Nord Corea, nuovo test balistico. Il Giappone aveva captato segnali radio anomali
28/11/2017 – La quiete è finita. Dopo quasi 45 giorni dall’ultima provocazione, la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico. A darne notizia è stata l’agenzia sudcoreana Yohanp, confermando così i sospetti del governo giapponese che aveva riferito di aver captato segnali radio che potevano essere associati a preparativi di un nuovo test missilistico di Pyongyang. L’ultima volta fu il 15 settembre: in quell’occasione un missile a medio raggio venne lanciato nell’oceano Pacifico, sorvolando il nord del Giappone.
Secondo gli analisti, Kim Jong-un potrebbe decidere di replicare con una prova di forza dopo che, lo scorso 20 novembre, l’amministrazione di Washington ha deciso di mettere il Paese del dittatore nella lista di stati che sponsorizzano il terrorismo internazionale. Le immagini dei satelliti al momento non confermano tali previsioni. Oggi l’agenzia di Stato nordcoreana per le informazioni ha diffuso rasserenanti immagini di Kim in visita ad un allevamento di pescigatto.
Che il clima sia teso, però lo conferma la decisione delle Hawaii di ripristinare l’uso della sirena antimissile che era finita in disuso da 30 anni, dopo la fine della guerra fredda. Venerdì prossimo, alle 11 e 45 minuti, risuonerà per 60 secondi l’allarme per un’esercitazione che coinvolgeràoltre 400 località sulle isole del Pacifico. Il test sarà ripetuto con cadenza mensile. FONTE
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Il network del MoVimento 5 Stelle che raggiunge ogni giorno milioni di italiani
28/11/2017 – La pagina Facebook di Beppe Grillo ha quasi 2 milioni di like, quella di Di Battista 1.300.000, quella di Di Maio 1.100.000, quella del MoVimento 5 Stelle 1.099.000, quella di Virginia Raggi 830.000, quella di Paola Taverna 415.000, quella di Roberto Fico 223.000, quella di Nicola Morra 208.000, quella di MoVimento 5 Stelle Camera 197.000, quella di Chiara Appendino 187.000, quella di MoVimento 5 Stelle Senato 186.000, quella di Carla Ruocco 179.000, quella di Giancarlo Cancelleri 171.000, quella di Carlo Martelli 170.000, quella di Barbara Lezzi 162.000,………..
………….. quella di Vito Crimi 159.000, quella di Danilo Toninelli 148.000, quella di Fabio Massimo Castaldo 134.000, quella di Manlio Di Stefano 126.000, quella di Roberta Lombardi 122.000, quella di MoVimento 5 Stelle Europa 113.000, quella di Giulia Grillo 111.000, quella di Giorgio Sorial 103.000, quella di Ignazio Corrao 99.000, seguono altre decine e decine di pagine di portavoce del MoVimento 5 Stelle che hanno tra i 90.000 e i 10.000 like.
Si tratta di un network enorme che ha più di dieci milioni di like e raggiunge ogni giorno milioni di italiani nella massima trasparenza ed è composto da persone fisiche facilmente rintracciabili e pubbliche. I giornali e i telegiornali, su input del Pd, parlano da giorni di due pagine Facebook, che non sono assolutamente riconducibili alla comunicazione ufficiale del MoVimento 5 Stelle e gestite da uno talmente grillino (!) che ha gestito anche dei siti della Lega per soldi, che hanno rispettivamente 20.000 e 90.000 like e che sarebbero il motivo del successo della comunicazione web del MoVimento. I numeri parlano chiaro e parlano da soli. Non c’è nulla da aggiungere.
Andare contro l’evidenza matematica è da frustrati. Il network del MoVimento 5 Stelle è enorme, trasparente e a costo zero perché è fatto dai suoi stessi portavoce. Il segreto è tutto qua. È tutto alla luce del sole ed è molto più semplice di quanto vogliano farvi credere. Fake news? No: proposte e programmi per i cittadini lanciati ogni giorno da pagine direttamente riconducibili al MoVimento 5 Stelle che raggiungono ogni giorno milioni di persone e seguitissime perché dietro ci stanno portavoce in carne e ossa. Altro che due paginette anonime e dai nomi improbabili gestite da un consulente a libro paga della Lega Nord. Continuate a seguire le nostre pagine ufficiali! FONTE
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L’attacco di Cancelleri a Musumeci (e stampa): «Sono passati 22 giorni e ancora non c’è la Giunta»
28/11/2017 – «Sono passati 22 giorni dalla fine delle elezioni e ancora non c’è la benché minima traccia di qualcosa che possa chiamarsi giunta regionale, Nello Musumeci è impantanato fra i mille capricci e i mille appetiti della sua maggioranza. Non si sa il nome degli assessori e per me è qualcosa di incredibile».
