Nikola Tesla, lo scienziato più geniale che l’umanità abbia mai avuto.
Prima che gli addetti andassero a prendere il corpo per portarlo al “Campbell Funeral Parlor”, alcuni agenti dell’FBI frugarono la stanza da cima a fondo e aprirono la piccola cassaforte nella quale il defunto conservava tutti i documenti. Motivazione ufficiale: il vecchio conduceva ricerche su un’arma segreta molto pericolosa.
L’uomo appena morto era Nikola Tesla: le sue scoperte nel campo dell’elettricità erano, per importanza, tali da rappresentare una minaccia per le teorie di Edison [1]. Allo scienziato jugoslavo emigrato in America nel 1884, dobbiamo molti ritrovati che resero possibile la diffusione dell’elettricità, soprattutto la corrente alternata trifase; inoltre aveva tentato di sviluppare un sistema di trasmissione dell’energia via etere, il che avrebbe reso inutili i cavi, nonché un apparecchio per ottenere elettricità gratuita per tutti ricavandola dalle oscillazioni naturali del campo elettrico terrestre [8].
Non c’è alcun dubbio che la comunicazione senza fili verso qualsiasi punto del globo sia possibile e io l’ho dimostrato. Ecco come possiamo, con la massima semplicità, spiegare questo fenomeno: quando alziamo la voce ed otteniamo un’eco, sappiamo che il suono emesso si è scontrato contro un muro o un altro ostacolo, il quale lo ha rinviato verso noi. L’onda elettrica si riflette in modo uguale al suono. Invece di spedire vibrazioni sonore verso un ostacolo lontano, ho spedito vibrazioni elettriche verso i confini dell’involucro terrestre e, come l’ostacolo nel caso dell’onda sonora, essi hanno rimandato le vibrazioni stesse. Al posto dell’eco ho ottenuto un’onda elettrica stazionaria, riflessa e rinviata da molto lontano.
Emozionante,documentario del canale russo. sul più grande uomo-genio-scienziato che l’umanità abbia mai conosciuto:
Gli stessi principi che avevano permesso al Genio prodigio (“Prodigal Genius“, di John O’Neill) di inviare energia a distanze enormi, sarebbero ora utilizzati per scopi militari? Lo studioso aveva forse in mente di costruire la più potente e temibile arma mai conosciuta dall’uomo [1]?In natura tutto è vibrazione e la materia appare, a prima vista inerte, specialmente a livello macroscopico, ma a livello ultramicroscopico è agitata, come un mare in tempesta. La scienza medica attualmente ignora, anzi rifiuta, anche solo l’eventuale possibilità di una regolazione del metabolismo cellulare e dei vari sistemi organici mediante impulsi elettromagnetici. Per sottolineare l’ottusità di tale confutazione, basterebbe osservare le informazioni rapidissime che influenzano i sistemi di difesa del corpo umano all’entrata in circolo di tossine, allergeni, virus e batteri, rapide esattamente come la propagazione di radiazioni elettromagnetiche (EM) e le relative informazioni veicolate. Oppure basta osservare le risposte neuro-ormonali mediate dall’ipofisi e dall’ipotalamo a seguito di uno stimolo di paura.
Oramai è risaputo che vi è un continuo scambio di energia, di radiazioni, di ioni, di onde elettromagnetiche, di frequenze, tra Cielo e Terra. La Natura e l’Uomo vivono in mezzo a questo complesso interscambio, le nostre cellule, cioè, sono in stretto contatto con tali campi di forze.
Il DNA, nel nucleo cellulare, non è soltanto un puro elemento biochimico, ma anche e soprattutto una antenna capace di emettere ed assorbire frequenze elettromagnetiche in grado di leggere il contenuto informativo e trasmetterlo in un processo a cascata. Dagli anni Venti molti ricercatori, tra i quali Geoges Lakhovsky, sostennero il ruolo dei campi elettrici prodotti da frequenze di 750 KHz sulla salute umana. La sua convinzione scientifica si può riassumere nell’affermazione: “Ogni essere vivente emette radiazioni, la grande maggioranza degli esseri viventi è capace di ricevere e rilevare onde…” e ancora: “La vita è creata dalle radiazioni, la vita è mantenuta dalla radiazione, la vita è distrutta da uno squilibrio oscillatorio e vibratorio.”.
