Verso il conflitto mondiale: Russia, il parlamentare Sergei Zheleznyak: “Trump stia attento ai cattivi consiglieri: il nemico è il terrorismo”
17/04/2017 – La verità dell’uomo di Putin. “Trump, attento a quel che fai: so chi ti tradisce”. L’ attacco americano alla base militare siriana di una settimana fa? Atto irresponsabile che ha avvantaggiato soltanto i terroristi dell’ Isis. La strage di civili siriani causata, secondo gli Usa, dall’ uso di gas da parte dell’ esercito di Assad? Una falsificazione creata apposta per suscitare la reazione americana, visto che ad oggi non esistono prove dell’ utilizzo di armi chimiche da parte dell’ esercito regolare siriano. Donald Trump? Si è fatto mal consigliare da potenti lobbies finanziarie e militari che vogliono prosperare sulla guerra e sul sangue degli innocenti. Non usa mezzi termini Sergei Zheleznyak, parlamentare alla Duma e responsabile per le relazioni internazionali di Russia Unita, il partito cardine del governo, il cui segretario è il primo ministro Medvedev. Gli impegni istituzionali di Medvedev fanno sì che sia proprio Zheleznyak uno dei leader più importanti e in ascesa nel panorama politico russo. Libero lo ha intervistato in esclusiva.
Sergei Zheleznyak, il suo partito è rimasto sorpreso dall’ attacco aereo degli Stati Uniti in Siria? Come si spiega questa decisione di Trump?
«La decisione di Trump è evidentemente politica, non militare. Ha voluto dimostrare ai suoi numerosi avversari all’ interno degli Stati Uniti e dei paesi della Nato che la sua posizione è più dura di quella dell’ amministrazione Obama. Il presunto attacco chimico, che in realtà è una falsificazione creata apposta per provocare una reazione armata, è stato presentato al presidente Trump come motivazione sufficiente per lanciare un attacco missilistico americano, anche se non esiste alcuna prova dell’ uso di armi chimiche da parte del governo siriano. Diversi anni fa gli sforzi compiuti dalla comunità internazionale hanno contribuito alla totale eliminazione dell’ arsenale chimico della Siria dal suo territorio, eliminazione effettuata con la piena e attiva collaborazione del governo legittimo di Damasco. Nel frattempo è emersa la prova innegabile che le organizzazioni terroristiche all’ interno della Siria possiedono armi chimiche e le usano contro i civili. È per questo che i miei colleghi del partito e in Parlamento considerano l’ attacco americano contro la base militare siriana un atto senza precedenti e un’ irresponsabile aggressione contro uno stato sovrano e la sua gente. L’ iniziativa degli Usa ha inoltre portato i terroristi ad approfittare di questa crisi, al fine di lanciare una controffensiva».
L’ altro giorno Putin, dopo aver incontrato il segretario di Stato americano Tillerson, ha dichiarato che i rapporti tra Russia e Stati Uniti non sono migliorati con l’ elezione di Trump, anzi stanno peggiorando. Come si spiega una simile inattesa situazione?
«Le azioni che Washington ha intrapreso senza un’ inchiesta internazionale approfondita, come invece chiede la Russia, si inseriscono nel quadro della sua politica estera tradizionale, ovvero l’ auto-convincimento di essere un “dittatore globale”, che si concede la libertà di giudicare chi ha ragione e chi ha torto. In questo modo gli americani mettono in pericolo il difficile e delicato processo di ricerca di una soluzione per la pacificazione della Siria. È evidente che il nuovo leader degli Usa ha deciso di dimostrare la sua forza a coloro che hanno fatto pressione su di lui fin dai primi giorni della sua presidenza, volendo prosperare sulla guerra. Dobbiamo ricordare ancora una volta ai funzionari degli Stati Uniti e della Nato che la nostra civiltà ha un nemico comune, che è il terrorismo, e tutte le forze devono essere unite al fine di sradicare questo male globale».
Gli americani chiedono alla Russia di pensare al “dopo Assad”. Già Obama aveva detto le stesse cose…
«Bashar Al-Assad è il leader legittimo della Siria, che è membro delle Nazioni Unite ed è lacerata da una violenta e sanguinosa guerra con il terrorismo globale islamista che minaccia non solo il Medio Oriente, ma l’ intera umanità. Sotto richiesta di Damasco, la Russia sta fornendo un aiuto militare al governo siriano. Inoltre forniamo regolarmente aiuti umanitari alla popolazione della Siria, che soffre la fame, la povertà e la guerra. Io ancora una volta voglio ripetere che il mondo ha un nemico comune, che è il terrorismo globale. Dobbiamo unire tutte le forze per sconfiggerlo».
Gli Usa e l’ Ue sostengono che l’ intervento russo serve soprattutto ad aiutare l’ alleato Assad a sbarazzarsi dei ribelli.
«In questo momento, sul suolo siriano, la forza principale che combatte contro il terrorismo è l’ esercito, che risponde agli ordini del presidente Bashar Al-Assad. Tutti gli inviti a rovesciare il governo e tutti gli attacchi contro il suo esercito sono criminali e assurdi. Queste azioni indeboliscono la resistenza ai terroristi. La Siria ha bisogno di una soluzione politica del conflitto. Questo complicato processo è stato avviato a Ginevra e Astana con la partecipazione attiva della Russia. Ma l’ aggressione degli Stati Uniti mette a repentaglio il negoziato».
