EXPO 2015: ACERBO NDAGATO PER CORRUZIONE E TURBATIVA D’ASTA IN RELAZIONE AL PROGETTO «VIE D’ACQUA»
Dopo l’avviso Acerbo si dimette da commissario delegato Expo La decisione su richiesta di Cantone. Resta in carica come responsabile unico per il procedimento di Padiglione Italia. Sala: il rapporto di fiducia non è caduto.
Antonio Acerbo, indagato in relazione al progetto «Vie d’Acqua» con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, si è dimesso dall’incarico di commissario delegato di Expo 2015, su richiesta del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone. Resta in carica come responsabile unico per il procedimento di Padiglione Italia. Lo ha annunciato l’ad di Expo Giuseppe Sala. «Ho chiesto all’ingegner Antonio Acerbo di fare un passo indietro in qualità di mio delegato, in modo che la sua attività non possa in alcun modo essere collegata alla vicende per la quale ha ricevuto un avviso di garanzia, che è quella delle vie d’acqua. Ho sentito in mattinata Acerbo, che mi ha dato la sua disponibilità. Nel frattempo però, continuerà a lavorare al Padiglione Italia», ha riferito Sala in un incontro con il presidente dell’autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, dopo che Acerbo è stato indagato per corruzione e turbativa d’asta. Sala ha parlato di una decisione «più di convenienza che d’obbligo». «Io e Acerbo ci siamo parlati – ha raccontato Sala – ma quello che mi ha spiegato è materia delicata, non posso dirla»
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