Ambiente e salute

Wi-Fi gratis: L’integrazione è telematica, extracomunitari col palmare in piazza

By admin

March 12, 2015

Pesaro, 11 marzo 2015 – ORE 15: PIAZZA DEL POPOLO. Uno scenario inusuale per qualsiasipesarese a passeggio . Nella parte al sole della piazza una serie di extracomunitari, tra cui, a quanto è dato capire, anche alcuni rifugiati,seduti sui gradini del Comune con palmare, cellulare o computer in mano. Tutti impegnati nel ‘conneting people’ tipico di questo nostro periodo storico. Tutti ovviamente in azione con il wi-fi grauito previsto in piazza del popolo dall’amministrazione comunale. Intendiamoci, l’integrazione telematica forse è l’unica possibile a costi vicino allo zero. Ma se i rifugiati (che saliranno da 360 a 450 con il nuovo bando previsto dal Viminale, che scade il 20 marzo) non hanno molto da fare, non era il caso di utilizzare ilavori socialmente utili?

ANDREA ZUCCHI (La Sinistra), interviene a difesa dei tirocini per i richiedenti asilo politico e contro le accuse lanciate da Fabio Arrigoni (Fdi-An) e Casa Pound, che li hanno definiti discriminatori per gli italiani. «Non è mistificando la realtà e facendo leva sugli istinti più bassi che si fa un buon servizio alla società – commenta Zucchi –. L’illazione è stata che la cooperativa Labirinto pagherebbe le spese di questi tirocini per i rifugiati politici, quando non esisterebbero aiuti simili per gli italiani. La Sinistra crede che il fare cultura parta anche da una corretta informazione, e nell’affermazione appena riportata sugli stage per gli stranieri ci sono almeno due errori in malafede, per fare propaganda becera e razzista. La prima inesattezza – elenca Zucchi – è che sarebbe la coop a pagare questi costi, mentre in realtà il budget proviene dal progetto Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati), finanziato dal ministero dell’Interno con anche fondi europei. Non c’è nessun costo aggiuntivo rispetto al programma di accoglienza dei rifugiati, che prevede appunto che gli si trovi da mangiare, dormire e si aiutino nell’integrazione con corsi di italiano e con tirocini di questo genere. La cooperativa quindi – specifica Zucchi – non prende nè spende un euro in più rispetto a quanto previsto dal progetto e fa solo il suo mestiere».

«LA SECONDA castroneria – continua Zucchi – è che non ci sarebbero progetti simili per gli italiani senza lavoro, quando invece, per fortuna, di proposte ce ne sono, con i programmi per giovani, over 40 e categorie svantaggiate. Anche il Comune prevede che 100mila euro del suo fondo di solidarietà siano destinati a questo scopo. Sicuramente non è mai abbastanza ma non è istigando una odiosa guerra tra poveri che si risolvono i problemi. Ci stupisce anzi che le destre, che annoverano tra i loro temi l’ordine pubblico, non capiscano che integrare questi stranieri è la miglior forma di prevenzione da possibili devianze. Non dimentichiamo neanche che l’accoglienza dei richiedenti asilo ci è richiesta dall’Europa e dalla costituzione, e che non stiamo quindi facendo un favore a queste persone, ma solo il nostro dovere».

INFINE, Andrea Zucchi ricorda le iniziative che La Sinistra ha organizzato in città con i rifugiati dell’hotel Principe per favorirne l’integrazione: «Abbiamo potuto toccare con mano quanto in realtà i pesaresi siano aperti ed accoglienti, data la bella partecipazione alla tombola, alla festa di Carnevale e alla partita di pallavolo multietnica, e le numerose richieste ricevute di replicare questi eventi. In questi giorni è anche in via di definizione un protocollo di intesa che aprirebbe al volontariato per i profughi, che ad oggi per legge non potrebbero praticarlo. Sperando che almeno questo vada bene anche a chi sembra non accettare a priori questi ragazzi, in difficoltà e provenienti da situazioni di gravi emergenze, né se stanno senza far niente e neppure se si danno da fare: si dirà forse che… stanno rubando il posto ad un volontario italiano?».

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