CoronaVirus, intervista a Fontana: “In Lombardia? Rifarei tutto!”
24/04/2020 – “Sulle Rsa la Regione non ha competenza”, e l’ospedale alla Fiera di Milano? “La via giusta”. Ripartire con i lombard bond: l’intervista a Attilio Fontana, governatore della Lombardia.
In un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana rivendica le sue scelte, “mi contesteranno qualsiasi cosa, ma rifarei tutto. Su Rsa non ho sbagliato, la Regione non ha competenza, forse avrei potuto coinvolgere le opposizioni, ricordiamoci però in che situazione ho dovuto decidere. Adesso bisogna ripartire, Lombard bond per di investimenti alle imprese”.
“Sulle Rsa la Regione non ha competenza”
“Mi hanno accusato di tutto – ribadito Fontana – come delle zone rosse e delle Rsa. Sono in pace con la coscienza. Anche perché sulle Rsa la Regione non ha competenza, se non di controllo. E non c’è stata alcuna pressione, solo una lettera per chiedere di ospitare pazienti, ma solo nel caso di disponibilità di spazi separati e personale dedicato. Hanno risposto 15 strutture su oltre 700. E tra queste c’è il Pio Albergo Trivulzio di Milano“.
Il piano da tre miliardi e i “lombard bond” Il piano da investimento da tre miliardi di euro – “soldi veri”, come li definisce Fontana – rappresentano il primo passo per rimettere in piedi l’economia della Lombardia. “Saranno spesi in tempi brevi e arriveranno a tante imprese. E al tempo stesso riprendiamo i lavori necessari per strade, scuole e territorio”. Il presidente della Regione ha poi parlato dei cosiddetti ‘lombard bond’: “Il piano straordinario di investimenti è previsto a debito, utilizzando obbligazioni a seconda del tasso che il mercato offrirà. E i ‘lombard bond’ saranno autorizzati in base alla necessità di cassa, come farebbe un buon padre di famiglia. Tra l’altro la Lombardia ha già utilizzato questo strumento dopo la crisi economica seguita all’11 settembre 2001“.
L’ospedale alla Fiera di Milano? “La via giusta”.
Rafforzare la risposta strutturale della sanità lombarda è la “via giusta”, secondo Fontana. E “un passo in questa direzione è l’Ospedale alla Fiera di Milano“. A dispetto della grandiosità degli investi e dell’inaugurazione, l’ospedale però continua a ospitare pochi pazienti. Ai dubbi avanzati dal giornalista Fontana risponde: “Diciamo che se quell’ospedale non servirà mai a niente, sarò la persona più felice del mondo. Però è bene ricordare in quale momento è nata la decisione di realizzarlo: c’erano medici in lacrime che non sapevano dove mettere i malati e tremavano all’idea di dover scegliere a chi dare la priorità”.
“Certo, potevo coinvolgere le opposizioni ma ho ascoltato i tecnici e ho trascurato il resto”
“Sarei presuntuoso se dicessi che sicuramente non ho sbagliato niente”, ha ammesso il governatore lombardo. “Qualcosa mi sarà sfuggito sicuramente, ma francamente non le cose che adesso mi vengono contestate. In questo frangente non ho mai pensato alla politica mentre prendevo decisioni sulla salute dei cittadini. Forse lo hanno fatto altri. Ho ascoltato i tecnici, l’Unità di crisi, gli infettivologi e ho trascurato tutto il resto. Certo, potevo coinvolgere le opposizioni, ma in quei giorni ho trascurato persino qualche assessore pur di non rallentare il processo decisionale”.
“Ripartire con i Lombard bond usando obbligazioni a tasso di mercato”
Soldi veri – dice Fontana – in arrivo alle imprese lombarde. “Saranno spesi in tempi brevi e arriveranno a tante imprese. E al tempo stesso riprendiamo i lavori necessari per strade, scuole e territorio”.
Il presidente della Regione ha poi parlato dei ‘lombard bond’: “Il piano straordinario di investimenti è previsto a debito, utilizzando obbligazioni a seconda del tasso che il mercato offrirà. E i ‘lombard bond’ saranno autorizzati in base alla necessità di cassa, come farebbe un buon padre di famiglia. Tra l’altro la Lombardia ha già utilizzato questo strumento dopo la crisi economica seguita all’11 settembre 2001″.
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