«Fondi alla Lega da petrolieri russi» Il Pd: «Salvini chiarisca» La replica del vicepremier: «Querelo»
“Non ci sono mai stati fondi né soldi per la Lega da parte di nessuno di quelli citati da Buzzfeed. Tutte parole e blablabla, come peraltro ha appena detto Salvini”, ha detto il presidente dell’associazione Lombardia-Russia e responsabile per il Carroccio dei rapporti con Mosca. Lo scopo “aperto” di quella riunione – a cui parteciparono tre italiani e tre russi – era un accordo petrolifero, ma il vero obiettivo era spingere l’Europa su una linea nazionalista, più in linea con la Federazione Russa. BuzzFeed News non è riuscito a identificare i tre russi ma per due volte che avrebbero dovuto fornire i dettagli al “vice primo ministro” (Dmitry Kozak), spiegando di sperare di ottenere la “luce verde” da “Mr. Pligin” la settimana seguente. Vladimir Pligin è definito come “membro potente” di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin.
Già a febbraio Salvini aveva negato tutto: “Soldi dalla Russia? Non è arrivato e non arriverà nulla” rispose a ilfattoquotidiano.it. Le leggi italiane proibiscono ai partiti di accettare donazioni estere, soprattutto di questa entità. Il ministro dell’Interno non partecipò alla riunione, ma come ricorda ancora il giornale americano era a Mosca in quei giorni: il giorno prima aveva incontrato proprio Kozak. Non è dato sapere se l’operazione sia mai stata conclusa. Ma qual era il meccanismo? Secondo la ricostruzione di Buzzfeed l’incontro – avvenuto il 18 ottobre 2018 all’hotel Metropole – durò un’ora e 15 minuti e avrebbe coinvolto un’importante compagnia petrolifera russa che vendeva almeno 3 milioni di tonnellate di carburante all’anno all’Eni per un valore di un miliardo e mezzo di dollari.
We have obtained a secret audio recording of a Moscow meeting between three Russian operatives and a close aide to Italian Deputy Prime Minister Matteo Salvini negotiating a plan to pump money from a Russian oil deal into Salvini’s far-right Lega partyhttps://t.co/Qdwx8rO7BD Se segui Lonesto.it
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L’acquisto e la vendita sarebbero stati operati attraverso intermediari, con i venditori che applicano una tariffa scontata a queste transazioni. Lo sconto avrebbe avuto un valore di circa 65 milioni di dollari, secondo i calcoli forniti a BuzzFeed dagli analisti del settore, ed è questo denaro che sarebbe stato incanalato – in modo segreto e tramite intermediari – al Carroccio. I partecipanti a quell’incontro – specifica il giornale americano – sapevano che lo scopo dell’affare e del meccanismo di sconto era quello di sostenere la Lega, in particolare la campagna elettorale per le Europee.
La replica di Salvini
La replica del vicepremier leghista è stata immediata e secca: «Mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia», ha detto Matteo Salvini. «Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani», ha aggiunto. Intanto dall’opposizione arrivano le prime reazioni: «O questa è una #FakeNews o questo è uno scoop clamoroso. Usare il petrolio russo per finanziare la Lega? Sarebbe pazzesco. L’unico che può chiarire è Salvini: deve chiarire lui, subito», ha twittato Matteo Renzi. – [IlFattoQuotidiano.it]
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