04/01/2018 – Scandalo politico al “Te Deum”. Il vescovo di Como Oscar Cantoni, già in prima linea per l’accoglienza degli immigrati, scambia l’omelia del 31 dicembre per un comizio e invita i fedeli presenti alla messa ad andare a votare alle elezioni del prossimo 4 marzo. Astenersi, sottolinea monsignor Cantoni, “è peccato di omissione”. E fin qui si può parlare di ingerenza in affari altrui, cioè dello Stato italiano.

Ma il bello, come riporta La Stampa, arriva subito dopo: il vescovo infatti aggiunge il carico, spiegando che votare “i leader politici populisti” sarebbe peccato ancora più grave. Ovvia la reazione sdegnata di chi viene comunemente identificato come “partito populista”, cioè la Lega Nord: “Il vescovo – è il laconico commento del segretario provinciale del Carroccio, Fabrizio Turba – pensi più alle anime e alla religione e un po’ meno a fare il politico”. Amen.

Vescovo Cantoni: “Non votate i popolusti”
Durante la celebrazione presenti anche diverse autorità cittadine, tra cui il sindaco Mario Landriscina. Si è parlato di povertà e solidarietà. Il vescovo ha poi detto: “State ben attenti a coloro che facilitano il bene possibile. Ricordate però che non basta l’accoglienza, serve favorire l’integrazione”. Il riferimento è stato più o meno velato, ma ha già scatenato non poche polemiche.



“Non votare è omissione”
“Chi sceglie di non votare pecca. Questo è un peccato di omissione” ha spiegato Cantoni, sempre durante l’omelia.

Le reazioni
Dalla Lega Nord, Matteo Salvini, proprio ieri è tornato sul tema. “Vado a messa a Bormio – ha scritto il leader del Carroccio su Facebook – e sento dire dal prete che bisogna accogliere tutti i migranti. Penso ai milioni di italiani senza casa e senza lavoro. Al milione di bambini che in Italia vivono in povertà e prego per loro. Amen”. Un commento questo che probabilmente sarà arrivato anche a Como.

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