Abuso d’Ufficio, sentenza di condanna per il sindaco De luca di SALERNO
E’ arrivata oggi la sentenza di condanna per il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, accusato a vario titolo di peculato e abuso d’ufficio nella realizzazione dell’impianto di raccolta dei rifiuti di via Cupa Siglia.
Proprio oggi, in attesa della sentenza, forse fiutando l’odore di condanna, De Luca ha mescolato le carte in tavola nell’organigramma amministrativo di Palazzo di Città: fuori il vicesindaco Eva Avossa, che conserverà la carica di Assessore alla Pubblica Istruzione, dentro al suo posto un suo uomo, Enzo Napoli.
Ipotizzando la condanna che di lì a poche ore sarebbe arrivata, il burattinaio De Luca, aveva bisogno di burattini da poter muovere a comando, tirandone i fili fuori dai riflettori. E così, a sorpresa, ecco il nuovo vicesindaco.
La sua condanna conferma che per venti anni, la città di Salerno è stata gestita come una proprietà privata, nell’esclusivo interesse di pochi. E come se non bastasse domani, in appello, dovrà affrontare anche la seconda condanna: quella relativa alla decadenza.
Vincenzo De Luca, oltre che sindaco di Salerno, è candidato PD alle primarie della Regione Campania.
Sono questi i candidati che il partito di Renzie propone: persone fino a ieri in attesa di sentenza e oggi condannati.
Di recente, il sindaco di Salerno ha confermato pubblicamente che, in caso di condanna, si dimetterà. Bene, ora siamo ansiosi di assistere al suo primo vero gesto di responsabilità.
A De Luca chiediamo le dimissioni, al PD liste senza pregiudicati. – Andrea CIOFFI (M5S)
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