Ambiente e salute

«Non arrivo in ospedale, dite ai miei che gli voglio bene»: le ultime parole di David Raggi, sgozzato a Terni.

By admin

March 13, 2015

 Ha chiesto lui stesso di chiamare un’ambulanza, poi: «Questa è una emorragia arteriosa, non ce la faccio». Gli ultimi minuti del 27enne che ha perso la vita senza motivo

Agli amici ha chiesto di chiamare subito un’ambulanza. Il sangue gli colava dalla manica della giacca, poi con un filo di voce avrebbe detto: «Non arrivo in ospedale, questa è una emorragia arteriosa. Vi voglio bene, dite a mamma, papà e Diego che gli voglio bene». Le sue ultime parole rimbombano nella testa degli amici che non riescono ad accettare quanto accaduto. A quanto hanno dovuto assistere. Squarciano il cuore quelle parole. Scavano ferite indelebili che sarà duro cicratizzare. Si tenta ad esorcizzare il senso di spaesamento condividendo con gli altri quei tragici momenti, facendo giungere ai cari l’ultimo desiderio di Davide.

Il profilo Figlio di una famiglia umile, viveva nel nuovo villaggio Matteotti, in via Irma Bandiera. Il padre è un ex operaio dell’Ast, ormai in pensione. La madre occupata in una casa di riposo. Forse da lei, David, ha ereditato uno spirito di solidarietà e generosità, l’amore per l’altro, la propensione ad essere di aiuto, a non sottrarsi. Quanto basta a disegnare la sua traiettoria verso la missione del 118.  Oggi tutta la città piange questo 27enne «straordinario» che voleva solo trascorrere una serata come tante, nel suo locale preferito, davanti al suo ‘persichetto’ il cocktail a cui non sapeva dire di no.

 

Espulso e tornato sul barcone: ecco chi è l’assassino di Terni. Rimpatriato, era tornato a bordo di un barcone. Aveva presentato la richiesta di soggiorno, ma era stata rigettata. Alfano: “Ancora in Italia perché aveva fatto ricorso”. “Adesso deve pagare fino in fondo per questo ignobile omicidio e deve pagare, nel momento stesso in cui entra in carcere, non uscendo più da lì”. Ai microfoni di Radio24 il ministro dell’Interno Angelino Alfano fa la voce grossa mentre Terni e l’Italia intera piangono il 27enne David Raggi brutalmente sgozzato dal 29enne marocchino Amine Aassoul. “È questo – ha detto il titolare del Viminale – l’obiettivo di uno Stato che deve, nei limiti dello Stato di dirito, fare paura a chi fa cose ignobili e vergognose come quelle accadute questa notte”. Peccato che l’assassino si trovi ancora in Italia nonostante il foglio di rimpatrio e una lunga serie di precedenti penali per furto aggravato, lesioni personali, calunnia, stupefacenti, danneggiamento, rissa, evasione e resistenza a pubblico ufficiale.

Amine Aassoul era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato. Assoul era tornato in Italia nel maggio dell’anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei trenta giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito. “Ha fatto una richiesta d’asilo che è stata respinta e ha poi presentato ricorso – ha confermato Alfano – in attesa del pronunciamento non può esserci un provvedimento di espulsione”. Fonti Umbria24 e il giornale.it