Napoli, nuovi treni troppo grandi per la linea 6: non entrano nel foro di ingresso
09/01/2018 – Nuova grana per la linea 6 della metropolitana di Napoli leggera, che collega Fuorigrotta a Mergellina. Chiusa dal 2013 per i lavori di estensione della tratta, dovrebbe tornare in funzione entro l’anno con l’apertura delle stazioni San Pasquale e Arco Mirelli. Dovrebbe sì, perché i nuovi treni previsti dal contratto, lunghi 39 metri, non possono essere calati sui binari con le gru dall’unico tunnel di accesso largo 27 metri.
Costruita negli anni Ottanta come Linea Tranviaria Rapida per i mondiali di Italia ’90, mai aperta per oltre quindici anni, inaugurata nel 2007, chiusa nuovamente nel 2013. Il calvario della linea 6 della metropolitana di Napoli sembra destinato ad esaurirsi quest’anno, quando sarà riattivata in concomitanza dell’inaugurazione della stazione di piazza San Pasquale. I problemi, però, non sembrano destinati a finire.
Come un fulmine a ciel sereno, arriva una questione che rischia di rivelarsi tragicomica: i nuovi treni della metropolitana sono troppo grandi per entrare nel foro di piazzale Tecchio. I convogli sono lunghi 39 metri, l’ingresso – posto in corrispondenza del deposito sotterraneo – misura solo 27 metri. Questo vorrà dire che, almeno per i primi tempi, il servizio sarà garantito da sei mezzi attualmente in dotazione alla linea.
Si tratta delle elettromotrici L.6, costruite dalle officine Fiore a fine anni Ottanta. Più che treni, sono dei tram. Furono create in base al progetto della Linea Tranviaria Rapida, venendo poi riadattate per diventare delle metropolitane leggere. Il problema principale riguarda il reperimento dei pezzi di ricambio. Trattandosi di mezzi risalenti a quasi trenta anni fa, trovarli è sempre più difficile. Ma bisognerà stringere i denti, in attesa della creazione del deposito a raso che dovrebbe nascere nell’area dell’ex Arsenale di via Campegna.FONTE
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Orrore in pieno centro a Roma: Cronista Adnkronos pestato a sangue
09/01/2018 – Pestato brutalmente senza motivo in pieno centro a Roma. Una serata da incubo per il cronista politico dell’Adnkronos Antonio Atte, uscito dalla Camera dei deputati intorno alle ore 21, dopo aver finito la sua giornata di lavoro. Il giornalista si stava incamminando verso la fermata dell’autobus di via del Corso, quando è stato testimone di un’aggressione ai danni di una giovane coppia da parte di un uomo che indossava una tuta mimetica.
Vedendo che in soccorso dei due stavano intervenendo due Carabinieri, Atte ha proseguito fino alla fermata. All’improvviso l’aggressore della coppia però gli si è parato davanti spintonandolo e insultandolo, accusandolo di aver chiamato le forze dell’ordine. Da lì è scoppiato l’inferno per il cronista: il trentenne lo ha colpito ripetutamente al volto causandogli la frattura del setto nasale e la rottura di un dente.
Atte ha perso conoscenza per alcuni minuti. “Mi sono ritrovato a terra, in un lago di sangue. Ho vissuto attimi di una violenza inaudita”. Il giornalista è ricoverato al Policlinico Gemelli, dove è in attesa di essere sottoposto a un intervento chirurgico.
“Sdegno per la brutale aggressione ai danni del giornalista dell’@Adnkronos Antonio Atte da parte di uno sconosciuto in strada. Auguri di pronta guarigione” ha scritto su Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi. (ADNOKRONOS)
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Apre la strada solare più grande al mondo (VIDEO): è in Cina e genererà 1 mln di kWH
La Cina ha annunciato in pompa magna di aver inaugurato la strada solare più lunga al mondo. Ma è davvero così? Non proprio! Di certo però si tratta della strada solare più ‘estesa’, ovvero quella con una superficie totale maggiore in metri quadrati. Scopriamo insieme dove sorge il nuovo tratto stradale, quali caratteristiche ha e quali sono i progetti simili già inaugurati nel mondo.
La strada solare più lunga al mondo?
La nuova strada solare sarà aperta a Jinan, la capitale della provincia dello Shandong, nel nord-est del Paese asiatico. Il traffico veicolare sarà dirottato su un tratto di strada lungo 1 chilometro. Il tratto stradale di Jinan include due corsie, una corsia di emergenza ed è stata progettata in modo tale da generare elettricità e consentire il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico.
