13/08/2025 – Collaudi sismici manipolati su 60 edifici della Capitale in cambio di tangenti. Dall’apertura di un palazzo sul lungotevere, vicino Prati. Ai lavori di consolidamento nel palazzetto dello Sport in viale Tiziano, quartiere Flaminio. Per finire con l’opera di «miglioramento sismico» su lungotevere dei Mellini, dove adesso si trova un albergo.
La chiusura dell’inchiesta Gli indagati, tutti accusati di corruzione, coinvolti nel sistema sono 22 tra funzionari della Regione Lazio, progettisti e collaudatori. Ora il pm Carlo Villani nei loro confronti ha disposto la chiusura indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Perentorio il giudizio sugli indagati dato dai carabinieri nell’informativa di duemila pagine: «Vicenda di rilevante gravità data la spregiudicatezza criminale degli accusati, il cui dovere sarebbe garantire la sicurezza degli edifici anche in caso di terremoti in un territorio a rischio sismico come quello laziale».
I nomi coinvolti Questi i protagonisti della vicenda: c’è innanzitutto la coppia Danilo Subiaco, funzionario della Regione e membro della commissione Antisismica dal 2020 al 2023 e la moglie Anna Bolzano, psicologa. Lui avrebbe preso mazzette per circa 80mila euro tra il 2019 e il 2022. Lei gli avrebbe dato una mano a occultarle, attraverso l’emissione di fatture per il saldo di attività di segreteria presso studi d’ingegneria o architettura, dove negli stessi anni hanno lavorato due degli indagati – Andrea Di Domenico e Marco Carenza – accusati di aver dato bustarelle al marito.
Altro presunto collettore di tangenti sarebbe Luigi De Simone, altro funzionario della Regione. Per la pratica di lungotevere dei Mellini inerente il «miglioramento sismico», Subiaco avrebbe intascato 5mila euro.
Il progetto del 2021 È il 2021: riguardo all’immobile c’è un progetto che deve essere sottoposto al controllo della Commissione sismica. Responsabile del procedimento: Subiaco, che dà parere positivo per i lavori. A versare la tangente per quel giudizio favorevole e Andrea Di Domenico, progettista della struttura. Subiaco è stato anche vicino a ottenere l’incarico per gli adempimenti progettuali relativi alla realizzazione del centro alberghiero professionale di Amatrice.
Attività che gli sarebbe valsa 50 mila euro se avesse massimizzato gli utili nell’interesse del costruttore, nonostante l’elevato rischio sismico nell’area, come osservato dai carabinieri. Progetto poi saltato per la marcia indietro della Regione per via di alcuni inadempimenti contrattuali del costruttore. – [Corriere della SERA]