“300mila euro in pubblicità, basta che non rompiate troppo le balle sul nostro compost”
Scrive l’autore del servizio di Fanpage “Come se non bastasse l’offerta economica ci viene proposta da Fabrizio Ghedin, il responsabile delle relazioni esterne della Sesa, una delle più grandi aziende di compost in Europa. Ghedin però è anche un consulente del Governo, è lo spin doctor di Vannia Gava, la sottosegretaria leghista del Ministro dell’ambiente”. Nel lungo lavoro giornalistico si mettono in luce, assieme alle legittime preoccupazioni dei cittadini di Este, il paese del padovano dove ha sede la Sesa, i finanziamenti alla Lega di Salvini (30mila euro) e i senatori leghisti con ruoli dirigenziali nelle società.
Lobby, ‘ndrangheta e Lega di Salvini: chi c’è nel business del compost in Veneto
Viaggio nella terra del compost parte da Este, una cittadina veneta a pochi chilometri da Padova. È qui che sorge la Società Estense Servizi Ambientali, più conosciuta con l’acronimo S.e.s.a., un’azienda di rifiuti che ogni anno fa utili per otto milioni di euro. Cifre importanti per una municipalizzata di un paese con poco più di 16 mila anime. La fortuna di questa società è stata lanciarsi più di 20 anni fa in un business che prometteva lauti dividendi: il compostaggio industriale, ovvero la trasformazione in terriccio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Questo processo permette di guadagnare due volte dagli stessi rifiuti, non solo smaltendo ingenti quantità di umido, ma anche dalla produzione di energia tramite il biometano. “Il processo di formazione del compost noi lo dobbiamo immaginare – ci spiega il professore universitario Gianni Tamino, esperto in biologia – come la digestione che avviene nel nostro intestino, solo che al posto dello stomaco qui vengono utilizzati degli enormi digestori anaerobici”. Il business è semplice: più rifiuti raccogli, più compost produci e più guadagni. Non è un caso che dalle 386 mila tonnellate del 2011, i rifiuti in ingresso in Sesa sono saliti a 473 mila in cinque anni, con una produzione nel 2018 di 68 mila tonnellate di compost per un fatturato di più di 96 milioni di euro. Per produrre tutto questo materiale non bastano i rifiuti della bassa padovana, per questo Sesa ha chiuso accordi per importare rifiuti urbani da mezza Italia: in particolare con le aziende della Campania dove la mancanza di impianti di compostaggio fa sì che il 95% della raccolta differenziata debba emigrare fuori regione con un inevitabile levitamento dei costi. – Continua su FONTE CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.Se segui Lonesto.it fai una donazione! Grazie al tuo contributo, ci aiuterai a mantenere la nostra indipendenza Dona oggi, e rimani informato anche domani. (Donazione Minima 5€):

Recent Comments