Anche se l’ Ue continua a confermare le sanzioni, la Russia vuole mantenere aperte le buone relazioni con l’ Europa. Voi di Russia Unita avete contatti diretti con alcuni partiti politici europei e extraeuropei. Perché?
«Le sanzioni che sono state imposte alla Russia sono di carattere distruttivo, non hanno ragioni oggettive. Le sanzioni colpiscono anche le economie europee e continuano nonostante le proteste di molti europei. La Russia è stata costretta a reagire facendo lo stesso, attuando l’ embargo dei prodotti provenienti dall’ Ue, però noi abbiamo ottenuto vantaggi da questa risposta, visto che ha contribuito a migliorare l’ industria e l’ agricoltura del nostro paese. Non esistono sanzioni che possano farci rinunciare alla nostra sovranità e alla nostra visione del mondo. Allo stesso tempo il nostro paese e il partito Russia Unita continuano ad esprimere il deciso sostegno per la cooperazione internazionale e anche per la cooperazione con i partiti politici europei, in uno spirito di uguaglianza e di rispetto reciproco. Russia Unita è la principale forza politica del nostro paese ed è riconosciuta la sua capacità di avere una strategia ben precisa sia in casa nostra che all’ estero. Oltre ad altre attività cruciali, la nostra priorità è quella di espandere e sostenere i rapporti con i partiti politici stranieri che sono vicini a noi sia politicamente sia dal punto di vista dei valori condivisi».
Per quanto riguarda l’ Italia, un mese fa avete siglato un accordo di cooperazione con Matteo Salvini a Mosca. Di che si tratta?
«Abbiamo stabilito legami bilaterali con la maggior parte dei partiti principali degli ex stati sovietici, con partiti di gran parte dell’ area asiatica e con diversi partiti politici europei e latino-americani. Ad oggi Russia Unita ha firmato una quarantina di accordi con partiti stranieri, tra cui la Lega Nord, che ha espresso interesse per tale cooperazione, che verrà di volta in volta caratterizzata da azioni comuni nelle sedi istituzionali internazionali dove sono presenti anche parlamentari russi.
Il nostro partito organizza consultazioni bilaterali in cui vengono discussi i vari aspetti della cooperazione interpartitica, viene fissata un’ agenda internazionale e pensiamo di avviare anche una collaborazione tra i movimenti giovanili. Abbiamo avviato un processo di scambio di esperienze su una vasta gamma di questioni e le delegazioni del nostro partito prendono spesso parte alle manifestazioni organizzate dai partiti amici».
L’ attacco terroristico a San Pietroburgo dimostra che il pericolo è, come dice lei, il fanatismo islamico globale. Ci sono leggi in Russia che contrastano con forza questo pericoloso fenomeno?
«Questo crimine brutale contro i passeggeri della metropolitana di San Pietroburgo ha suscitato dolore e indignazione.
Nel tentativo di diffondere il caos tra la nostra società, questi criminali stanno cercando di compromettere la ferma posizione del nostro paese, impegnato a sostenere enormi sforzi per combattere la criminalità internazionale e il terrorismo. Quei criminali sappiano che si sono sbagliati, non riusciranno a gettare la Russia nel caos. Conosciamo bene la natura criminale dei terroristi che ci hanno attaccato a San Pietroburgo e li spazzeremo via. Le forze dell’ ordine russe hanno una grande esperienza nella lotta contro il terrorismo, sia all’ interno del paese che all’ estero. Secondo i loro dati, lo scorso anno sono stati sventati sedici attacchi terroristici che stavano per colpire la Russia. È molto triste e assurdo che i colleghi europei ignorino la nostra esperienza sul campo. Il Parlamento russo ha invocato ulteriori sforzi per garantire la sicurezza, con iniziative antiterrorismo ad ogni livello. Siamo fermamente contrari all’ incitamento all’ odio su base religiosa, razziale e nazionale, e il nostro Parlamento ha adottato una serie di leggi in materia.
Inoltre stiamo concentrando i nostri sforzi sulla sicurezza delle informazioni, compresa la protezione della sovranità digitale del nostro paese, e abbiamo promulgato una legge che vieta l’ estremismo su internet.
La Russia può essere un esempio per altri paesi, visto che possiede un’ esperienza secolare di pace interreligiosa, basata sul rispetto dei diritti e della libertà di ogni cittadino, di ogni nazionalità e di ogni credo».
Il Presidente Putin ha già parlato al telefono con Donald Trump. Sapete se è previsto un incontro e dove?
«Sono sicuro che non appena l’ atmosfera politica sarà quella giusta, questo incontro avrà luogo. Putin ha più volte detto che la Russia è pronta a un dialogo paritario e costruttivo con tutti i paesi civili. Inoltre non bisogna dimenticare che la Russia e gli Stati Uniti, in quanto le due superpotenze nucleari più importanti del mondo, hanno una speciale responsabilità nel preservare la pace. Il nostro Capo dello Stato ha dichiarato che le relazioni internazionali sono una strada a doppia carreggiata e il nostro paese ha già percorso la sua parte. Vogliamo ancora credere che il nuovo presidente degli Stati Uniti imposterà la sua azione politica non seguendo i desideri dei militari, degli industriali e di quelle lobbies finanziarie che prosperano sul sangue e sulla guerra, ma seguendo i fatti imparzialmente, in nome e per conto dei reali interessi del popolo americano».
Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook