Ambiente e salute

Posta elettronica certificata, dal 18 marzo 2015 addio alla CEC-PAC

By admin

March 17, 2015

17/03/2015 – La morte annunciata della CEC PAC entra nel vivo. La prima tappa della cessazione del servizio di posta certificata dedicata alla comunicazione fra cittadini e Pubblica Amministrazione (CEC) si raggiunge nei prossimi giorni: dal 18 marzo al 17 luglio 2015, infatti, non sarà più possibile inviare nuovi messaggi ma sarà comunque ancora possibile ricevere nuovi messaggi (ad esempio risposte a messaggi inviati prima del 18 marzo).

Annunciata pochi anni fa dall’allora ministro della Funzione Pubblica Brunetta come una riforma epocale, che avrebbe cambiato una volta per tutte il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione, la posta elettronica certificata ha i giorni contati. Lo ha annunciato lo scorso dicembre una nota dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che prevede la dismissione con effetto immediato e già in atto del servizio di Postacertificat@ CEC-PAC, riservato a comunicazioni esclusive da parte dei cittadini verso gli uffici della PA. L’obiettivo è quello di far convergere tutte la posta certificata sul sistema PEC. Il servizio CEC-PAC non è infatti mai riuscito a decollare in questi anni: l’82% delle caselle attive non ha mai inviato messaggi.

LE TAPPE DELLA DISMISSIONE – Riportiamo la “road map” che porterà alla completa dismissione della CEC, così come indicata sul sito dell’AgID (www.agid.gov.it):

– dal 18 Marzo 2015 al 17 luglio 2015 le caselle saranno mantenute attive solo in modalità di ricezione e sarà consentito agli utenti l’accesso solo per la consultazione e il salvataggio dei messaggi ricevuti;

– dal 18 luglio 2015 le caselle non saranno più abilitate alla ricezione di messaggi, e l’accesso sarà consentito, fino al 17 settembre 2015, solo per la consultazione e il salvataggio dei messaggi ricevuti;

– dal 18 settembre 2015 sarà definitivamente inibito l’accesso alla propria caselle CEC-PAC; dal 18 settembre 2015 al 17 marzo 2018, sarà garantita agli utenti del servizio CEC-PAC la possibilità di richiedere l’accesso ai log dei propri messaggi di posta elettronica certificata.

Secondo i dati disponibili, infatti, meno di duecentomila cittadini dall’avvio della riforma a oggi hanno utilizzato almeno una volta questo canale di comunicazione, mentre due milioni son quelli che hanno deciso di ottenere un indirizzo. La stragrande maggioranza di loro, dunque, non ha utilizzato il sistema neanche in una singola occasione. Il sito dell’Agenzia digitale specifica che il Governo potrà così recuperare 16 milioni di euro da investire in altri servizi rivolti ai cittadini e alle imprese, come ed esempio Italia Login. FONTE