Questo tratto particolare è costituito da tre strati:
– Il livello superiore è ricoperto da cemento trasparente
– Lo strato intermedio è il pannello fotovoltaico vero e proprio
– Il livello più profondo serve infine a isolare il resto
Complessivamente, l’area interessata dalla nuova strada solare è di 5,875 metri quadrati.
Zhang Hongchao, designer e ingegnere della Tongjy University, ha dichiarato che la nuova tratta riesce a sopportare un carico 10 volte maggiore rispetto all’asfalto normale. Inoltre, la strada solare sarà in grado di generare 1 milione di kWH di elettricità, in un anno.
L’energia generata sarà utilizzata per alimentare l’impianto di illuminazione della strada, un sistema elettrico in grado di sciogliere la neve sulla strada e per rifornire (in futuro) le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici.
La pecca? Il costo: per ogni metro quadrato di strada solare occorrono 3mila renminbi (458 dollari). Molto di più rispetto alle strade ‘normali’.
Strada solare: i progetti nelle altre nazioni
La Cina sostiene che quella inaugurata a Jinan sia la prima autostrada fotovoltaica al mondo. Di sicuro è finora il tratto di questo tipo più vasto (non il più lungo) mai realizzato.
Il primo progetto di questo tipo è stato infatti inaugurato in Francia, in Normandia, nel villaggio di Tourouvre-au-Perche. Anche qui la strada solare, inaugurata alla fine del 2016, ha una lunghezza di 1 chilometro. La superficie totale è però di circa la metà, con i suoi 2,7 mila metri quadrati.
Ancora prima, nel 2014, in Olanda veniva inaugurata una pista ciclabile solare (ne abbiamo parlato qui). La lunghezza era in quel caso di 70 metri.
All’inizio del 2017, infine, era stata inaugurata la prima strada solare negli USA. Si tratta di un progetto pilota, con 30 pannelli fotovoltaici installati in un tratto stradale di Sandpoint, in Idaho. La stessa società, Solar Roadways, ha progetti in corso anche in Maryland e in Colorado.
Cina leader nel fotovoltaico
Secondo i dati del BP Statistical Review of World Energy 2017, nel 2016 la Cina ha raggiunto una capacità di 78 GigaWatt di elettricità prodotta grazie al fotovoltaico. Si tratta del primo Paese al mondo. E l’obiettivo è di raggiungere i 105 GW entro il 2020. A seguire, troviamo il Giappone con 42,8 GW e la Germania con 41,3. L’Italia è quinta, dietro gli USA, a 19,3 GigaWatt.
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‘Ndrangheta: blitz dei Ros, 169 arresti, anche tre sindaci
09/01/2018 – Maxi operazione dei Carabinieri del Ros e di quelli del Comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta: 169 gli arresti in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina in diverse regioni italiane e in Germania, al termine di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro. Nell’operazione, denominata “Stige”, sono stati arrestati anche tre sindaci.
Al centro dell’inchiesta, riferiscono i carabinieri del Ros, le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania. Le indagini hanno documentato l’infiltrazione mafiosa in diversi settori economici e imprenditoriali, sia in Italia che all’estero, circostanza che ha consentito alla cosca di strutturarsi come una vera a propria ‘holding criminale’ capace di gestire affari per milioni di euro.
Tre i sindaci arrestati – C’è anche il presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla tra le 169 persone arrestate nell’ambito dell’operazione Stige. Parrilla, sindaco di Cirò Marina, è accusato di associazione mafiosa ed è ritenuto dagli inquirenti il rappresentante della cosca nelle istituzioni locali. Complessivamente sono tre i sindaci arrestati.
Oltre a Parrilla, infatti, sono coinvolti il sindaco di Strongoli Michele Laurenzano e quello di Mandatoriccio Angelo Donnici. Complessivamente sono una decina gli amministratori locali coinvolti, tra i quali figurano anche il vice sindaco di Casabona Domenico Cerrelli e il presidente del Consiglio comunale di Cirò Marina Giancarlo Fuscaldo.
Le accuse rivolte ai 169 indagati sono associazione mafiosa, estorsione, peculato, turbata libertà degli incanti, corruzione e danneggiamento, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dall’indagine, curata dal procuratore Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Luberto e dai pm Domenico Guarascio, Fabiana Rapino e Alessandro Prontera, la cosca Farao si sarebbe infiltrata in tutti i settori della vita economica locale: dal porto di Cirò al commercio del pescato, dalla raccolta dei rifiuti al business dei migranti oltre che il settore turistico e le slot machine.
