Operazione Corolla – Sequestrati beni per oltre 40 milioni di euro
15/03/2021 – Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito il decreto di sequestro emesso, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, dal locale Tribunale – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione nei confronti di F. A. (classe 1957), avente ad oggetto un ingente patrimonio del valore di oltre 40 milioni di euro.
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L’imprenditore romano, attivo nel settore delle costruzioni, è stato coinvolto in varie vicende giudiziarie (relative anche ad appalti pubblici) e arrestato, nel 2015, per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato.
Prendendo le mosse dall’esame degli atti dei diversi procedimenti penali, gli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma hanno individuato il metodo utilizzato, per circa venti anni, da A. per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati in acquisizioni patrimoniali riferibili a società utilizzate come “schermo giuridico” e intestate a compiacenti “prestanome”.
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In particolare, l’imprenditore ha costituito e gestito una complessa galassia societaria, la cui riconducibilità all’effettivo dominus delle imprese italiane era ostacolata dall’interposizione fittizia di soggetti giuridici ubicati all’estero (tra l’altro, nelle Isole Vergini Britanniche, a Panama, in Lussemburgo e in Svizzera) al fine di far confluire su conti correnti oltre confine rilevanti disponibilità finanziarie frutto delle frodi fiscali e bancarotte poste in essere in Italia.
Tali precedenti hanno consentito di inquadrare A. tra i soggetti “socialmente pericolosi” ai sensi del c.d. Codice Antimafia (D.Lgs. 159/2011) e i conseguenti approfondimenti economico-finanziari hanno permesso di ricostruire le ricchezze nella sua disponibilità, assolutamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati – costituite da oltre 430 unità immobiliari tra appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni, ubicati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo – che sono state, pertanto, sottoposte a sequestro. – [FONTE]
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