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Trovata la contabilità segreta: “Trentamila al mese di salari, oltre 400mila di extra” “E stecca fissa: 2,5 % del valore dell’appalto, più rasatura gratuita del prato di casa”

By admin

December 04, 2014

ROMA . “Il libro nero… mamma mia, mi inquieta un po’…”. Pure Massimo Carminati, che un po’ ne ha viste nella sua vita criminale lunga quarant’anni, si intimoriva al suo cospetto. Il “libro nero” di Salvatore Buzzi, registro unico della contabilità illecita della “mafia capitale”. Nomi e cognomi dei politici “stipendiati”, delle persone da far assumere, degli imprenditori collusi. Panzironi: 15.000 euro al mese; Pucci: 5.000 al mese; Odevaine: 5.000 al mese; Patanè 10.000 euro una tantum. E poi, Alemanno: 75.000 euro in cene elettorali. Gramazio: 4 persone da sistemare. “Hai visto che è nero? Guarda… “, si compiace Paolo di Ninno, collaboratore di Buzzi, mentre lo apre con la riverenza di chi è davanti a una reliquia sacra. Per chiunque voglia capire come girano le cose nella Roma controllata dal clan, ne è consigliata la lettura. Continua su  Fonte

E’ un’immagine che lascia allibiti, quella delle mazzette di soldi dell’organizzazione Mafia Capitale nelle buste con carta intestata del Comune di Roma. Un’immagine, ripresa dal Ros dei Carabinieri che stanno svolgendo le indagini coordinate dalla Procura di Roma, che mostra la contiguità del gruppo malavitoso del dominus Massimo Carminati, ex componente della Banda della Magliana ed ex Nar, con il potere politico e istituzionale. Soldi cash, provenienti da attività illecite che i magistrati guidati da Giuseppe Pignatone stanno portando alla luce, che “entrano” nei palazzi di Roma Capitale: mazzette da 50 euro, da 100 e da 500 euro.