Renzi come Berlusconi, le Bugie arriveranno anche per posta
30/05/2016 – Per il Sì al referendum, Renzi spedisce le bugie per posta. Opuscolo di propaganda inviato a tutte le famiglie italiane.
L’ultima idea di Matteo Renzi non è altro che una vecchia idea di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere inondò le case degli italiani con la sua autobiografia per riconquistare Palazzo Chigi, il fiorentino spedisce per posta – con i fondi di quel che resta dei contributi pubblici ai partiti, un opuscolo per convincere gli elettori…
In un articolo a firma di Marco Franchi il Fatto Quotidiano racconta oggi di un opuscolo inviato dal Partito Democratico nelle case di tutti gli italiani per posta per convincere a votare sì al referendum sulla riforma costituzionale che avrà luogo in ottobre. Il titolo dell’opuscolo è “C’è un’Italia che dice sì”. Come all’epoca di Berlusconi, quando il Cavaliere inviò il mitico “Una storia Italiana”, una biografia in cui erano narrate le sue gesta alla vigilia delle elezioni del 2001 che lo portarono poi alla vittoria e a un governo di cinque anni.
Sulla copertina c’è il solito selfie del segretario dem e un’epigrafe in stile frasette da cioccolatini: “È l’Italia che non si arrende, l’Italia che ci prova, l’Italia che continua a crederci. È l’Italia che torna credibile in Europa e nelmondo. L’Italia che non si accontenta e cerca sempre, ogni giorno, di fare meglio”. I CITTADINI sono costretti a sopportare questa campagna referendaria invasiva, che ti entra nel salotto, ma chissà se sopporteranno le innumerevoli falsità che un documento, seppur di dimensioni ridotte, è riuscito a contenere. L’opuscolo è diviso per argomenti.
Al primo punto c’è la riforma della Carta. Renzi propone il ritornello del risparmio, delle poltrone in meno, delle competenze sottratte alle Regioni, dell’abolizione del Cnel, ma nulla dice degli effetti devastanti provocati all’assetto istituzionale da questa riforma e dalla legge elettorale Italicum. Un esempio: con lo sproporzionato premio di maggioranza e con una sola Camera, chi vince si prende tutto, dal presidente della Repubblica alle nomine della Consulta e del Csm.
MENTRE in Parlamento i dem sono ostaggio del partitino di Angelino Alfano sulla prescrizione, il presidente del Consiglio gonfia il petto per i successi nel campo della giustizia: “Abbiamo alzato le pene per i ladri e i corrotti obbligandoli a restituire il maltolto, reintrodotto il falso in bilancio, colpito il voto di scambio”. Caterva di amnesie. Falso in bilancio: confermate le soglie berlusconiane di impunità. Corruzione: l’allungamento della prescrizione non comprende i reati necessari per commetterla, cioè frode fiscale, turbativa d’asta, traffico d’influenze, falso in bilancio e abuso. Per questi motivi,e tanti altri ugualmente menzogneri, Renzi chiede di votare Sì al referendum. Non s’è accorto che si tratta di un enorme favore al fronte del No. FONTE
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