Di Maio ad Harvard “spiegherà” M5s. Appuntamento ad Ash Center, poi incontri a Boston
ROMA, 29 APR – Il vice presidente della Camera M5S, Luigi Di Maio, il 3 maggio sarà all’università di Harvard per “spiegare” agli americani il Movimento 5 Stelle: l’intervento – che,come si legge sul sito dell’ateneo, è focalizzato sul dare “maggiori poteri ai cittadini attraverso la democrazia diretta”-
è programmato per il pomeriggio all’Ash Center for Democratic Governance and Innovation della prestigiosa università di Cambridge, situata a pochi chilometri da Boston. E, infatti, il giorno successivo l’esponente M5S si fermerà nella città del Massachusetts dove, tra l’altro, potrebbe incontrare la comunità italiana. (ANSA)
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La legge che scandalizza la lobby Lgbt: “I maschi usino il bagno dei maschi”
13/04/2016 – Cosa sta accadendo in North Carolina? Semplicemente la morte del buon senso. E’ stata infatti approvata una legge in cui si specifica che i bagni pubblici vanno divisi in maschili e femminili e chi è nato geneticamente maschio non può accedere al bagno femminile, e viceversa.
Ciò che stupisce non è tanto l’ovvietà di tale legge, ma il fatto che le associazioni Lgbt e diverse multinazionali -come Apple, Twitter e Paypal, Disney, Google, American Airlines ecc.-, si siano ferocemente opposte, affermando che non bisogna discriminare e va permesso ad ogni individuo di scegliere il servizio igenico che vuole e che “si sente” di utilizzare.
La decisione di istituire questa legge è nata dopo la diffusione di casi in cui transessuali geneticamente maschi, o maschi che fingevano di essere transessuali, hanno approfittato della società gay-friendly americana per introdursi tranquillamente nei bagni femminili, arrivando a molestare sessualmente donne e bambine. Tra i casi più famosi c’è quello di Christopher Hambrook, un maniaco sessuale che ha deciso di fingere di essere un transessuale donna per potersi avvicinare ai luoghi frequentati dal sesso femminile, violentando quattro donne. «Chiunque poteva accedere ai bagni del sesso opposto. Tutto quello che doveva fare era affermare che il suo vero genere non era quello biologico», si legge sul National Review. «Lo scopo della legge è di garantire che le persone, soprattutto donne e bambini, possano utilizzare bagni pubblici e spogliatoi, senza essere esposti a persone di sesso biologico diverso. Si chiama buon senso».
L’Università di Toronto ha dovuto sospendere, almeno temporaneamente, le sue “politiche inclusive e non discriminanti” sull’uso dei bagni gender per le persone transessuali, dopo che alcune studentesse sono state molestate e videoriprese in momenti intimi da parte di alcuni studenti. Si sta quindi pensando di creare servizi igenici destinati solamente agli uomini che si identificano come donne, ma così si discriminerebbero i transessuali donna che si sentono uomni, anche loro necessitano di un bagno esclusivo. Così facendo, tuttavia, si violerebbero i diritti di Nano, la giovane donna che si “sente nata in un corpo sbagliato” e ritiene di essere un gatto. Servirebbe dunque creare una lettiera pubblica per felini a misura di esseri umani, e così via per accontentare ogni tipo delle più svariate “auto-sensazioni”. Siamo alla follia.
Nota di folklore: il più attivo contestatore della legge del North Carolina si chiama Chad Sevearance-Turner, presidente della Charlotte’s LGBT Chamber of Commerce. Ha dovuto dimettersi dopo che si è scoperto essere lui stesso un molestatore sessuale, condannato nel 2000 per pedofilia.
Tutto questo dimostra che le conseguenze sociali, una volta approvate le istanze Lgbt, sono anche concrete, arrivando a recare danno e discriminazione verso gli altri cittadini. La domanda “a te personalmente cosa cambia” se vengono istituite le nozze gay o accettate le richieste dei transgender, è fallace, poiché viviamo in un’unica società e ogni legge, lo insegnavano già gli antichi Greci, crea costume e condiziona la vita di tutti. Senza considerare che alla persona che pone tale quesito, non cambierebbe personalmente nulla nemmeno se venissero legalizzati ed istituiti la poligamia, l’eugenetica, l’incesto, la clonazione umana o la creazione di ibridi uomo-animale. Eppure, molto probabilmente, sarebbe ad essi comunque contraria.