Lo ha detto in una video diretta su Fb Giancarlo Cancelleri. «Ma i giornali che si indignavano con la Raggi, dove sono? Non vogliamo essere trattati con i guanti, vogliamo che facciano le pulci agli altri come le fanno a noi» ha aggiunto. «Spero che i giornali si comincino a svegliare, perché è una vergogna che dopo 22 giorni non c’è una giunta. Si fa un gran parlare sui giornali di poltrone, ma la giunta non c’è» ha ribadito a più riprese Cancelleri, rimarcando una «disparità di trattamento».
«Non stanno facendo la squadra di governo perché Micciché vuole la presidenza dell’Ars, ma non ha la certezza che la maggioranza lo voti. Vuole che la giunta venga presentata dopo l’insediamento e la votazione del presidente, perché se non dovesse essere eletto, avrà un assessorato, anzi due. Ragionano così e allora la giunta non si può fare. Si stanno ‘scannandò per le poltrone, siamo in una situazione di assoluta ingovernabilità, non c’è una sola parola sui problemi della Sicilia».
«Sappiamo – ha aggiunto – solo che ci sarà il governo della restaurazione con tre assessori ‘sicurì: Armao, che è stato assessore di Lombardo, Lagalla, che è stato assessore di Cuffaro alla Sanità, e poi abbiamo Sgarbi, che non voglio nemmeno commentare». «Se ci fosse una forza politica seria, già la giunta sarebbe al lavoro» dice. «Sarà un Assemblea regionale siciliana dove ci sarà da lavorare, sono convinto che quando tireremo le somme probabilmente scopriremo che Musumeci sarà davvero il Crocetta del centro destra».
«Non abbiamo la sfera di cristallo – chiosa in chiusura del video sui social – ma riusciamo a guardare con obiettività le cose. Se Musumeci non si libererà di questa maggioranza di inqualificati e inqualificabili farà la fine davvero di Rosario Crocetta». FONTE
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Sicilia, Giunta, scoppia il caso di “Noi con Salvini”: “Assessorato spetta a noi, Musumeci s’imponga”
28/11/2017 – “La Giunta sarà presentata entro la settimana. E l’ultima parola sugli Assessori non sarà dei partiti ma del Presidente”. E’ il mantra che va ripetendosi nell’entourage di Nello Musumeci, alle prese con la prima vera sfida da governatore della Sicilia. Mettere d’accordo i partiti della coalizione che lo scorso 5 novembre l’ha portato a Palazzo d’Orléans. E che da ventidue giorni litiga in sé stessa per la spartizione dei posti in Giunta, tra formule matematiche, rapporti di forza e vertici di maggioranza nel cuore dell’isola.
L’incontro di qualche ora fa a Scillato tra i leader della coalizione – assente Musumeci: “Non sono interessato ai vertici di maggioranza: il presidente deve pensare a governare” – non sembra aver portato alla soluzione dello stallo.
Anzi. Nel centrodestra scoppia il caso “Noi con Salvini”, con la rivendicazione da parte dei leghisti siciliani del loro ruolo nella vittoria di Musumeci e la richiesta esplicita di un posto in Giunta.
Un posto, che, per volontà dello stesso Salvini, dovrebbe essere occupato dal segretario nazionale del movimento Angelo Attaguile. Che ieri ha lanciato un aut aut alla coalizione: “Il centrodestra, ricompattato in Sicilia, che adesso, legittimamente, ambisce a governare l’Italia – dice il Segretario della Commissione nazionale antimafia – non può permettersi di lasciare fuori dalla giunta Musumeci la Lega, ossia la prima forza della coalizione. Non è una lotta per le poltrone, a cui sin dal primo momento non abbiamo voluto prendere parte, ma un fatto politico”.
L’esponente della “lega nazionale” ricorda poi il celebre “patto dell’Arancino” nel quale i leader del centrodestra avevano trovato la quadra sull’alleanza siciliana. “C’è un patto sancito durante la famosa cena catanese tra i tre leader nazionali, Salvini, Berlusconi e Meloni – dice Attaguile – alla quale abbiamo preso parte anche io, Micciché, La Russa e Armao: Fratelli d’Italia ha chiesto e ottenuto un posto nel listino, con l’impegno di lasciare a noi l’assessorato regionale”. Dal listino, in effetti, “Noi con Salvini” era rimasto fuori. Mentre avevano trovato un posto gli ex An, nella persona di Elvira Amata, esponente messinese del partito di Giorgia Meloni.
