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Stop ai Vitalizi che continuano a percepire ex Parlamentari condannati in via definitiva, ecco i Casi eccellenti

By admin

November 15, 2014

Berlusconi, Previti, de Michelis e Dell’Utri, nonostante le condanne a loro carico per gravi reati come mafia, corruzione, truffe con fondi pubblici e frodi fiscali continuano a percepire gli assegni vitalizi?

Molti condannati sono fuori dalla politica, ma con le tasche piene grazie al vitalizio! Il mandato istituzionale non va assolto ‘con disciplina e onore’? Deputati e senatori dovrebbero dare l’esempio e, quindi stabilire la cessazione immediata di qualsiasi erogazione di denaro pubblico nei confronti di chi si e’ reso responsabile della violazione dell’articolo 54 della Costituzione.

Secondo l’articolo 54 della Costituzione italiana “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

Secondo i dati forniti da Camera e Senato, nel 2013 il totale dei vitalizi erogati dai due rami del Parlamento sono 2450: 1543 per Montecitorio e 907 per Palazzo Madama. Ad essi andrebbero aggiunte le pensioni destinate a vedovi e famigliari di ex parlamentari deceduti. Il totale delle somme erogate è di 7.968.001 euro (arrotondato per difetto) al mese: 4.866.684,7 per la Camera, 3.101.317,6 per il Senato.

Lo stipendio mensile, per una rendita che durerà per tutta la vita, può oscillare dai 1700 euro netti agli oltre 7mila. I dati vengono pubblicati periodicamente ad esempio dall’Espresso su materiale fornito dal Parlamento italiano. Qui la tabella di tutti i nomi per il 2013.

Silvio Berlusconi: un vitalizio mensile di 8000 euro, nonostante le condanne: Quattro anni, di cui tre coperti da indulto, inflitti dalla Cassazione per il processo Mediaset e sette anni di reclusione inflitti dal Tribunale di Milano per il caso Ruby. C’è poi la condanna a un anno per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio per la pubblicazione sulle pagine de “Il Giornale” dell’intercettazione Fassino-Consorte.

CASI ECCELLENTI:

Marcello Dell’Utri: A maggio la Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa per il fondatore di Forza Italia. Attualmente sta scontando la pena nel carcere di Parma. L’ex senatore era stato arrestato il 12 aprile scorso a Beirut, in un albergo dove soggiornava con il suo vero nome, dopo essere stato rintracciato grazie al suo telefono. Michel Suleiman, presidente libanese, ha concesso l’estradizione in Italia il 23 maggio. Marcello Dell’Utri continua a percepire 4400 euro al mese di vitalizio.

Cesare PREVITI: Avvocato, eletto con Forza Italia al Senato nel 1994, alla Camera nel 1996, 2001 e 2006 e ministro della Difesa nel primo governo Berlusconi. Condannato in via definitiva a 6 anni per tangenti nel processo Imi-Sir, ovvero tra ai più gravi processo per corruzione giudiziaria dell’Italia repubblicana. Condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nel 2007 fu costretto a dare le dimissioni dalla Camera. Previti è ad oggi intestatario di un assegno mensile di poco meno di 4mila euro al mese (3979.06 euro)

Gianni De Michelis: Coinvolto negli scandali di Tangentopoli, ha patteggiato un anno e sei mesi per corruzione nell’inchiesta sulle tangenti autostradali del Veneto e sei mesi nell’ambito dello scandalo Enimont. La pena è stata sospesa con la condizionale. Prende ad oggi 5174.79 euro al mese di vitalizio.