“La boiata pazzesca”: di Marco Travaglio
22/04/2018 – Madonna che silenzio c’è stasera. E dire che fino all’altroieri, di trattativa Stato-mafia, ovviamente “presunta”, “supposta”, “cosiddetta”, parlavano e straparlavano tutti. In attesa che le presunte Istituzioni (a parte il presidente della Camera, Fico) e il supposto Pd ritrovino la favella per pigolare qualcosa su una sentenza che descrive pezzi dello Stato, della politica e dell’Arma complici del ricatto mafioso a suon di stragi nel 1992-’94, riproponiamo le migliori profezie dei Nostradamus italioti. Che avevano capito tutto.
Povero Mori. “Su queste indagini c’è una guerriglia tra poteri. Mori è soltanto una delle vittime” (Emanuele Macaluso, Corriere della Sera, 9.3.2012).
Ma B. non c’entra. “Finito il fango. La sentenza per le stragi di Firenze smonta il teorema manettaro: Forza Italia non c’entra” (il Giornale, 13.3.2012).
Due lire. “Quelle centomila firme del Fatto sulla storia da due lire di Ingroia. Per i pm negli anni 90 ci fu una combutta tra Stato e mafia per salvare la criminalità. La solita scorciatoia per leggere la tragedia italiana, sottoscritta da Travaglio & C.” (Giampiero Mighini, Libero, 15.8.2012).
Viva viva la trattativa. “Quando è in corso una guerra la trattativa tra le parti è pressoché inevitabile per limitare i danni… Qual è dunque il reato che si cerca, la verità che si vuole conoscere?” (Eugenio Scalfari, Repubblica, 19.8.2012).
Populismo giuridico. “Un blocco che fa capo al Fatto, a Grillo, a Di Pietro, che sta reindirizzando il reinsorgente populismo italiano… Il blocco punta sulla Procura di Palermo perché a Palermo si ipotizza, vedremo quanto fondatamente, che uomini politici, peraltro non individuati, abbiano negoziato con la mafia… Il populismo giuridico usa le Procure come clava politica e punta al Quirinale per abbattere Monti” (Luciano Violante, Pd, La Stampa, 20.8.2012).
Grottesco. “Per dirla molto brevemente… questa inchiesta non sta in piedi… Tutto questo è particolarmente grottesco” (Enrico Deaglio, In Onda, La7, 23.8.2012).
Minchiate. “La trattativa Stato-mafia è una minchiata. Non c’è niente di niente. E invece gli Ingroia ci propinano queste sciocchezze che i loro cani da guardia, come Travaglio, volgarizzano. Io però non mi faccio mettere l’anello al naso” (Giuliano Ferrara, il Giornale, 29.8.2012).
Roba da portinaie. “La trattativa Stato-mafia è una bufala, non sta in piedi, è un’inchiesta da portineria politica… non esiste il reato, non esistono le imputazioni, non esistono imputati… non c’è il movente, non ci sono testimoni, non ha nessuna possibilità di arrivare a condanna, se pure si arriverà al dibattimento” (Andrea Marcenaro, Il Foglio, 13.9.2012).
Ruminanti. “Un’ipotesi di accusa scivolosa, un processo che nasce ruminando le carte di altri processi, con un vizio di origine logico prima che giuridico” (Elisabetta Cesqui, magistrato e membro del Csm per M d, Corriere della Sera, 8.10.2012).
Attentato all’Unità d’Italia. “Valutare tutti gli aspetti, compresi quelli giudiziari, di una vicenda, come la presunta ‘trattativa’ tra Stato e mafia, che ha posto in grave pericolo l’unità nazionale” (Piero Alberto Capotosti, presidente emerito della Consulta. Il Gazzettino, 13.10.2012).
Fantaromanzo. “Il fantaromanzo della trattativa. La trama non sta in piedi… Non dovrebbe valere neppure la carta su cui è scritta” (il Foglio, 7.11.2012).
Esagerati! “Nell’articolata memoria sulla trattativa Stato-mafia depositata dai pm nell’udienza preliminare colpisce la sproporzione tra i fatti accertati e le inadeguate conseguenze penali agli stessi collegate con la richiesta di rinvio a giudizio” (Giovanni Pellegrino, ex senatore Ds, l’Unità, 8.11.2012).
Pirandellismo. “Trattativa: un reato in cerca d’autore… Una trattativa postula uno scambio: dov’è la concessione alla mafia?” (Alessandro Bernasconi, Corriere della Sera, 3.12.2012).
Patacca.“Ingroia e quel potere basato su un’inchiesta pataccara” (il Foglio, 6.12.2012).
Tirata politica.“Leggo e rileggo carte giudiziarie da 30 anni e devo confessare che poche volte mi è capitato tra le mani un documento così scadente come la memoria dei pm di Palermo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Non si tratta infatti di un documento giudiziario, ma di una tirata politica” (Pino Arlacchi, euro- deputato Pd, l’Unità, 21.12.2012).
Profumo d’intesa. “Fra Stato e mafia ci fu una tacita e parziale intesa fra parti in conflitto, non una trattativa” (relazione della commissione Antimafia presieduta da Giuseppe Pisanu, 9.1.2013).
Niente di niente. “Tanto vale dirlo subito, meglio prima che dopo: non servirà a niente, non si capirà niente, non farà luce su niente, finirà in niente” (Filippo Facci, Libero, 28.5.2013).
De noantri. “A Palermo parte la Norimberga de noantri” (Giorgio Mulè, Panorama, 29.5.2013).
