La vigliaccata degli onorevoli: quanti soldi s’intascano per aver salvato Gentiloni
09/06/2017 – La rivolta dei deputati “precari”: legge elettorale bocciata per 80mila euro. Più che per ragioni politiche il Tedeschellum è stato bocciato per una banalissima questione di soldi. Bocciato dagli onorevoli “precari” (del Movimento 5 stelle e del Pd) che non volevano perdere la loro poltrona causa voto anticipato a settembre.
A temere per le loro tasche soprattutto i pentastellati che fatti due conti, riporta il Giornale, non possono che essere contenti di sedere ancora un po’ in Parlamento. Lo stipendio di un parlamentare, sommando indennità, diaria e rimborsi vari, si aggira sui 13mila euro netti al mese. Ergo, se si arriva a fine legislatura (febbraio 2018), prenderanno altri sei stipendi, non poco: sono 80mila euro netti, anche qualcosa di più considerato l’assegno di fine mandato che aumenterà anch’esso.
Eppoi, diciamolo, per chi si è trovato in Parlamento quasi per caso, grazie a poche manciate di voti online è difficile lasciare la poltrona e i benefit dell’odiata casta… –FONTE
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