Ambiente e salute

Pensioni ultime notizie: sarebbe meglio non pagare contributi a Inps

By admin

February 17, 2015

Sarebbe meglio non pagare i contributi all’Inps? Bella novità, direte voi: ma adesso c’è uno studio che lo certifica. Se gli italiani non versassero i contributi previdenziali all’Inps, ma si servissero invece di una polizza vita privata, in vecchiaia avrebbero delle pensioni migliori.

Questo perché le pensioni in Italia sono da tempo considerate un facile bersaglio su cui accanirsi, dal governo Berlusconi fino al governo Renzi, passando per Monti e Letta. Tasse, congelamenti, tagli, perequazione automatica: i nostri politici ne hanno inventate di tutti i colori per mettere le mani sulle pensioni degli italiani, trattate come un bancomat sempre a disposizione.

Versare soldi in banche o assicurazioni sarebbe meglio che affidarsi all’Inps E invece di essere il bancomat dello Stato, gli italiani farebbero meglio a mettere i loro contributi per le pensioni in una banca o in una assicurazione: avrebbero pensioni fino al doppio del loro ultimo stipendio, o non meno di una volta e mezzo.

Senza contare che la “pensione di reversibilità” per il coniuge superstite, nel caso di una polizza vita privata, sarebbe l’intero premio e non una percentuale ridotta.

C’è inoltre da considerare che le pensioni, oltre a essere strapazzata dallo Stato, diventano spesso degli ammortizzatori sociali, in quanto i pensionati si vedono costretti ad aiutare le loro famiglie, quando addirittura non sono l’unica fonte di reddito (con una disoccupazione che viaggia intorno al 13% per il dato generale e oltre il 40% per il dato giovanile, non c’è da stupirsi che sia così). I nostri anziani usano spesso quindi le loro pensioni per aiutare i figli, disoccupati o precari, sia letteralmente a sopravvivere, sia per pagargli il mutuo o spese legate al mantenimento dei nipoti. Per comprendere meglio la situazione, elenchiamo un po’ di dati di fatto.

Miti e leggende sull’Inps Quanto costano le pensioni allo Stato? Sulla carta 270 miliardi l’anno, ma 66 miliardi tornano indietro stile boomerang come IRPEF: quindi si parla di 204 miliardi di euro effettivi. Tasse sulle pensioni? Le più alte d’Europa. Un vitalizio di 1.500 euro l’anno (dunque tre volte le pensioni minime) viene tassato per 4.000 euro l’anno in Italia. Altrove? In Spagna 1.836 euro, in Inghilterra 1.391 euro, 1.005 euro in Francia e, udite udite, le pensioni vengono tassate soltanto 39 euro all’anno in Germania! Non sono esattamente ultime notizie o grandi novità, ma di certo sono dati sconvolgenti.

Per quanto considerato, il nostro sistema pensionistico non ha il costo più elevato d’Europa (come forse avrete sentito) ma è soltanto al quarto posto in UE.

Il trattamento ricevuto dai pensionati italiani, secondo le ultime notizie sulle pensioni, potrebbe essere considerato in violazione di alcuni punti della Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, fra cui il diritto degli anziani di godere di una vita indipendente e dignitosa.  FONTE