Ambiente e salute

GLI F35 E I MORTI DI FREDDO

By admin

January 03, 2015

Ogni volta che in Italia qualcuno muore di freddo penso alle armi. Alle bombe capaci di incendiare una città in 10 secondi o ai motori degli F35. Nel 2014 a Roma si muore di freddo, è successo a un 40enne in Piazza Vittorio.

Ma si sa, mettere in relazione l’aumento della povertà con l’aumento delle armi acquistate è da POPULISTI, da “grillini senza arte né parte”. E in tutto ciò la corruzione ha un peso?

In fondo chi è Buzzi? E’ un pesce piccolo, una sardina rispetto agli squali che ci divorano il futuro. E’ uno che ha pagato funzionari e politici di destra e sinistra per ottenere appalti.

La Lockheed and Martin, la multinazionale che produce gli F35 un tempo faceva la stessa cosa. Nel 1976 l’azienda (oggi primo contraente militare degli USA) fu coinvolta nello scandalo Hercules C-130: corruzione di funzionari e politici italiani per ottenere commesse militari.

Nello scandalo ci finì persino l’allora Segretario generale della Camera dei Deputati, tal Francesco Cosentino, che – qualche anno più tardi – venne pizzicato nella P2, la loggia massonica eversiva guidata da Gelli. Pare che proprio Cosentino fu l’autore del “Piano di Rinascita Democratica”, il programma politico della P2 scopiazzato da Berlusconi prima e da Renzi adesso.

Ma torniamo alla Lockheed and Martin. Come nel ’76 anche oggi ha un potere economico tale da – diciamo così – “invogliare” uomini politici all’acquisto dei suoi prodotti. Nel 2013 ha fatturato 45,3 miliardi di dollari. Più del PIL (prodotto Interno Lordo) del Paraguay o del Libano!

Il programma F35 è in piedi. Napolitano ne è un grandissimo sostenitore. Poco importa se si tratta di strumenti di morte, di aerei difettosi e costosissimi (53 miliardi di euro ci costerà il pacchetto completo tra velivoli, motori, armamenti e manutenzione).

Sapete quanto creda nella rete e nello scambio di informazioni e sapete quanto sia convinto che essere intransigenti sia una virtù in un mondo dove si comprano armi mentre c’è chi muore di freddo a Roma.

Scambiarsi informazioni, documentarsi e documentare – credetemi – sono operazioni temutissime dal sistema. Pensate che soltanto raccogliere firme per il referendum sull’Euro ha spinto Napolitano a dire una frase straordinaria: “sono pericolosi gli appelli al ritorno a monete nazionali”. Nel 2015 cerchiamo di essere ancor più pericolosi per il sistema. Ci servono un milione di firme in più e 10milioni di poveri in meno. A riveder le stelle! Alessandro DI BATTISTA M5S