Boiata pazzesca. “Il processo sulla trattativa è una boiata pazzesca. Manca il movente, mancano le prove e non è chiara nemmeno la formulazione dei reati”(prof. Giovanni Fiandaca, ordinario di Diritto penale Università di Palermo, Il Foglio, 1.6.2013).
Panzana. “Mori assolto, il patto Stato-mafia è una panzana. Silurato il teorema Ingroia-Travaglio” (Pierangelo Maurizio, Libero, 18.7.2013).
Finito tutto. “Colpo di grazia al processo Stato-mafia” (Massimo Bordin, Panorama, 23.10.2013).
Che palle. “Antimafia, che palle. A Di Matteo… vittima potenziale di attentati che non esistono… daremmo un suggerimento morettiano: Nino, spostati, c’è da occuparsi di mafia” (Filippo Facci, Libero, 14.1.2014).
Messinscena. “Una spaventosa messinscena il cui obiettivo è mostrificare il presidente della Repubblica, calunniare Berlusconi e monumentalizzare il pm Di Matteo e il suo traballante processo” (Giuliano Ferrara, Il Foglio, 22.1.2014).
Allucinazione. “Il processo sulla ‘trattativa’ tra Stato e Cosa Nostra? Un’allucinazione dei carrieristi dell’antimafia” (Pino Arlacchi, Panorama, 26.2.2014).
Una frana. “Franati Ingroia e il suo teste-icona Ciancimino, ora anche le tesi d’accusa sulla presunta trattativa (con relativo processo) affondano” (Andrea Marcenaro, Panorama, 5.3.2014).
Vergogna. “La mafia ha perso. Punto. Riflessioni a margine del libro di Lupo e Fiandaca sul ‘labirinto della trattativa’ (che non c’è stata) tra Stato e Cosa Nostra. Gli inquisitori militanti si vergognino” (Emanuele Macaluso, Il Foglio, 20.3.2014).
Seduta spiritica. “Falcone non avrebbe mai avviato l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia” (Marcelle Padovani, l’Unità, 5.6.2014).
Flop/1. “Il flop della trattativa” (Massimo Bordin, Il Foglio, 10.10.2014).
Commedia. “Stato-mafia? È una commedia, non un processo. Ha un impianto giornalistico che dal punto di vista tecnico-giuridico non regge” (Giuseppe Di Lello, ex magistrato, La Stampa, 12.10.2014).
Flop/2 . “Giustizia show. L’inchiesta a rischio flop cerca diversivi… Il presunto ruolo di Napolitano è diventato la cortina fumogena dietro la quale nascondere l’implosione del dossier giudiziario” (Stefano Cappellini, Il Messaggero, 29.10.2014).
Smontata. “Re Giorgio smonta la trattativa e pure i magistrati” (Libero, 29.10.2014).
Danno. “Un danno al processo trattativa sentire Napolitano” (L’Espresso, 30.10.2014).
Matti. “Una trattativa con lo psichiatra” (Filippo Facci, Libero, 1.11.2014).
Fuori dai piedi.“A Palermo c’è un pm minacciato da non si sa chi (sicuramente non da quel vecchio rincoglionito di Riina) che è sostenuto dalla peggiore antimafia piazzaiola e che va raccogliendo un insuccesso dopo l’altro. Dottor Di Matteo, si dimetta. E subito” (Facci, Libero, 7.11.2015).
Eliminata. “Dal processo sulla Trattativa hanno eliminato la Trattativa” ( Filippo Facci, Libero, 19.1.2016).
La resa. “S’arrende il procuratore Scarpinato, è la fine della religione complottista della Trattativa. Doveva essere un capolavoro: ha squinternato l’antimafia” (Giuseppe Sottile, Il Foglio, 20.1.2016).
La fuga. “L’inchiesta sulla trattativa è un flop. Il pm Di Matteo vuol scappare senza sembrare un fuggiasco” (Facci, Libero, 23.1.2016).
Relitto. “Il relitto della Trattativa. Mori, Mannino, Ciancimino, altre patacche… Un processo che sta definitivamente affogando” (Sottile, Il Foglio, 27.5.2016).
Tortura. “L’inutile tortura del processo al teorema. Anni di inchieste e testimonianze per un grande spettacolo giudiziario. L’obiettivo? Dimostrare l’esistenza della trattativa. Il risultato concreto? Il nulla. A parte le sofferenze dell’ex generale Mori finito nel tritacarne” (Annalisa Chirico, Panorama, 2.6.2016 ).
Disperazione. “La mossa disperata dei pm: il boss Graviano che accusa il Cavaliere” (Mariateresa Conti, il Giornale, 10.6.2017).
Trattativa che parla. “La famosa sedicente trattativa” (Bordin, Il Foglio, 16.7.2017).
Moritura. “Un ver-go-gno-so editoriale di Travaglio riciccia la moritura trattativa” (Facci, Libero, 21.7.2017).
Sconfitte. “Stato-mafia: i pm chiedono 12 anni per Dell’Utri. Ma in 10 anni hanno incassato solo sconfitte” (Facci, Libero, 27.1.2018).
Nulla. “Le risultanze processuali nulla hanno portato alle tesi dell’accusa” (Bordin, Il Foglio, 27.1.2018).
Farsa. “Il processo trattativa finisce in farsa” (Piero Sansonetti, Il Dubbio, 27.1.2018).
Infatti. La Corte d’Assise di Palermo condanna Dell’Utri, Mori, Subranni, De Donno, Bagarella, Cinà e Ciancimino, dichiara prescritto Brusca e assolve Mancino.
(di Marco Travaglio – Fatto Quotidiano 22 aprile 2018) –
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