Reddito minimo anche in Grecia. Solo l’Italia senza protezione
Di seguito la testimonianza di Dario Tulipano che ci racconta le novelle sul reddito minimo introdotte dal governo greco:
«In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza reddito minimo garantito. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Entro questo mese partirà il progetto pilota in 13 comuni della Grecia con dei criteri di assegnazione basati sul reddito e sul patrimonio. Il governo greco ha pubblicato sulla gazzetta ufficiale i criteri di assegnazione.
Mentre Renzi fa una televendita dietro l’altra all’insegna dell’ottimismo propagandistico, in Grecia si è capito che soltanto una concreta solidarietà sociale può davvero risollevare il Paese. Dal 22 di luglio il Governo greco ha cominciato la discussione sul reddito minimo garantito ed in un mese e mezzo lo ha applicato. Il ministro del lavoro Iànnis Vrùtsis e il sottosegretario Vassìlis Keghèroglu hanno spiegato che il reddito minimo garantito andrà da un minimo di 200 euro a un massimo di 500 euro al mese. Il 17 settembre avrà luogo un incontro con gli amministratori dei comuni in cui avrà luogo la sperimentazione del reddito minimo garantito. Secondo il piano del Governo, entro la fine del 2015 tutta la Grecia usufruirà del reddito minimo garantito. Ma la Grecia non è sola. Anche il governo cipriota ha introdotto il reddito minimo garantito. Siamo davvero rimasti gli unici a non averlo. Però abbiamo gli 80 euro. Grasso che cola, no?»
FONTE – (RiccardO FRACCARO M5S)
Essere coerenti: Come annunciatolo lo scorso ottobre 2013 dal ministero delle Finanze Greco, contro la crisi arriverà il reddito minimo garantito.
Nel 2014 partirà un programma pilota da 20 milioni di euro che investirà due aree del Paese. I fondi a copertura arriveranno grazie all’avanzo primario previsto l’anno prossimo e, nel 2015, l’iniziativa dovrebbe essere estesa a tutta la Grecia. Ignoti l’ammontare e i requisiti di accesso: i dettagli, dicono, saranno annunciati a fine anno.
“Il modo in cui la crisi è stata gestita negli ultimi tre anni ha causato un grosso shock strutturale all’economia greca”, spiega Panayotis Petrakis dell’Università di Atene. “Questo a sua volta ha creato un enorme peso sociale con la disoccupazione che è schizzata a tal punto che nessuno può dire con certezza quanto tempo servirà per recuperare”, conclude.
Dopo sei anni di recessione e austerity, una persona su quattro nel Paese cerca lavoro. Dati che fanno il paio con quelli appena rilasciati sul reddito reale delle famiglie, contrattosi quasi del 10%, oltre tre miliardi di euro, rispetto all’anno scorso.
“Con uno dei peggiori tassi di disoccupazione d’Europa e con le aziende che continuano a scomparire – racconta il nostro inviato Stamatis Giannisis – la vera scommessa per l’economia della Grecia è la crescita. Una scommessa che richiederà molto tempo per vincere”. Euronews