Abruzzo

Come all’Aquila, anche in Emilia Romagna, risate degli imprenditori per il terremoto.

By admin

January 29, 2015

Anche in Emilia le risate per il terremoto. Dalle intercettazioni si scopre che due imprenditori parlano e ridono al telefono “E’ caduto un capannone a Mirandola”, dice il primo, in una telefona intercettata e riportata nell’ordinanza dell’operazione Aemilia. Valerio ridendo, annotano gli investigatori, risponde: “Eh, allora lavoriamo l…” E Blasco: “Ah sì, cominciamo, facciamo il giro…”.

MANTOVA 28/01/2015 – Risate sul terremoto in Emilia e nella Bassa MAntovana. Come all’Aquila, così in Emilia. Erano le 13.29 del 29 maggio 2012, il giorno del secondo sisma, poche ore dopo la violentissima scossa delle 9.03. Questa volta a scherzare sui crolli non sono due imprenditori come in Abruzzo, ma due personaggi vicini alla cosca Grande Aracri, Gaetano Blasco e Antonio Valerio.

“E’ caduto un capannone a Mirandola”, dice il primo, in una telefona intercettata e riportata nell’ordinanza dell’operazione Aemilia. Valerio ridendo, annotano gli investigatori, risponde: “Eh, allora lavoriamo l…” E Blasco: “Ah sì, cominciamo, facciamo il giro…”.

E’ il segnale, per il Gip Alberto Ziroldi, che “la ‘ndrangheta arriva prima dei soccorsi, o comunque in contemporanea”. Blasco, “sicuramente organico alla cellula criminale emiliana”, e Valerio, “costantemente coinvolto in illecite attivit economiche”, sono indicati tra gli organizzatori dell’associazione a delinquere di tipo mafioso capeggiata a Reggio Emilia da Nicolino Sarcone. I due avevano “contatti e rapporti d’affari” con la Bianchini Costruzioni, azienda coinvolta nell’indagine, con il patron Augusto tra gli arrestati, accusato di concorso esterno all’associazione. Continua su FONTE