Si potrà perciò comprendere chiaramente che ogni forma di inquinamento elettromagnetico potrebbe, in teoria, creare interferenze anche gravi al genere umano. Basti pensare che tale inquinamento ha ultimamente saturato l’ecosistema terrestre di radiazioni o campi elettromagnetici di varie frequenze. E’ un inquinamento invisibile ma anche per questo più pericoloso che può perturbare il campo “personale” di ogni essere vivente alterando le sue capacità di ricevere informazioni e di poterle ritrasmettere senza alcuna interferenza [7].
Nel corso dei secoli, i mutamenti climatici hanno rappresentato uno dei più potenti catalizzatori dei pensieri dell’uomo, influenzandone le credenze e le azioni, gli umori e le decisioni, sempre in un modo apparentemente casuale, ma in realtà guidati dalla ferrea logica della natura.
Tuttavia, dalla rivoluzione industriale ad oggi, qualche ferita abbiamo incominciato ad infliggergliela e la Terra, oggi, non è certo più quella dei giorni antichi, dove tutto era in perfetto equilibrio bio-ambientale.
La comunità scientifica sembra interessarsi esclusivamente alle problematiche inerenti l’Agw (Anthropogenic Global Warming) e le emissioni nell’ambiente di CO2, ignorando la possibilità che i mutamenti climatici derivino da apposite azioni messe in atto per fini militari.
Esiste, infatti, dal 1992, un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense (DoD), coordinato dalla Marina e dall’Aviazione, denominato H.A.A.R.P. (High-Frequency Active Auroral Research Program). Tale progetto costituirebbe il cuore vero e proprio del più vasto e ben più noto programma di “Guerre Stellari” avviato agli inizi degli anni Ottanta sotto l’Amministrazione Reagan e portato avanti dall’Amministrazione Bush [2].
I cosiddetti “riscaldatori della ionosfera” sono in uso da diversi anni, ma HAARP, date le dimensioni e le presunte potenzialità, ha destato da subito molto interesse anche nei confronti di osservatori esterni alla comunità scientifica.
Secondo quanto riportato nel libro “Angels don’t play this Haarp”, HAARP nacque da una serie di brevetti emessi daBernard Eastlund, scienziato di “APTI, ARCO Società internazionale (Inc.)”, che si occupava di Tecnologie destinate all’Energia [3].
Tale struttura ha sede a Gakona, in Alaska, ed è costituita fondamentalmente da 180 piloni di alluminio alti 22 metri. Su ogni pilone sono state installate doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa, l’altra per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km grazie alla loro potenza.
Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia atmosferiche che terrestri [4].
Alcune di queste invenzioni furono acquisite dall’”Atlantic Richfield Company” (ARCO), una delle compagnie petrolifere più grandi del mondo, consociata con la “Advanced Power Technologies Incorporated” (APTI), proprietaria di ampie riserve di gas naturale in Alaska, le quali potevano, in questo modo, essere riconvertite in energia elettrica redistribuibile tramite la ionosfera ai propri clienti in tutto il mondo. La visione di Tesla di distribuire energia senza fili e gratis nelle case di tutto il mondo stava in parte per realizzarsi, seppur concettualmente distorta da forti interessi economici. Inoltre, queste invenzioni, rendevano possibile manipolare il clima, quindi creare pioggia quando necessario per favorire l’agricoltura o neutralizzare fenomeni distruttivi quali tornado ed uragani [2].
Gli autori di”Angels don’t play this Haarp”, affermano che il coinvolgimento di ARCO fu limitato alla fase iniziale, quella che riguardava il cercare un utilizzo per 20 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturali collocate sulle pendici Nord dell’Alaska. Trasportare tale gas fino agli Stati Uniti era finanziariamente improponibile, perché, quindi, non utilizzare tale quantità di risorse per sviluppare un altro tipo di progetto? E queste furono le basi per le successive invenzioni ed i successivi brevetti acquisiti da Eastlund. Le prime ricerche di Eastlund furono sponsorizzate dalla DARPA sotto protezione e sotto il nome di “Scudo Elettrico Anti-Missile delle pendici del Nord Alaska” [3].