“Ciò che cambia” con l’introduzione del matrimonio omosessuale è la distruzione delle fondamenta del matrimonio e, quindi, della famiglia costituzionalmente intesa, con ricadute su tutti. “Ciò che cambia” nell’accettare le richieste sociali delle persone transessuali è innanzitutto farsi complici -come ha ben chiarito lo psichiatra P.R. McHugh, professore emerito di Psicologia presso la Johns Hopkins University School of Medicine- di persone affette dal disturbo dell’identità di genere, patologia inserita nel Manuale di Classificazione dei Disturbi Mentali dall’American Psychiatric Association (APA), quindi confuse nella loro capacitá di intendere e volere rispetto alla loro identitá. In secondo luogo, esistono anche conseguenze concrete e discriminanti per tutti gli altri cittadini, come insegna il caso del North Carolina. FONTE
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Siria: rafforzate truppe d’assalto russi in azione contro jihadisti
BREIZATAO – ETREBROADEL (2015/09/18) La Russia ha aumentato l’intensità del suo impegno in Siria, dopo aver inizialmente schierato una nuova base aerea vicino al porto di Tartus. Questi sono ora il formidabile marinai russi – soprannominato “Black Death” – che sono entrati in azione contro i jihadisti dello Stato islamico.
Dispiegamento di fanteria navale russa
Sono stati identificati veicoli russi R-166 a 0,5 segnale ad alta frequenza, mentre si muovevano sulla strada che collega Homs a Aleppo 4. Questi veicoli, chiamati “quartier generale mobile” sono stati accompagnati da BTR-82 truppa trasporti con a bordo i marines russi. L’R-166-0,5 permette di stabilire la comunicazione con le forze impegnate sul campo di battaglia su una distanza fino a 1 000 km.
Questi sistemi di comunicazione sono resistenti alle interferenze elettromagnetiche, permettendo alle truppe russe in profondità operativa in Siria per informare i loro comandanti sulla base di Lattakia, per ricevere gli ordini, intelligenza e persino video scattate da droni o aeromobili.
Un altro elemento presente sul veicolo è un’antenna contenuta in un cilindro, che può essere estesa fino a 15 metri di altezza.
L’R-166 a 0,5 veicoli sono una componente del sistema operativo russo, quindi non sono stati fatti senza la lunga distanza movimenti di truppe sono in corso. La comparsa di questi veicoli sul dramma siriano mette in luce le intenzioni di Mosca.
Ascensore aria
Ieri l’esercito siriano ha riconosciuto uso dei “nuovi tipi di armi” forniti dalla Russia, che segna il rafforzamento del sostegno russo al governo siriano. Una fonte del Ministero della Difesa della Siria ha detto a Reuters (leggi qui) che “nuove armi – e nuovi tipi di armi – sono consegnati” e sono”estremamente preciso e efficace”. L’esercito siriano ha iniziato a utilizzare nelle ultime settimane dopo essere stato guidato negli ultimi mesi. “Possiamo dire che si tratta di armi di tutti i tipi, sia a terra o inaereo”.
Tra queste forniture, contiamo l’elicottero MIL-28 (nome in codice Nato “Chaos”), in grado di distruggere la maggior parte dei tipi di carri armati americani attualmente in possesso della jihadista Stato islamico.
Il Pentagono (leggi qui) ritiene che queste ultime 48 ore, 15 voli operati da gigante trasporto Antonov-124 (nome in codice Nato “Condor”) ha avuto luogo sul sito della nuova base aerea vicino a Jableh di Lattakia.
