Ambiente e salute

LA STORIA GLI RIDERA’ DIETRO

By nicola stefanini

December 16, 2014

In merito ad un evento culturale di domenica scorsa tra le mura

della storica Villa Mimbelli a Livorno, organizzato dall’attivismo dell’amministrazione pentasellata, ho constatato l’atteggiamento “censuratorio” del quotidiano locale Il Tirreno (Gruppo l’Espresso, patron De Benedetti). Un evento biblico con il meraviglioso e rinondante coinvolgimento dei nostri bambini, con il convegno “Da Fattori a Modigliani” tenuto dal Maestro Carlo Pepi e con l’annuncio storico di prestare la sua collezione di opere d’arte alla città di Livorno, dinanzi ad un incredulo e felicissimo Nogarin sindaco di Livorno. Ne ha parlato il quotidiano locale La Nazione a “tutta pagina” e Tele Granducato, un emittente toscana, che ha realizzato un servizio con la S maiuscola di quello che è stato un successo senza precedenti dentro al Museo Fattori. Sì…..voglio paragonare l’attenta rimozione di questa notizia dagli archivi del Il Tirreno, ad alcuni scritti lasciati da mio nonno Giuseppe Stefanini concentrati sull’episodio dello scoppio dell’Etruria nel 1918 dentro al porto di Livorno e del quale ancora si sa poco e niente. Chi ha voglia di leggere sono poche righe.

“Saranno state le 13,45 o giù di lì, in casa mia avevamo pranzato e stavamo parlando delle nostre cose, quando ad un tratto una prima tremenda esplosione e altre che ne seguirono nei successivi secondi ci fecero sobbalzare tutti da una parte e dall’altra. Fu il panico generale: colti di sorpresa, lì per lì, non ci potevamo rendere conto di cosa stesse succedendo. Appena cessati i boati, ci affacciammo alla finestra di casa che dava sulla via San Giovanni, il cielo era oscurato da una gigantesca colonna di fumo nero proveniente dal porto. Come tutti i ragazzi istintivamente curiosi, io senza pensarci due volte scappai di casa dirigendomi verso la Barriera del Porto malgrado i miei genitori mi esortassero a non andare. Mi buttai giù per le scale ed attaccai una corsa da annebbiarmi la vista, pensando che avrei avuto l’occasione di emulare in qualche modo il mio eroe Toti, ma quando in pochi secondi, giunsi dinanzi alla Barriera, mi colpì uno spaventoso spettacolo. L’incrociatore Etruria era sventrato e per metà affondato, il basso fondale gli impediva di colare a picco. Gente che correva in qua e là, i morti e i feriti venivano già estratti dai locali della nave dai marinai superstiti…………….. ………………………..E potete immaginare quella sera quando rientrai al giornale e mi videro in quello stato, mi venne intorno un capannello di gente, già il giornale era tutto in subbuglio per la tragedia, al contrario notai il proto e il capo redattore inusualmente parlottare come se fossero tutt’uno, la cosa non mi piacque e trasalì quando mi fu lampante la loro complicità e la menzogna che stava per essere consumata……..” Il giornale ritenne opportuno di far passare questa ridicola notizia: “Per colpa dei topi presenti nella caserma della Guardia di Finanza in piazza della Fortezza Vecchia, i militari in servizio hanno sparso pillole di fosforo per tutto l’edificio. Gli addetti alle pulizie, non curanti, hanno spazzato e gettato sul fuoco (eravamo d’estate) dei fogli mescolati a suddette pillole.”

E come il caso della vignetta dove si imprime la calugna attraverso la satira, tutto quanto risulterà banalmente ridicolo, attraverso un sistema che di fronte alla storia perde sempre. Il quotidiano Il Tirreno avrebbe almeno altre tre opportunità, tre appuntamenti natalizi tra le mura del Museo Fattori per rimediare, altrimenti la storia a cospetto della libertà di informazione, prima o poi gli riderà convulsamente dietro.