A questo punto entrò in scena il governo, e la storia si fece più complicata. Tutti i brevetti di Eastlund vennero dapprima sigillati sotto un ordine di massima segretezza, per poi passare alla “E-Systems”, una delle maggiori fornitrici di tecnologie avanzate ai servizi segreti di molte potenze mondiali, assorbita poi dalla “Raytheon”, una delle quattro maggiori fornitrici della difesa Usa, produttrice dei missili Tomahawk, Stinger e Bunker Buster.
Le connessioni con il potere sono riassumibili nella figura di Richard Armitage, Vicesegretario di Stato e Viceministro degli Esteri nell’Amministrazione Bush. Armitage, già consulente, membro del consiglio d’amministrazione, firmatario e convinto sostenitore del “Project for the New American Century” (PNAC), risulta anche implicato in molte operazioni segrete della CIA dal Vietnam ad oggi.
Secondo le scoperte di Eastlund, dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente, in modo da creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui “effetto lente”, in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti; la potenza di tali onde sarebbe tale da provocare modificazioni molecolari dell’atmosfera, causando, a seconda delle diverse frequenze, cambiamenti climatici, la possibile disgregazione di processi mentali umani e forse anche, appunto, effetti sui movimenti tettonici di magnitudine imprecisata [2].
Secondo alcuni scienziati, gli effetti dell’uso sconsiderato di questi livelli di energia nella ionosfera, il nostro schermo naturale, potrebbero essere devastanti. Iniettando un’ingente quantità di particelle nella ionosfera, è possibile alterare in maniera irrimediabile l’equilibrio protettivo della Terra, causando una caotica instabilità che potrebbe dare inizio ad una catena di effetti collaterali come ad esempio la distruzione totale dello strato di ozono.
La costruzione della stazione di ricerca viene programmata in quattro distinte fasi: DP (Sviluppo del Prototipo), FDP (Full DP), LIRI (Limited IRI) e FIRI (Full IRI).
Nel 1993 viene avviata la prima fase, DP, che consiste nel costruire il prototipo del trasmettitore ad alta frequenza costituito da 18 antenne e avente una potenza di 360 kW. Questa fase del progetto, è eseguita dalla APTI che, usufruendo dei suoi brevetti e disponendo di importanti aziende a lei associate, come la “British Aerospace Systems” (BAES), può realizzare esperimenti di irradiamento dello strato esterno dell’atmosfera usando dei trasmettitori wireless ad alta frequenza.
Nel 1994 viene eseguita la seconda fase, la FDP, e il numero di antenne installate raggiunge un totale di 48 elementi su un’area di 2 ettari. Bernard Eastlund, in un’intervista rilasciata nel 1997, descrisse questo sistema di antenne nella sua fase di completamento come “il più grande impianto di riscaldamento della ionosfera mai costruito”. In altre parole, il sistema composto da 48 antenne, anche quando completamente operativo, non era secondo Eastlund abbastanza potente (nel 1997) “da realizzare il progetto del suo brevetto”. “Ma ci sono quasi”, disse. “È un dispositivo molto potente. Specialmente se riusciranno a portarlo al suo stadio più evoluto” [5]. Nel giugno del 1994, ARCO vende l’APTI, i diritti sui brevetti e il contratto della seconda fase di costruzione del sistema di antenne alla “E-System”, specializzata nella produzione di apparecchiature elettroniche da guerra, sistemi di navigazione e riconoscimento, inclusi “dispositivi di spionaggio tecnologicamente avanzati”. “La E-Systems è una dei maggiori fornitori dei servizi segreti al mondo, lavora per la CIA, per organizzazioni difensive segrete e simili” [6]. Poco dopo un anno la “E-Systems” viene comprata dalla “Raytheon”, il quarto maggiore fornitore dell’esercito statunitense. Nel frattempo la ARCO, che aveva venduto la “APTI” alla “E-Systems”, viene a sua volta assorbita dal consorzio petrolifero “BP-AMOCO”, divenendo parte della più grande compagnia petrolifera mondiale, la “BP”. I dodici brevetti alla base del progetto HAARP si aggiungono a altri migliaia di brevetti della “Raytheon”; grazie a questa ricca acquisizione, la “Raytheon” diviene la più grande industria di “apparati elettronici per la difesa” nel mondo.
