Ambiente e salute

Corruzione EXPO, tutto previsto rientrano nelle spese: niente carceri per nessuno patteggia persino Greganti

By admin

November 29, 2014

27/11/2014 – Tangentopoli EXPO finita in Scandalo. Vergogna. Indignazione. Prime pagine dei giornali. Tanto rumore per nulla. Perchè l’ultima infornata di tangenti, quella legata alle opere per l’Expo che si terrà nel 2015 a Milano, è finita coi soliti tarallucci e vino. Primo Greganti il compagno G delle mazzette targate Pci ai tempi di Tangentopoli, l’uomo della Dc Gianstefano Frigerio e l’ex senatore Pdl Luigi Grillo hanno infatti patteggiato la pena: il primo, Graganti, 3 anni di carcere e 10mila euro di risarcimento, Frigerio 3 anni e 4 mesi, Grillo 2 aanni e otto mesi oltre a 50mila euro di risarcimento. E nessuno dei tre, che comunque hanno trascorso sei mesi di detenzione ai domiciliari, finirà in carcere nonostante siano tutti recidivi. Dai reati dello stesso tipo precedentemente commessi ad oggi sono passati molto più di quei 5 anni che per la legge sono un’aggravante. Arrivano a Milano le prime condanne di politici, imprenditori e professionisti accusati di aver pilotato le gare per l’assegnazione dei lavori di Expo e in particolare di quelli che riguardano costruzione di strutture destinate a ospitare bar, ristoranti e negozi e che sono catalogate sotto il nome di ‘Architetture di servizio’. Sei dei sette imputati nell’inchiesta con al centro la ‘cupola degli appalti’ hanno patteggiato pene dai tre anni e quattro mesi ai due anni e mezzo di reclusione.

A distanza di poco più di sei mesi dai loro arresti, l’ex parlamentare dc Gianstefano Frigerio, l’ex funzionario pci Primo Greganti, l’ex senatore pdl Luigi Grillo e un ex esponente ligure dell’Udc-Ncd, Sergio Cattozzo, si sono visti accogliere dal gup Ambrogio Moccia l’istanza di patteggiamento rispettivamente a tre anni e quattro mesi di carcere, tre anni e 10mila euro di risarcimento, due anni e otto mesi e 50mila euro di risarcimento e tre anni e due mesi di reclusione. Il giudice, ravvisando che gli “elementi probatori” raccolti dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio “depongono consistentemente per la sussistenza” dei reati contestati, ha accolto anche le istanze di patteggiamento dell’imprenditore vicentino Enrico Maltauro (due anni e dieci mesi) e di Angelo Paris, ex manager di Expo (due anni, sei mesi e 20 giorni e 100mila euro di risarcimento alla sociatà Expo 2015). Continua su FONTE