L’Antonov 124 è il secondo più grande aereo del mondo e può trasportare 150 tonnellate di carico e pesare fino a 400 tonnellate al decollo. Ecco un documentario sulle capacità fuori misura di questo dispositivo:
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Siria: rafforzate truppe d’assalto russi in azione contro jihadisti (VIDEO):
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La grande truffa: Stati Uniti invasi da falso pomodoro San Marzano
18/08/2015 – Allarme di produttori ed operatori per il pomodoro San Marzano dop contraffatto negli Stati Uniti.
“’La frode alimentare colpisce lo storico ‘Pomodoro San Marzano Dop’ vanto della Campania negli Stati Uniti. Come già denunciato dal New York Times del 16 agosto il deprecabile fenomeno deriva dalla mancanza di una specifica normativa a tutela dei prodotti Made in Italy” affermano Eduardo Ruggiero e Gino Sorbillo, rispettivamente della cooperativa Danicoop (che riunisce diversi produttori) e l’imprenditore-pizzaiolo napoletano.
I lettori americani, almeno quello più attenti, hanno appreso dal New York Times che quando credono di comprare il San Marzano in realtà mettono nel cestino un comune pomodoro. Non potrebbe essere altrimenti, visto che la produzione della dop difficilmente supera i 50mila quintali, neanche il due per cento del totale dell’oro rosso coltivato e trasformato in Italia.
L’autore dell’articolo, Nicholas Blechman, ha conosciuto il vero San Marzano per caso, al Fancy Food del 2014, quando incontrò Paolo Ruggiero della Danicop, conosciuto nell’ambiente gourmet per il marchio Gustorosso, e provò il prodotto. Lo invitò poi al giornale per un assaggio e ascoltare la sua storia.
Poi decise di fare un salto di persona nell’Agro Nocerino Sarnese, terra di elezione di questo pregiato pomodoro, finito in disgrazia negli anni ’80 perché non ritenuto affidabile dai conservieri che nel frattempo era alle prese con la crisi della fitopatia e con il trasferimento della produzione in Puglia.
Qui ha incontrato i contadini e i produttori che sono impegnati a rilanciare il prodotto tutelato dalla dop, denominazione di origine protetta per scoprire che il riconoscimento europeo non vale assolutamente nulla negli Usa e che il mercato americano è in mano a gente che gioca sul nome per non dire di peggio.
«San Marzano – esordisce Blechman nell’articolo pubblicato ieri sul sito del New York Tinmes – è il nome associato a dei pomodori di qualità favolosa, dolci e saporiti, venduti sino in Giappone. Sono quelli preferiti per la preparazione della pizza napoletana e usati da alcuni dei migliori chef al mondo».
Dopo aver spiegato che si può cchiamare San Marzano solo il prodotto coltivato nell’Agro Nocerino e tutelato dalla dop, il racconto di quanto accaduto:
«La settimana scorsa a Brooklyn, poiché avevo desiderio di una salsa di pomdoro, presi un barattolo di pomodori San Marzano e vidi che in piccolo c’era scritto che erano stati coltivati negli Stati Uniti. L’etichetta era in parte in italiano “San Marzano Pomodori Pelati” ma il prodotto era americano. Com’è possibile?»
Il giornalista ricorda che la polizia italiana sequestra regolarmente pomodori con falsa etichettatura. Nel 2010 sono state confiscate più di 1.000 tonnellate di pomodori con falsa etichetta di San Marzano destinate al mercato americano. Poi la denuncia: «L’Italia è uno dei più grandi produttori al mondo di concentrato di pomodoro ma non tutto questo prodotto proviene da pomodori italiani. Il concentrato di pomodoro è importato in Italia dalla Cina. I produttori hanno imparato a diluire il triplo concentrato con acqua, ad aggiungere il sale, a pastorizzarlo e a venderlo come doppio concentrato di pomodoro. Ma questo non può essere etichettato come “prodotto in Italia”, anche quando i pomodori sono stati prodotti in Cina ma trasformati in Italia».
