Emissioni Biosud, la senatrice M5S Donno: “Ma a quale prezzo per la salute?” „La parlamentare leccese pentastellata: “Abbiamo redatto una interrogazione a risposta scritta affinché vi sia un’effettiva divulgazione dell’informazione ambientale riguardante l’aria, l’atmosfera, l’acqua, il suolo, il territorio circostante l’impianto“

La senatrice Donno (M5S) presenta una interrogazione parlamentare, ai ministri della Salute e dell’Ambiente, per fare luce sugli impianti Biosud e per comprendere i rischi che corrono i cittadini salentini
Da anni, in Salento, la Biosud S.r.l. si occupa di trattamento di rifiuti pericolosi. Il suo impianto, ogni giorno, incenerisce farmaci scaduti, rifiuti cimiteriali, rifiuti pericolosi a rischio infettivo di origine sanitaria. Ma a quale prezzo per la salute e la sicurezza ambientale? Se lo chiede la senatrice salentina Daniela Donno (M5S) che ha presentato una interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di divulgare informazioni ambientali sul territorio circostanze l’impianto della Biosud nonché per attivarsi con urgenza per tutelare efficacemente lo stato di salute e sicurezza dei cittadini e dell’ambiente in queste zone.
“I cittadini che vivono tra le province di Lecce e Brindisi, devono sapere ciò che accade nel loro territorio – dichiara la senatrice Daniela Donno (M5S) – Non è un caso la presenza, in queste aree, di un preoccupante tasso di mortalità oncologica, soprattutto polmonare. Quanto ancora si dovrà attendere per conoscere, con chiarezza, i rischi a cui sono esposte le persone che vivono nelle zone limitrofe agli impianti della Biosud?”.
E dopo aver effettuato una richiesta di documentazione a tutti gli enti coinvolti (Arpa Puglia, Lecce e Bari nonché le Asl territoriali, gli uffici regionali e comunali competenti) per ottenere, nero su bianco, dati intellegibili che mettano al corrente, ed in maniera trasparente, i cittadini dei livelli di diossina e di agenti inquinanti sprigionati dagli impianti Biosud, la senatrice 5 Stelle ha chiesto al Ministero della Salute ed a quello dell’Ambiente “se non ritengano adottare un adeguato piano di monitoraggio e controllo della situazione epidemiologica ed ambientale delle zone e, infine, se intendano adottare misure di competenza che evitino la sistematica violazione delle vigenti norme in materia ambientale, di incenerimento dei rifiuti e di tutela del territorio da parte dei gestori di impianti di trattamento di rifiuti”.