Imposti prodotti cosca a ristoratori in Germania – Imponevano ai ristoratori di origine italiana della zona di Stoccarda, in Germania, l’acquisto di vino, prodotti di pasticceria e semilavorati per la pizza prodotti da imprese legate alla cosca. Tredici persone sono state arrestate per estorsione in Germania. Secondo l’accusa, gli emissari della cosca Farao-Marincola erano anche divenuti i referenti dei ristoratori per la composizione di eventuali controversie che si venivano a creare. (ANSA)
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Elezioni: M5S ‘fuori Vespa e Fazio’, ma Pd si oppone Pronti emendamenti a regolamento par condicio, domani il voto
09701/2018 – Il Movimento 5 Stelle lo aveva annunciato da tempo che ci avrebbe provato e ora è passato ai fatti: sono pronti quattro emendamenti al regolamento sulla par condicio che escluderebbero Bruno Vespa e Fabio Fazio dalla campagna elettorale. La ‘colpa’ è avere un contratto da artista che ha consentito loro di non sottostare al tetto ai compensi di 240 mila euro previsto, invece, per i giornalisti. Una deroga mai mandata giù dal Movimento, che difficilmente però, di fronte al no annunciato dal Pd, riuscirà a portare a compimento il suo disegno.
Tanto che, a riunione della Commissione di Vigilanza ancora in corso, è arrivato l’annuncio della Rai sugli ospiti di Porta a Porta per le prossime tre puntate: domani Luigi Di Maio, mercoledì Matteo Renzi e giovedì Silvio Berlusconi. La presenza del candidato premier M5S, che a novembre era già andato a Che tempo che fa, non è passata inosservata e non ha mancato di sollevare accuse di incoerenza nella maggioranza. Non è un mistero, d’altronde, che il programma di Vespa venga considerato, anche all’interno del Movimento, una vetrina importante per tentare di convincere il pubblico moderato.
“Non andare significherebbe escludersi dal gioco, di fronte al fatto che tutti gli altri ci vanno”, spiega il capogruppo M5S in Vigilanza, Alberto Airola, protagonista di uno scontro con i parlamentari dem a San Macuto. Le soluzioni proposte dal Movimento sono sostanzialmente due: eliminare del tutto i programmi di infotainment dalla campagna, oppure ricondurre tutti i programmi sotto testata, come avviene sempre prima delle elezioni, a condizione che il conduttore abbia un contratto da giornalista.
In ogni caso, Vespa e Fazio non potrebbero essere al timone dei loro programmi. “Non abbiamo mai pensato a una norma ad personam contro Vespa, ma vogliamo che questo sistema cambi”, sottolineano i parlamentari M5S in Vigilanza. Pollice verso dal Pd. “Non avendo affrontato in passato il tema della commistione tra informazione e intrattenimento, sarebbe una forzatura farlo in un regolamento che recepisce una norma primaria”, spiega il senatore Pd Francesco Verducci, relatore di maggioranza del regolamento.
Secondo i dem, non solo il tema non è di competenza della Vigilanza, ma una tale misura andrebbe a ledere l’autonomia aziendale. Critico verso l’azienda Michele Anzaldi: “Io, che sono un fautore del tetto, sono in grande difficoltà perché la Rai non ha predisposto spazi alternativi ai programmi di Fazio e Vespa. E’ una pessima gestione della Rai di un voto in Commissione che si sapeva che sarebbe arrivato”.
Voci contro lo stop alle trasmissioni si sollevano anche dal mondo del giornalismo. “In campagna elettorale la cosa principale per la gente è essere informata”, sottolinea Michele Santoro. “E’ possibile che nel 2018 stiamo a dividere tra chi fa e chi non fa il giornalista?”, si chiede Enrico Mentana. Il verdetto si saprà domani. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 9.30, poi dalle 12.30 al via le votazioni. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per giovedì, mentre sempre domani è in agenda la riunione dell’Agcom che deve mettere a punto il regolamento sulla par condicio per le tv private. ANSA
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Francia, la giustizia indaga su Apple per obsolescenza pianificata
09/01/2018 – La giustizia francese ha aperto un’inchiesta su Apple con l’accusa di “obsolescenza programmata” e truffa”. Per la prima volta in Francia una procura accerterà se una grande azienda – nella fattispecie il colosso informatico di Cupertino (California) – abbia messo in atto tecniche per ridurre deliberatamente la durata di funzionamento di un prodotto, con lo scopo di velocizzarne i tempi della sua sostituzione e quindi vendere di più.
L’iniziativa della Procura fa seguito alla denuncia dell’associazione “Alt all’obsolescenza programmata” (HOP), presentata il 27 dicembre, in cui si accusava Apple di ridurre volontariamente le prestazioni e la durata dei suoi smartphone attraverso il suo sistema di aggiornamenti. L’azienda della Mela ha recentemente riconosciuto di rallentare temporaneamene i vecchi modelli di smartphone, in relazione al deterioramento della batteria anche se ha negato di aver fatto qualcosa per accorciare la vita dei suoi dispositivi.
