L’AVVOCATA BUONISTA? PRIMA DIFENDE I DIRITTI DEI MIGRANTI, POI IN TRENO VIENE MASSACRATA DI BOTTE
14/09/2018 – Picchiata in treno da due donne per uno scambio di posti, ecco cosa aveva ‘osato’ chiedere ad una coppia senza biglietto. l’episodio vede come persona offesa un’avvocata genovese ed è al vaglio del tribunale di Alessandria, dove oggi si è celebrata un’udienza del processo alle imputate, due cittadine marocchine di 54 e 25 anni, madre e figlia.
Il 12 marzo 2013, l’avvocata, insieme con i praticanti del suo studio, stava rientrando a Genova dopo avere sostenuto a Torino una causa per una vicenda legati ai diritti di alcuni migranti: sul treno, i posti che aveva prenotato erano occupati dalle due marocchine, dunque la donna e i suoi collaboratori decisero di sedersi altrove.
Quando il capotreno disse loro di spostarsi dove indicato dal biglietto, l’avvocata si avvicinò alle due donne invitandole ad alzarsi: a quel punto fu afferrata per i capelli e colpita con calci e pugni, riportando fratture e varie lesioni giudicate guaribili in 45 giorni; a svolgere gli accertamenti fu la polizia Ferroviaria di Novi Ligure. La prossima udienza del processo è in programma il 22 novembre.
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