Liguria

L’Europa ci perseguita anche via satellite

By admin

November 10, 2013

Satellite da una tonnellata in picchiata sulla terra le probabilità di essere colpiti. “Goce” era stato lanciato dall’Agenzia spaziale europea nel 2009, ma ha finito il carburante. Cadrà entro le prossime 48 ore Non bastassero i diktat sul rapporto deficit-Pil, dall’Europa ci piomba un’altra tegola sulla testa. No, non dal Palazzo di Strasburgo o dall’Eurotower, ma direttamente dal cielo. E no, l’onnimpotente Merkel non è ascesa affianco dell’Onnipotente quello vero.

Allarme anche in Liguria per caduta satellite, l’assessore Briano: “Allertate le prefetture

Liguria. Tra domenica sera e le prime ore di lunedì porssimo il satellite dell’Agenzia spaziale europea (Esa) “Goce”, dal peso di ben 1,1 tonnellate, precipiterà sulla superficie terrestre. Esiste una situazione di rischio, in quanto i frammenti più grandi potranno avere le dimensioni di un motore di auto e pesare al massimo 90 kg, quindi, in teoria, grandi abbastanza da provocare danni o feriti. Per gli astronomi, comunque, le possibilità di colpiti da un frammento sono davvero bassissime.

Il satellite si trova in un’orbita discendente a 160 km di quota dalla Terra: a 80 km sarà distrutto in tantissimi pezzi a causa del calore provocato dall’attrito con l’atmosfera. Allertate le protezioni civili in quanto i frammenti del satellite potrebbero colpire l’Italia, e persino la Liguria. Così l’assessore regionale Renata Briano: “Abbiamo avvisato le prefetture come prevede la procedura in questi casi”.

Al momento, secondo la Protezione civile, sono tre le finestre di interesse per l’Italia: “dalle 8.26 alle 9.06 di domenica 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni”

Per la Protezione civile “è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: i frammenti, impattando sui tetti degli edifici, potrebbero causare danni, perforando i tetti e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici”.

“Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto – spiegano ancora gli esperti della Protezione Civile – non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi”. Fonte