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1.000 euro a testa per cenare con renzi e Boschi: Due eventi per rimpinguare le casse del Pd

By admin

November 05, 2014

Quanto riporta Liberoquotdiano.it Due eventi per rimpinguare le casse del Pd che ha fatto storcere il naso a molti al Nazareno, al grido di “cosa c’entrano loro con la sinistra”. “Loro”, però, sono facoltosi imprenditori e finanzieri di cui Renzi tra un antipasto e un Chianti spera magari di sondare umori e sensazioni. Il costo della partecipazione, 1.000 euro a testa, non ha naturalmente scoraggiato i facoltosi “auto-invitati”.

Indovina chi viene a cena – Secondo Repubblica, incontreranno Renzi (e i suoi ministri Maurizio Martina, Marianna Madia e Maria Elena Boschi) a cena la famiglia Gavio, big delle autostrade, l’ad di Sestriere Spa Alessandro Perron Cabus, il presidente e Ad di Kinexia Pietro Colucci, il fondatore di Rokivo Valerio Saffirio (impegnato nel progetto Google Glass), esponenti della Nestlè e l’imprenditore musicale e organizzatore di concerti Roberto De Luca di Live Nation. E ancora, i colossi del vino Allegrini e Bertani e quelli dello spumante Ferrari e Santa Margherita. Ci sarebbe anche un “noto calciatore” la cui identità per ora rimane segreta.

Da il Giorno.it Nell’Italia della crisi, c’è chi raccapezza soldi con cene da botte di mille euro a commensale: stiamo parlando del Partito Democratico di Matteo Renzi. Mille euro, cifra non propriamente nazionale, è quanto richiesto dal Pd per cenare insieme a Renzi e alla Boschi. Una cena di autofinanziamento che non poteva non sollevare un vespaio di polemiche.

Non parteciperanno Stefano Dolce e Domenico Gabbana, stilisti di fama internazionale. Nemmeno Giorgio Armani sarà presente. La cena si terrà domani al The Mall, local trendy di Bosco Verticale a Milano. “Uno spazio grande ma elegante”. I tavoli saranno da dieci o da dodici. Pisapia pure sarà fra gli assenti, già impegnato in una cena dei primi cittadini dell’Anci.

“Sono stati soprattutto i parlamentari a darsi da fare. I più attivi? Simona Malpezzi e Lia Quartapelle, Vinicio Peluffo, Franco Mirabelli, Emanuele Fiano. Ognuno ha segnalato al partito almeno cinque persone da contattare. Chi ha accettato di partecipare (e pagare in anticipo il conto) ha ricevuto un codice Iban per il versamento. E ha firmato (o non firmato) un foglio in cui si autorizza a rendere pubblico il nome. Ragioni di privacy e di opportunità: non tutti quelli che vanno a cena con Renzi e Boschi vogliono apparire.

È attesa la presenza di Oscar Farinetti, il patron di Eataly. Tra i convitati Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber Italia, la donna più cordialmente detestata dai tassisti e da larga parte della Cgil. È vero che la Lucini è già stata protagonista di un dibattito alla Festa dell’Unità, ma certo la sua presenza alla cena è una tessera del mosaico del nuovo Pd come lo immagina Renzi. «Guardiamo al modello americano. Le cene sono solo il mattone iniziale. A sorpresa ci saranno Beniamino e Marcello Gavio, i patron di Serravalle e delle autostrade. Tra i presenti c’è di tutto: avvocati, notai, medi imprenditori, esponenti dell’impresa pesante e dell’agroalimentare» spiega la responsabile comunicazione, Alessia Rota