Cina: perde la mano in fabbrica, gliela attaccano alla caviglia per recuperare i tessuti
Una mano alla caviglia. Niente stretching o esercizi di amore tantrico ma la dura, durissima verità che, in questo caso, oltre al curioso ha certamente un risvolto drammatico. Succede in Cina, lì dove tutto è possibile e i notiziari con i fatti del giorno sembrano fiction fantasy usciti dalla penna di Tolkien. In questo caso siamo a Changsha, nella provincia di Humana, e il protagonista della storia è un ragazzo che ha vissuto per un mese con la sua mano attaccata chirurgicamente alla caviglia.
25 anni e un grave incidente sul lavoro (potremmo chiamarlo così se ci fossero delle normative che regolano il tutto, ma siamo in Cina e un esplosione in fabbrica è praticamente routine). Boom! Un botto e la mano del giovane ragazzo salta via, ma resta integra per fortuna. I dottori allora decidono di salvare la situazione con un intervento di cyberchirurgia.
La mano del ragazzo viene attaccata alla sua caviglia per recuperare i tessuti e lì resta per oltre 30 giorni. Un mese in questa assurda situazione e poi un nuovo intervento per riportare la mano nella sua sede naturale. L’intervento, che ha dell’incredibile, è stato eseguito all’ospedale di Xiangya, sempre nella provincia cinese di cui sopra.
Ora come si possa vivere con cinque dita che ti fuoriescono dalla caviglia è una cosa che rimane un arcano. Di certo c’è che il gioco è valso la candela eccome. Un mese incredibile che ha permesso al giovane 25enne di riavere la sua mano. E un plauso quindi agli sperimentalisti medici d’avanguardia che, pur essendo nella remota provincia cinese, ci dimostrano che la professionalità non ha limiti geografici. Fonte