Nel 1994, la “Raytheon”, si è classificata quarantaduesima nella lista “Fortune 500” delle aziende; è inoltre coinvolta in altre aree relative alle ricerche militari sul clima, comprese le attività della consociata “Raytheon Polar Services”, che opera nell’Antartide. Durante l’Amministrazione Bush, la BAES, coinvolta nelle prime installazioni agli inizi degli anni ’90, diventa il partner principale della “Raytheon” per la costruzione e lo sviluppo del sistema di antenne IRI.
Nel 1996 viene testato il funzionamento e valutata l’efficacia del sistema e vengono rinnovati i finanziamenti. Nel 1999 la strumentazione viene aggiornata e la potenza dei trasmettitori viene portata da 360 kW a 960 kW.
Tra il 2003 e il 2004 l’impianto viene potenziato installando una strumentazione di ricerca ionosferica denominata IRI (Ionospheric Research Instrument) costituita da: una varietà di apparecchiature diagnostiche per condurre ricerche e per valutare i processi fisici che possono essere avviati e controllati nella ionosfera e nello spazio tramite interazioni con onde radio ad alta potenza; trasmettitori in grado di inviare segnali radio ad alta potenza all’interno di un range di frequenza compreso tra i 2.8 MHze i 10 MHz. Le onde radio trasmesse possono occupare un volume conico approssimativamente di 55 Km di diametro e 550 Km di altitudine e possono raggiungere i 3.6 MW di potenza.
Nel 2003 si compie la terza fase del progetto, LIRI; vengono aggiunti 132 elementi bipolari IRI su un supporto costituito da un’apparecchiatura di protezione costituita da pali refrigerati passivamente e da uno schermo a terra in rete metallica.
Nel 2003, due mesi prima l’invasione anglo-americana dell’Iraq, il Ministero per la Ricerca della Marina Militare fornisce alla BAES, attraverso la consociata americana “BAE Systems Advanced Technologies” (BAEAT), il contratto multimilionario dell’appalto. Nell’aprile del 2003 la BAEAT subappalta la produzione e l’installazione delle antenne alla “Phazar Corp.”, un’industria specializzata in antenne wireless tecnologicamente avanzate per uso militare. A luglio del 2004 la “Phazar Corp.” porta a termine la fase LIRI, consegnando e installando 132 trasmettitori a dipolo, comprese le strutture di sostegno per le antenne e i relativi schermi. Il sito raggiunge così il numero di 180 antenne disposte su 15 per 12 file con una potenza totale di 3.6 MW. Oltre all’ampliamento del numero delle antenne, la fase LIRI comprende il collaudo delle attrezzature installate.
Nel 2004 inizia l’ultima fase della costruzione, la FIRI, nella quale tutte le antenne vengono potenziate con elementi bipolari IRI. Il vecchio supporto viene rimosso e quello nuovo installato sotto tutte le 180 antenne. Inoltre, vengono costruite altre 22 cabine di trasmissione per le nuove 132 antenne e 4 nuovi generatori diesel. Il generatore di potenza che alimenta l’intero sistema HAARP possiede circa 12.5 MW di potenza. La BAES appalta alla “DRS Technologies”, un’industria di apparecchiature ad alta tecnologia per la difesa e i servizi segreti statunitensi, la produzione e l’installazione di trasmettitori radio ad alta frequenza (HF). Se HAARP viene descritto come un “progetto di ricerca”, la produzione di trasmettitori rientra nei progetti del “Gruppo per il comando, il controllo, le comunicazioni, i computer e i servizi segreti” della “DRS Technologies”. Grazie ai contratti con la “BAE Systems Information” e la “Electronic Warfare Systems”, la “DRS Technologies” produce e installa “più di 60 trasmettitori duali Modello D616G 10-Kilowatt”, da usarsi con le antenne del sistema HAARP. La fase FIRI è stata completata all’inizio del 2007 e a marzo sono iniziati i testi di verifica del sistema IRI completo [4].Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche, gli ioni, e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne. E’ per questo, ad esempio, che di notte ci è possibile ascoltare alla radio le stazioni AM di molti Paesi stranieri, dato che la riflessione ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre. Secondo lo stesso principio è plausibile che le irradiazioni delle antenne HAARP possano rimbalzare fino a colpire gli strati bassi dell’atmosfera sopra un Paese distante migliaia di chilometri, interferendo, quindi, con i fenomeni meteorologici. Certamente si tratta di mere ipotesi, comunque un uso militare dell’HAARP è ammesso dalla Federazione Scienziati Americani; un uso, tuttavia, non distruttivo, ma solo di ricognizione. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe “vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili e altre installazioni sotterranee di Stati avversi.”. Al di là di ciò, la “guerra ecologica” appare terribilmente possibile da oltre vent’anni [8].
