Ambiente e salute

Emendamento del M5S: sospensione mutui per tre anni

By admin

November 29, 2014

27/11/2014 – Un primo passo verso una misura che potrebbe dare una boccata d’ossigeno alle famiglie, ma soprattutto alle imprese in difficoltà nel rimborsare mutui e finanziamenti. Il pagamento della quota capitale delle rate potrebbe essere sospeso per tutto il triennio 2015-2017. A prevederlo sarà un accordo tra ministero dell’economia, Sviluppo Economico, Abi e associazioni delle imprese e dei consumatori che dovranno attivare un tavolo di confronto entro fine marzo 2015. E’ quanto stabilisce un emendamento del Movimento 5 Stelle approvato ieri dalla commissione bilancio della camera che in serata ha concluso i lavori sulla legge di stabilità. Ora la palla passa all’aula di Montecitorio che dovrebbe votare la manovra tra sabato e domenica se, come ormai appare certo, il governo deciderà di porre la questione di fiducia. Poi toccherà al senato a cui spetta il compito più gravoso, visto che il governo ha rimandato all’esame di palazzo Madama, la risoluzione di alcuni argomenti particolarmente «caldi» quali la definizione della local tax e la tassazione dei fondi pensione.

Se l’emendamento pentastellato dovesse sopravvivere ai successivi passaggi parlamentari, per cittadini e imprese si aprirà la prospettiva di allungare il piano di ammortamento di mutui e prestiti in attesa di tempi migliori per l’economia. A essere sospesa sarà infatti solo la quota capitale delle rate e non gli interessi che continueranno a essere pagati alle banche. «L’obiettivo è liberare risorse per generare liquidità e far ripartire l’economia», spiega il deputato M5S Francesco Cariello, che, pur di veder accolta la sua proposta di modifica, ha acconsentito a una piccola riformulazione da parte del governo che però non ne intacca il senso e la portata. Secondo la proposta originaria del M5S entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di stabilità (1° gennaio 2015) Mef, Mise, Abi e associazioni dei consumatori e delle imprese avrebbero dovuto «predisporre» tutte le misure necessarie al fine di sospendere il pagamento della quota capitale delle rate per gli anni da 2015 a 2017. Nella riformulazione del governo è stata scelta una dicitura più soft («concordano») ed è stata aggiunta la clausola di salvaguardia secondo cui la misura non deve comportare «nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Fonte