Ambiente e salute

Brescia, minori costrette a iniziazione sessuale per entrare in casa famiglia

By admin

March 03, 2015

Brescia 02/03/2015 – La Procura ha disposto il processo per i due figli del titolare della comunità di Berzo Demo. Almeno 8 le presunte vittime. Ragazzine tra gli 11 e i 17 anni ospiti di una comunità a Berzo Demo, in Vallecamonica, nel Bresciano, erano sottoposte ad una sorta di rito di iniziazione a sfondo sessuale per far parte della struttura. La Procura di Brescia, che ha indagato sugli episodi, ha rinviato a giudizio i due figli del titolare della casa famiglia. A denunciare il primo caso di abusi raccontando quella sorta di iniziazione sarebbe stata una bambina di 11 anni.

Ecco quanto riporta il Gionale.it: Una sorta di “rito di iniziazione” a sfondo sessuale per le minorenni che volevano entrare nella casa famiglia. Il racconto delle vittime, di età tra gli 11 e i 17 anni, ha fatto finire nei guai i figli del titolare della struttura, rispettivamente di 25 e 30 anni.

È accaduto nel Bresciano, a Berzo Demo, in Vallecamonica. I due giovani sono finiti sotto processo con l’accusa di violenza sessuale.

Per la struttura non è scattato alcun provvedimento.

I fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2006 e il 2013, periodo in cui la comunità ospitava solamente ragazze. Oggi invece gli ospiti sono misti, sia maschi che femmine, tutti allontanati dalle famiglie d’origine e inseriti in un progetto di recupero e riabilitazione sociale. Nel corso delle indagini, almeno otto ragazzine hanno raccontato agli inquirenti di essere state costrette al rito di iniziazione. Tutte sarebbero state accompagnate in una cantina, dove sarebbero state costrette a subire atti sessuali.

Le ragazze, nel periodo di permanenza nella casa famiglia, si sarebbero confidate tra loro, ma non avrebbero mai avuto il coraggio di denunciare quanto accadeva. Chi ha provato a farloo, non sarebbe stato creduto. L’indagine è stata avviata in seguito alla confidenza che una delle vittime ha affidato ad una lettera inviata alla madre, che abita lontano da Brescia. La donna si è subito rivolta alle forze dell’ordine. Nel corso degli accertamenti sono state determinanti le testimonianze delle ex ospiti che, raggiunta la maggiore età, hanno abbandonato la comunità. Ormai donne, si sono trovate nelle condizioni di poter raccontare tutto senza il timore di essere punite.

Alcune delle presunte vittime sarebbero invece ancora all’interno casa famiglia. FONTE