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Blitz anti-’ndrangheta in Lombardia: 38 arresti. Nel mirino le cosche del Comasco e del Lecchese

By admin

November 18, 2014

Documentati i rituali di affiliazione. «Noi non possiamo cambiare…». Una mafia feroce, dedita al controllo del territorio con sconfinamenti in Svizzera, a un proselitismo preoccupante e all’inedita alleanza con insospettabili imprenditori e liberi professionisti per ricattare e mettere in atto estorsioni verso altri imprenditori.

È uno spaccato inedito e molto inquietante, quello che emerge dall’operazione “Insubria”, scattata questa mattina ad opera dei Ros di Milano nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Distrettuale antimafia (pm: Ilda Boccassini, Paolo Storari , Francesca Celle). Ma soprattutto, grazie alle intercettazioni e alle riprese filmate, è un’indagine con un elevatissimo valore “storico”, perché documenta per la prima volta in assoluto e in maniera completa, le fasi di arruolamento e affiliazione degli ‘ndranghetisti finora raccontate solo dai pentiti e ora fissate in nitidi filmati dove si riconoscono nitidamente i personaggi e si ascoltano le formule complete dei rituali durante le “mangiate”. Non in qualche masseria sperduta dell’Aspromonte ma al “nord del nord”: tra il lecchese e il comasco, ai confini con la Svizzera, dove ormai la criminalità organizzata calabrese si sta espandendo importando un’arcaicità e una ferocia impressionanti che documentano l’esistenza di un “antistato” in Lombardia. FONTE