Questa inchiesta è resa possibile dal fatto che in Francia è in vigore una legge che prende il nome dall’ex ministro socialista Benoit Hamon – datata primo luglio 2016 – che fa diventare reato proprio questa pratica. Nel caso di condanna si può arrivare fino a due anni di carcere e un’ammenda da 300 mila euro al 5 per cento del volume di affari dell’azienda ritenuta colpevole. In Italia una legge analoga non esiste. L’inchiesta su Apple – secondo una fonte giudiziaria – è stata aperta il 5 gennaio e affidata al Servizio investigativo nazionale della Direzione generale della concorrenza, degli affari dei consumatori e del controllo delle frodi (DGCCRF). Apple non ha voluto commentare la notizia.
Che cos’è l’obsolescenza programmata o pianificata? Nell’industria è una strategia per definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato. Accade quindi che il prodotti diventi inusabile dopo un certo tempo. Oppure – ma qui siamo nel campo della obsolescenza – succede che agli occhi del consumatore il prodotto appaia obsoleto messo in confronto con i nuovi modelli che sembra più moderni, sebbene dal punto di vista funzionale siano poco o niente diversi da quello meno recente. L’operazione viene criticata dai gruppi di consumatori come non etico e si sospetta che sia particolarmente diffusa nel settore dell’elettronica, producendo così montagne di rifiuti non riciclabili ogni anno. FONTE
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Alessandro Di Battista: “Giorgio Napolitano, vi spiego perché è l’uomo più pericoloso d’Italia”
09/01/2018 – “Ritengo che Giorgio Napolitano sia stato il personaggio politico più pericoloso che ci sia stato negli ultimi 60 anni in Italia. È sempre stato il portavoce dell’imperialismo, prima di quello sovietico dopo di quello finanziario. Mattarella, invece, politicamente è un personaggio molto più garbato.
Aspetto di giudicarlo dopo il 4 marzo. Spero che l’incarico di governo venga dato alla forza politica che prende più voti e che sarà in grado di dare una prospettiva stabile al Paese”. A parlare a Dagospia in un’intervista a tutto tondo è il pentastellato Alessandro Di Battista, che riserva parole durissime contro l’ex capo dello Stato.
Se riceverete l’incarico di formare un governo dal capo dello Stato con chi vorreste condividere questa responsabilità? “Intanto dobbiamo vedere il risultato perché per me sarà ottimo” spiega, “noi ci presentiamo con una proposta chiara, un candidato premier e se non avremo la maggioranza assoluta non lasceremo il Paese nel caos ma proporremo un tavolo d’intesa sul programma.
Non ci sarà spazio per trattative sottobanco sulle poltrone”. Di Battista fiducioso sulla possibilità di sfondare la barriera del 30%: “Abbondantemente. Visto cosa è accaduto in Sicilia? A livello nazionale sarà più facile far valere le ragioni della nostra proposta e i nostri valori”.
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Ivano Marescotti: «La sinistra è ormai ininfluente: voterò Movimento 5 Stelle»
09/01/2018 – Ha suscitato senza dubbio scalpore in queste ore l’annuncio di Ivano Marescotti, che ha rivelato pubblicamente di aver deciso di votare Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche. Il celebre attore di Villanova di Bagnacavallo, tra i simboli viventi della “romagnolità”, è sempre stato dichiaratamente di sinistra, seppur spesso critico nei confronti di partiti e dirigenti. Nel 2012 lasciò il Pd ritenuto ormai «un partito di destra», mentre nel 2014 si candidò alle Europee con la lista di sinistra “L’Altra Europa con Tsipras”.
Oggi su Facebook l’annuncio della sua nuova decisione in un lungo post che termina in modo piuttosto chiaro: «Bisognerà pure prendere atto che oggi la sinistra è sconfitta su tutti i fronti, è inconsistente e ininfluente – scrive Marescotti –. E i pretesi, autoreferenziali rappresentanti nazionali e locali di essa sono risibili quando non dannosi».
«Nessuna delle liste che ci saranno mi rappresenta – termina l’attore –. E men che meno il M5S che ho sempre criticato e attaccato anche duramente. Ma un minimo di obbiettivo tattico io lo cerco. Non è una scelta di parte, è il tentativo di rovesciare il tavolo. Che è l’unica cosa desiderabile oggi. E per questo il voto più efficace allo scopo, oggi, è votare M5S. E non per “voto di protesta” o un Vaffa… (quello semmai è più evidente con: non voto, scheda bianca o nulla), ma sperando proprio che vincano loro. E, possibilmente si possano poi liberare dalle cazzate primordiali che esprimono e fare politica guardando chi c’è attorno a loro». – FONTE
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