Ma non è questo l’unico meccanismo: la legge italiana non vieta infatti l’esportazione di scatole di pomodori senza etichetta che poi possono essere chiamate in qualsiasi modo quando arrivano sul mercato americano. Per cui una scatola con sei lattine costa all’origine sui 6 euro e viene rivenduta a circa 30 dollari con un guadagno che supera il 400%!
La conclusione del giornalista è molto pratica, in puro stile americano: «Essendo in dubbio su quale prodotto acquistare per la mia salsa, vado da Gustiamo al Bronx e pago 30,50 dollari per del concentrato di pomodoro Pianogrillo, fatto con pomodori siciliani, e 3,90 dollari per un barattolo di circa 400 grammi di pomodori San Marzano Gustarosso. Probabilmente è caro ma questo è il prezzo dell’autenticità in un sistema economico alimentare globalizzato».
«Il nostro lavoro – spiega Paolo Ruggiero, protagonista della storia – deve fare i conti con realtà come questa. A un americano è difficile far capire perché il mio prodotto debba costare più del doppio di uno che ha lo stesso nome. E purtroppo la legge in Usa parte dal presupposto che tocca al consumatore a dover essere informato».
Non è la prima volta che si usano queste figure per illustrare un articolo. Lo scorso anno fece scalpore l’attacco all’olio italiano. Stavolta l’obiettivo sembra più centrato: «In America ormai San Marzano è sinonimo di tomato – dice Ruggiero – non so se questo articolo servirà a qualcosa, certo almeno fa un po’ di chiarezza». FONTE
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L’impressionante “buco” per risucchiare l’acqua in eccesso, in America
E’ uno sfioratore e si trova sul lago Berryessa. Uno sfioratore è un grosso imbuto che si trova che si trova a pelo dell’acqua e che la risucchia nei momenti in cui il livello supera quello dello sfioratore, da qui il particolare nome della costruzione idraulica, che in questo caso si trova sul Lago di Berryessa in California nel distretto di Napa Country. E’ largo 22 metri e profondo 9 metri, e può risucchiare trentasettemila metri cubi di acqua al secondo. Ovviamente è pericolosissimo avvicinarsi anche a qualche decina di metri dallo sfioratore perché ha una forza molto intensa, purtroppo a causa dell’incoscienza una ragazza nel 1997 è morta perché risucchiata dallo sfioratore. Nella gallery vedrete le impressionanti dimensioni dello “Spillway”, così come chiamato in inglese, e un video durante il suo funzionamento!
Con questo ponte aereo e l’atterraggio materiale costante che si svolgono nel porto di Tartus, i servizi segreti militari americani credono che la Russia ha, a quest’ora, schierato almeno sei carri armati T 90 3a generazione (vedi qui) . Questo è il carro armato standard dell’esercito russo. Ha anche 35 corazzati da trasporto truppa e 15 pezzi di artiglieria.
Coinvolgimento della 810a brigata di fanteria navale
Le unità schierate attualmente appartengono ai marinai russi, comunemente chiamata “la morte nera”.Marines russi sono truppe d’assalto che possono essere implementate rapidamente al fine di cogliere i punti strategici, prima di essere supportate da rinforzi convenzionali.
L’attuale sforzo russo Jableh, vicino Latakia, mira a consentire la ricezione di almeno 1500 personale(fonte). Il dispiegamento marines pone necessariamente la questione dell’arrivo, o meno, altre unità dell’esercito russo incaricato di sostenere lo sforzo.
Per il momento sono stati identificati marines della Brigata 810 di Marine integrato nella Flotta del Mar Nero, di stanza stessa in Crimea (leggi qui). Questa brigata conta circa 2.000 uomini ed è composta da due battaglioni di marines (880 e 382 battaglioni), un paracadute Battaglione Marine (881 Battaglione), un battaglione di ricognizione (Battaglione 888), di una batteria di artiglieria (batteria 1613th), una batteria antiaerea (batteria 1619).
Il quotidiano britannico “The Guardian” ha riportato che un primo convoglio russo era in viaggio per Hama, nei pressi di Tartous (fonte).
Ecco una rapida panoramica dei tipi di missioni che assicurano i “berretti neri” russo: Fonte