremento del mese precedente, si registra un calo. Aumentano sia i lavoratori dipendenti sia gli indipendenti. Nel periodo maggio-luglio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall’aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine. L’aumento riguarda entrambe le componenti di genere e si concentra esclusivamente tra gli over 50.
Ma dov’è la fregatura? Lo dice Paragone nel video. Ascoltate:
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