Nel testo letto dai ministri, quel articolo non c’era. Cosi con questo decreto fiscale varato prima di Natale si salva il primo politico adpersonam, imprenditore e nonchè evasore d’Italia, che tutti sappiamo. Chi è? Berlusconi, se qualcuno non ci fosse arrivato. Condannato per frode fiscale, oltretutto con una sentenza costata pochissimo su piano penale, (mezza giornata a settimana per nove mesi in una casa di riposo e 10 milioni di multa da risarcire all’Agenzia delle Entrate) e molto sul piano politico con due anni di interdizione dai pubblici uffici, 6 anni di ineleggibiltà e decadenza immediata da senatore a vita della legge Severino. Ora in base a questa nuova norma (artic. 19bis) infilata di nascosto nel decreto fiscale, il 24 dicembre scorso, si depenalizzano i reati fiscali se l’IVA o l’imposta sul reddito evaso non supera il 3% sull’imponibile dichiarato. Quindi a calcoli fatti Berlusconi con tutti gli intrallazzi perpetrati a suo favore quando è stato al governo, i reati fiscali sono al di sotto della soglia di questo 3%, quindi di non punibilità. E cosi, con questa manina silente, che ha infilato di nascosto l’articolo salva Berlusconi, salviamo capra e cavolo. In questo modo se viene attuato, il nuovo decreto, si cancelleranno decadenza e ineleggibilità, cosi alle prossime elezioni ce lo troveremo di nuovo come candidato. video: