25/10/2018 – “Non c’è alcun dubbio” che il governo rimanderà la manovra “tale e quale” a Bruxelles, nonostante la bocciatura. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Paolo Savona in un’intervista a Sky Tg24. E se lo spread dovesse sfuggire di mano al governo? “Così come abbiamo deciso in Consiglio dei ministri, noi non riesamineremo la manovra, ma il contesto nel quale ci poniamo”, ha risposto il ministro per gli Affari europei. Le affermazioni di Savona probabilmente avranno deluso le aspettative di Mario Draghi: il vertice della Bce aveva detto di essere fiducioso sul fatto che Bruxelles e Roma avrebbero trovato un accordo sulla manovra. E a proposito delle parole del presidente della Bce Savona ha affermato: Ognuno si assuma le sue responsabilità”. Nessun rischio insolvenza per l’Italia, secondo il ministro: “Nessun paese vanta la stabilità dell’Italia in un contesto così difficile.
Il nostro paese è veramente solido, non c’è il rischio di insolvenza”, ha sostenuto. E sull’aumento dello spread Savona chiama in casa la Banca centrale europea: “Alla Bce – ha dichiarato – dovrebbe spettare il compito di indicare soluzioni per evitare la crisi sistema bancario ed eventualmente intervenire. Se lo spread si innalza e nessuno interviene per calmierarlo, ed è un tipico compito delle banche centrali europee, inevitabilmente la caduta del valore dei titoli mette in difficoltà le banche. Se le responsabilità della stabilità del sistema bancario passano nelle mani della Banca centrale europea, dovrebbe essere la Bce a intervenire per evitare che il sistema bancario entri in crisi”. “La vera scommessa è che l’Italia, dopo aver fatto una serie di leggi che vincolano gli investimenti, deve uscire da questa situazione, la manovra presentata contiene un impegno politico in questo senso. Noi stiamo vivendo al di sotto delle risorse e per gli investimenti ci sono più risorse di quanto scritto nella manovra”, ha affermato il professore sardo. “Io speravo che dall’Ue venisse un forte impegno tradizionale nel campo degli investimenti, invece gli investimenti sono stati tagliati e oggi ne vediamo i problemi”, ha ribadito. “Sostengo che se facciamo partire dell’1-2% gli investimenti nel biennio e del 2% nel triennio i problemi si cominceranno a risolvere”, ha aggiunto. “Nessun paese vanta la stabilità dell’Italia in un contesto così difficile. Il nostro paese è veramente solido, non c’è il rischio di insolvenza”, ha aggiunto Savona.
“Perché non dovremmo fare il condono fiscale? E’ una redistribuzione del reddito dai ricchi ai poveri”, ha speigato l’esponente di governo. In proposito il professore ha ricordato che a Strasburgo parlando del condono fiscale usò l’espressione che “Turarsi il naso e fare l’operazione”.
Quanto alle dichiarazioni del presidente della BCE Mario Draghi Savona è perentorio: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. – [Huffingntopost] CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.
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