Per Attaguile, insomma, le cose sarebbero chiare. Il posto in Giunta spetta ai salviniani e dunque a lui, designato personalmente dal leader nazionale. “E’ un accordo chiaro e noto a tutti – prosegue il segretario della Commissione antimafia – confermato dallo stesso Gianfranco Micciché nel corso della riunione di ieri a Scillato.
Se la Meloni e La Russa non dovessero mantenere l’impegno assunto con noi, non faremo gruppo all’Ars con loro. L’ho detto e lo ribadisco. E rilancio le parole di Matteo Salvini: noi non elemosiniamo poltrone, chiediamo il rispetto degli accordi assunti e ci aspettiamo che Musumeci s’imponga altrimenti saluteremo chi non si comporta con lealtà e rispetto degli elettori”.
Da parte del Presidente, intanto, arriva l’assicurazione che a giorni la squadra di governo sarà pronta per essere presentata ai siciliani. Tre al momento gli Assessori confermati: Gaetano Armao, che dovrebbe andare all’Economia oltreché assumere le funzioni di vicepresidente, l’ex Rettore di Palermo Roberto Lagalla in una posizione ancora da decidere e Vittorio Sgarbi ai Beni Culturali. Gli altri nove Assessorati sono tutti da scrivere.
Forza Italia, a cui sono vicini Armao e Sgarbi, chiede altri tre posti in giunta. Due andrebbero poi all’Udc e due ai Popolari e Autonomisti. Un posto spetterebbe alla lista del Presidente, #DiventeràBellissima, e uno ad Alleanza per la Sicilia, il contenitore che ha riunito Noi con Salvini e Fratelli d’Italia. E che adesso i leghisti pretendono per sé, a costo di mandare a monte l’alleanza. Vedremo come andrà a finire. FONTE
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Il torero Luis David Adame è stato incornato per la seconda volta nei testicoli (VIDEO)
28/11/12017 – Tuttavia, malgrado la “modifica dei connotati” il giovane torero messicano ha rassicurato i suoi fans:
“Mi sentivo tranquillo alla corrida di Queretaro, poi arriva un po ‘di tradimento che ti fa volare e guardare di colpo il mondo a testa in giù , ma quando la folla grida matador non è paragonabile a nulla !! Presto ci vedremo … “ – ha scritto Adame sul suo account Twitter.”
Secondo David quindi, il toro lo ha tradito anche se a guardarla bene la situazione, è proprio il toro ad essere stato ingannato dall’uomo che lo ha obbligato a combattere in un modo del tutto innaturale.
La prima volta, Luis David Adame è stato speronato ai testicoli nel marzo del 2016, quando sfidò il toro in una corrida nella regione di Aguascalientes. Il torero in ginocchio, provocò l’animale con il suo mantello. Il toro, con grande rapidità e facilità, con un colpo solo sollevò il ragazzo dallo scroto facendolo poi balzare a terra.
L’ultimo incidente è avvenuto Sabato scorso 18 novembre a plaza de Toros di Santa María de Querétaro, Messico. In questa occasione David in una mossa sbagliata, si è visto di colpo le corna del toro puntate sulle parti intime. L’animale ha fatto roteare in aria il matador afferrandolo per i testicoli.
L’incornata ha inciso lo scroto e ha strappato la pelle per 10 centimetri scoprendo completamente i testicoli e ferendo lo strato di albumina. Il torero è stato quindi trasferito a Città del Messico per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Si dice che “non c’è due senza tre”, lo vedremo al suo rientro in arena. FONTE
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LA BICICLETTA CHE ALIMENTA LA TUA CASA PER 24 ORE PEDALANDO 1 ORA
28/11/2017 – Alimentare la propria casa per 24 ore pedalando appena un’ora. Se la lavatrice a pedali sembrava un’invenzione strepitosa, quella del miliardario Manoj Bhargava promette davvero di rivoluzionare il modo in cui si produce energia elettrica pulita gratis. Un’idea che potrebbe rivelarsi particolarmente importante per quei paesi dove l’elettricità ancora manca.
La speciale bicicletta infatti è grado di fornire energia alle case che non ne hanno. Il principio è semplice: l’energia cinetica generata dalla pedalata viene trasformata in energia elettrica e poi accumulata in una batteria. Il suo nome è Hans Free Electric ™.
Ecco come funziona: una persona pedala sulla bici ibrida, che aziona un sistema a volano, che a sua volta attiva un generatore grazie al quale si carica una batteria. Pedalare per un’ora permette di produrre l’energia elettrica per una famiglia rurale media.
È elettricità su richiesta. Non c’è bolletta, non c’è bisogno di comprare carburanti né di aspettare che il sole splenda o il vento soffi” si legge sul sito ufficiale.
La bici fa parte dell’iniziativa più ampia Billions in Change portata avanti dal miliardario Manoj Bhargava.
A marzo 2016 è partito il progetto pilota in India dove sono state spedite 25 Hans Free Electric. A beneficarne sono state alcune famiglie che vivono in contesti rurali, ma anche piccole imprese, cliniche e scuole.
“Oltre a ricevere un feedback dai partecipanti su come migliorare ulteriormente la bici, abbiamo visto quanto questa invenzione sarà davvero rivoluzionaria” spiega il team.
Una bici di questo tipo costa circa 190 euro ma si sta lavorando per ridurre questa cifra ancora di più. Bhargava è convinto che il prodotto possa diffondersi molto in India, dove oggi milioni di persone vivono senza elettricità, così come in altri paesi che hanno lo stesso problema. FONTE
Entro il prossimo anno, potrebbero essere installate circa 10.000 biciclette in India. Speriamo che l’iniziativa possa essere esportata anche altrove. FONTE
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Truffa con gli abiti usati per i poveri: rivenduti per 3 mln di euro
28/11/2017 – Raccoglievano abiti usati nel nord Italia e, anziché destinarli a persone meno abbienti, li rivendevano a società campane o in Tunisia, incassando in totale circa tre milioni di euro. Arresti, perquisizioni e sequestri da parte dei carabinieri si sono svolti nella mattinata di martedì 28 novembre in Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania. Tre milioni di euro di “ingiusto profitto” con gli abiti raccolti per i poveri e invece venduti a società commerciali campane o in Tunisia.
L’operazione dei carabinieri
A condurre l’operazione i carabinieri del Gruppo per la Tutela dell’ambiente di Milano, in collaborazione con i vari comandi provinciali, dopo una complessa attività di indagine svolta dallo stesso Noe del capoluogo lombardo e coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dalla Direzione distrettuale antimafia. Dalle prime ore di martedì gli uomini dell’Arma hanno dato esecuzione a diversi provvedimenti cautelari, oltre a perquisizioni e sequestri di beni in diverse regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania) a carico degli appartenenti a quella che viene definita una “strutturata organizzazione criminale attiva”.
Abiti rivenduti illegalmente
L’organizzazione, nascondendosi dietro il paravento di un’associazione no profit ligure, gestiva illecitamente la raccolta di vestiti usati, regalati da persone ignare della loro reale destinazione e quantificata in circa diecimila tonnellate di capi. Gli abiti raccolti, invece di essere dati a persone in condizioni di bisogno, – come sulla carta avrebbe dovuto essere – venivano appunto venduti a titolari di società commerciali in Campania e Tunisia. Secondo l’inchiesta, grazie a questa truffa, gli indagati avrebbero realizzato “un ingiusto profitto quantificabile in circa tre milioni di euro”. FONTE
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“Le zone del sisma si stanno riprendendo”. De Micheli si esalta alla Leopolda, i terremotati inferociti: “Bugie, qui è il Dopoguerra”
28/11/2017 – Intervenire alla Leopolda anti-fake news e finire all’indice per aver propagandato fake news. È quello che è successo a Paola De Micheli. La commissaria del Governo per il terremoto è intervenuta dal palco della stazione fiorentina nell’ultimo giorno della kermesse renziana. Presa la parola, la sottosegretaria di Palazzo Chigi ha esaltato i risultati raggiunti dal Governo dopo il sisma dell’anno scorso che ha colpito il Centro Italia:
“Io incomincerei dalla verità e posso dirvi che ho conosciuto altre ricostruzioni, come L’Aquila e l’Emilia, ma mai prima un governo aveva proposto subito, nei mesi successivi, un poderoso impianto normativo e un poderoso finanziamento. Siamo stati noi in un momento difficile di emergenza dare le necessarie certezze per la ricostruzione. Ora il tessuto sociale sta rinnovandosi e lentamente sta riprendendo la vita normale”.
L’intervento della deputata del Partito Democratico è stato riproposto anche sulla sua bacheca Facebook. Un passo falso in piena regola, perché sul social network sono apparse decine di commenti di persone che vivono nelle zone colpite dal terremoto di un anno fa che raccontano una realtà ben diversa da quella “narrata” da De Micheli. I terremotati sono inferociti contro la sottosegretaria: “Da terremotato penso di avere diritto a dire la mia .Tutto fermo. Un governo che fa soffrire così gran parte dei suoi cittadini non è degno di chiamarsi tale”, scrive Andrea:
Ed è una delle risposte più tenere nei confronti della De Micheli. “Questa mattina ho fatto un giro per Camerino, centro fin dove si può arrivare, Le Mosse, Vallicelle, i pochi cantieri aperti e quelli che avrebbero dovuto esserlo. Un panorama post bellico, un gran nodo in gola e un cuore pieno di tristezza”, scrive Luca. E aggiunge: “La ricostruzione leggera è ferma tra le scartoffie e i pochi progetti approvati o addirittura terminati come nel mio caso, sono in attesa di ricevere il finanziamento pattuito da 5 mesi! Questa è la verità”.
D’altronde, anche il sindaco di Norcia, parlando con l’Ansa, evita toni ottimistici: “La ricostruzione leggera stenta a decollare, adesso dobbiamo mettere a punto la macchina amministrativa e superare questa situazione di stallo, così da dare un forte impulso al recupero degli edifici con danni lievi”, ha dichiarato Nicola Alemanno spiegando che le pratiche avviate nel suo Comune non sono più di una quarantina, praticamente nulla rispetto al volume di progetti fermi nei cassetti dei professionisti. “Una situazione – spiega il sindaco – creatasi anche a causa del complesso sistema che richiede l’iter burocratico”.
Tornando alla inferocita reazione dei terremotati, in tanti, nei loro commenti, hanno allegato foto del paese in cui vivono a dimostrazione che la ricostruzione è ancora in alto mare. Per Laura “dopo 15 mesi dalla prima scossa, sottolineo 15 mesi, solo nel mio paese di origine mancano 180 Sae (Soluzioni abitative in Emergenza, ndr) su 220 richieste. Le persone sono ancora costrette a fare centinaia di chilometri per andare a lavoro e sono per la maggior parte sparpagliate negli alberghi. Non una sola ricostruzione leggera è iniziata, non parliamo di quella pesante, il mio progetto è fermo da 12 mesi, come tutti gli altri a causa di vincoli burocratici. Le demolizioni necessarie non arrivano al 20% , per la rimozione delle macerie i dati sono ancora peggiori”.
Ancora, Giuseppe: “Sono un artigiano di Visso, paese che lei ha visitato, allora perché ci prende in giro? Si ricordi che voi politici avete perso il senso della politica che è quello del servizio verso i cittadini”. Daniele: “Caro Commissario, il PD sta portando avanti con molte energie una battaglia contro le Fake News, con queste affermazioni lei invece le foraggia. Per favore la prossima volta eviti di scrivere leggerezze sulla pelle di persone al limite della sopravvivenza, utilizzi altro di fatto per la sua campagna elettorale. non questo. Portate almeno rispetto. La ricostruzione come la fate passare, tra proclami e passerelle è essa stessa una fake news. Qui, Castelluccio di Norcia, oggi. Abbandonato da 15 mesi”. – FONTE
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Ragazzo di 23 anni scopre i ladri in casa, prende il fucile e li uccide tutti e 3: non sarà indagato
28/11/2017 – Negli Stati Uniti la legittima difesa è un concetto assoluto, inviolabile. E lo dimostra una vicenda che arriva dall’Oklahoma, dove un ragazzo ha ucciso tre rapinatori, uno alla volta, tre giovani malviventi che si erano introdotti nel cuore della notte all’interno della casa dei suoi genitori forzando la porta della cucina.
Li ha ammazzati, tutti e tre, con un fucile semiautomatico AR-15. A sparare è stato Zacarhy Peters, 23 anni, senza alcun precedente e, come rivela Il Giornale, studente modello al Tulsa Community College. E per quelle tre vittime, per i tre ladri che ha ucciso all’interno di casa sua, non riceverà né un avviso di garanzia né men che meno dovrà andare a processo.
Il procuratore capo della contea di Wagoner, nell’Oklahoma, mister Brian Kuester, di comune accordo con lo sceriffo locale ha deciso di scagionare il diretto interessato da ogni accusa poiché ha agito per legittima difesa e poiché Zachary ha regolare porto d’armi. L’unica indagata della vicenda è tal Elisabeth Marie Rodriguez, 21enne, la quale ha organizzato la rapina facendo poi da “palo” ai tre amici. FONTE
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