Storia purtroppo di ordinaria povertà, in un paese dove tutto è permesso
Cari amici, quelli che vedete in foto sono papà Stefano, mamma Anna e i loro due angioletti, Andrea e Giulia.
La loro casa é una “punto grigia”, in corso Regina Margherita, tra il mercato di Porta Palazzo (TO).
La loro storia è abitudine, di quella che rende tutti noi ciechi e sordi. Le scarpe sui tappetini, borse e oggetti stipati sotto i sedili, vestiti ovunque, le coperte ripiegate sul pianale, gli zainetti con libri e quaderni nel baule. Nei sedili posteriori ci sono loro, Andrea e Giulia, mentre Anna e Stefano stanno davanti.
Uno accanto all’altro. Mano nella mano, piangono in silenzio, per non svegliare i bambini. Anna e Stefano avevano un lavoro, ma per via della crisi economica sono rimasti disoccupati. Con i pochi risparmi che avevano messo da parte, sono riusciti a pagare l’affitto e da mangiare, ma quando i soldi sono finiti, automaticamente sono diventati morosi. Una mattina sentono suonare il campanello, fuori l’ufficiale giudiziario con i carabinieri: “signora, deve lasciare l’appartamento, altrimenti sarò costretto a far intervenire i carabinieri” dice l’ufficiale giudiziario. Anna: ma dove andiamo? Ho due bambini, date il tempo di cercare un lavoro.. vi prego. Noi vorremmo pagare, anzi, quando avevamo i soldi pagavamo una settimana prima l’affetto, ma oggi non abbiamo nemmeno i soldi per mangiare. L’ufficiale giudiziario risponde: “mi dispiace signora, ma deve lasciare la casa. Prenda le sue cose entro 30 minuti e lasci questo appartamento”.
Stefano e Anna, sono solo il simbolo di una parte dell’Italia che è ridotta veramente in situazioni economiche drammatiche, in totale dissonanza con il denaro pubblico sprecato e male usato, denaro pubblico che potrebbe essere messo a disposizione di quelle povere persone che non hanno cosa mangiare all’ora dei pasti. Stefano ed Anna sono anche il simbolo di uno Stato che ha lasciato solo il suo popolo e di Istitizioni non piú in grado di adempiere alle proprie funzioni. Oggi la mia comprensione va a questa famiglia distrutta, il mio disprezzo a quelle persone che l’hanno attivamente causata.
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ex artigiano. UNO COME TANTI. MI AGGIUNGO A TUTTI QUELLI CHE SONO SOLO UN NUMERO.
ho dato lavoro a decine di persone, per 20 anni circa.
non trovo commesse ormai dal 2011, dopo che una nota azienda del nord ha bidonato me ed altre decine di aziende,con importi milionari.
siamo alla frutta….. dopo aver fatto muovere mari e monti sui cantieri, oggi sono assalito dall’Agenzia delle Entrate, Equitalia,legali, recupero crediti ed a presto dalle banche; poi il resto viene da se.
Quando non sono stato pagato per i lavori eseguiti, lo Stato dov’era?
A farmi il conto da passare ad Equitalia?
tieni duro
Non ci sono parole per commentare…
non ci sono parole per commentare ma bisogna essere solidali con questa famiglia ed aiutarli. Noi forse possiamo, chi dobbiamo contattare o chi ci contatta??Abbiamo una abitazione sfitta che loro possono utilizzare, ma si trova in veneto.Contattateci in questa chat.
onore a te !
Grande Gerardo! Se non fosse per persone che hanno il tuo cuore penserei che siamo un Paese irrecuperabile consegnato ad istituzioni asservite ad una sporca élite di sanguinari.. che schifo di società a cui ci hanno ridotto. .
Anonimo cerca sul web Salvatore Tamburro di Napoli che a quanto ne so ha aiutato tanti come te.. magari può consigliarti..
Teniamo duro.. il cambiamento avverrà. .
Siamo una famiglia di 5 persone, una di quelle famiglie che stenta ad arrivare a fine mese, ma possediamo un piccolo appartamentino libero a 30 km da Roma. Nella nostra povertà ci sentiamo fortunati difronte a famiglie come quella di Stefano e saremmo felicissimi di potergli offrire il nostro appartamento, contribuendo così a restituire a questa famiglia tutta la dignità che merita. La mia mail: pietrocnt@tiscali.it
In bocca al lupo Stefano
Pietro
ho un piccolo appartamento a roseto degli abruzzi…se vi interessa,potrebbe essere almeno una soluzione provvisoria….
renatarossi911@yahoo.it
ANCHE IO POTREI AIUTARLI.sigyto@yahoo.it prov genova
Piccolissimo appartamento in prov di TO.
roooob at tiscali.it
Ragazzi, queste risposte VI FANNO ONORE!!!!
Che persone meravigliose ci sono! Questo loro spirito deve andare al governo del paese, il prima possibile caspita!
Complimenti a chi si è proposto!
Se ogni parlamentare rinunciasse a diecimila euro del loro stipendio (visto che superano i quindicimila euro) camperebbero altre 10 famiglie per parlamentare.
La vergogna è che c’è chi ha troppo dallo Stato e c’è chi ha niente.