E se, alla luce di tutto ciò, cominciassimo a prendere in considerazione l’ipotesi che teorie molto accreditate tra la comunità scientifica come il “Global Warming” e l’”Effetto Serra” non fossero altro che enormi bugie propinateci per far ottenere ingenti sussidi economici alle associazioni che studiano tali fenomeni? E se, invece, la verità fosse ancora più inquietante? Se lo scopo di tali falsità fosse quello di nasconderci inquietanti tecnologie utilizzate contro di noi?
Le sole cose nuove nel rapporto sono due: l’urgenza (“l’apocalisse comincerà”, dice, “entro un decennio”) e il calcolo dell’impatto dei cataclismi sull’economia mondiale; se non si agisce subito, spendendo l’1% del prodotto lordo globale, per ridurre le emissioni industriali, i cataclismi ci costeranno il 20% del Pil del mondo, insomma una crisi economica da far impallidire quella del 1929.
Ma i “teorici del complotto”, su Internet, si chiedono: perché questo rapporto esce proprio adesso? E perché viene amplificato con strepitosa grancassa dai media? E perché a proporre il programma di riduzione dei gas nell’intero pianeta, che richiederebbe un grandioso sforzo coordinato di tutti i Paesi, è Tony Blair, un politico al lumicino e in calo di popolarità? Forse il Primo Ministro inglese ha trovato un modo di distrarre l’opinione pubblica dai disastri bellici in Iraq e Afghanistan, sviando il dibattito politico verso un altro allarme? E se si trattasse, invece, di un piano per far arretrare i livelli di vita dell’intera umanità, programmato a tavolino dai “poteri forti” finanziari mondiali? E se, ancora peggio, l’allarmistico rapporto servisse ad addebitare il riscaldamento del pianeta alle emissioni delle industrie, per nascondere la vera causa, gli esperimenti militari di modificazione del clima [9]?
[1] “Dimensione X – I misteri dell’Uomo, della Terra e dello Spazio”, Volume V, 178, 179, 180
[2] IL PROGETTO H.A.A.R.P., tratto da http://scienzamarcia.blogspot.com/
[3] “Angels don’t play this Haarp”, recensione di Winn Schwartau, traduzione a cura di Lorenza Veronese, tratto dawww.disinformazione.it
[4] Progetto H.A.A.R.P., tratto da www.sciechimiche.org
[5] Cit. in Scott Gilbert, si veda anche E-magazine
[6] Earth Pulse
[7] Onde elettromagnetiche, tratto da www.disinformazione.it
[8] “La Padania”, “Russi e cinesi denunciano: esperimenti per condizionare il tempo”, di Mirko Molteni, 15 e 16 giugno 2003, pubblicato su www.disinformazione.it
[9] “La Padania”, “I cambiamenti climatici sarebbero frutto di esperimenti militari – Effetto serra: inquinamento o arma segreta?”, di Maurizio Blondet, 8 Novembre 2006, tratto da www.disinformazione.it
Related posts:
- Gli USA, vogliono fermare la Russia perchè i loro Fisici costruiranno la Torre di Tesla
- #restitutionday 3- Fondo di garanzia PMI: parlano gli imprenditori che l’hanno avuto!
- Una delle più straordinarie beffe che il mondo politico e istituzionale abbia messo in scena in questi anni: calcoli truccati, ecco quanto guadagneranno dopo 5 anni
- Geniale Trovata su come riutilizzare vecchie tavole