LEGA NORD: Sisal poteva contare “sull’amico Salvini” a Milano e Bruxelles
I manager del gigante del gioco erano preoccupati per i controlli della Polizia nella prima sala giochi aperta nel centro di Milano. Maggi, il responsabile della società per le relazioni istituzionali, scrive all’amministratore Petrone: “Ho attivato l’Europarlamentare e consigliere comunale di Milano. Se ci sono interventi invasivi ci pensa lui”. Il segretario del Carroccio nega.
21/10/2014 – Il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha acquisito nell’ambito dell’inchiesta sui fidi facili della Bpm (nella quale è indagato anche l’amministratore della Sisal Emilio Petrone) le email tra i manager della Sisal preoccupati per i controlli della Polizia municipale contro la prima sala giochi aperta nel centro di Milano: la Wincity di piazza Diaz. Il 27 aprile 2010, il responsabile relazioni istituzionali di Sisal, Giovanni Emilio Maggi, presenta la sala al sindaco Letizia Moratti e scrive a Petrone: “Il sindaco ha manifestato qualche preoccupazione per una ‘sala giochi’ a due passi dal Duomo”. Un mese dopo, Maggi incontra il capo di gabinetto del sindaco e scrive ai suoi capi che se il comune dovesse appoggiare l’operazione “ne deve avere un vantaggio (…) un progetto di ‘partecipazione sociale’ e di ‘restituzione’ per giustificare la benevolente condivisione del progetto da parte del Comune e del Sindaco in particolare”. Continua su FONTE
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